Cernobbio, Di Maio: "In Afghanistan al momento restano 30 italiani"

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"Dobbiamo essere tutti orgogliosi delle donne e degli uomini della difesa e dell'intelligence che hanno lavorato per salvare oltre cinquemila afghani", le parole del ministro degli Esteri

"Dobbiamo essere tutti orgogliosi delle donne e degli uomini della difesa e dell'intelligence che hanno lavorato per salvare oltre cinquemila afghani facendo sì che l'Italia potesse diventare primo Paese Ue per numero afghani". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nel corso del suo intervento al Forum Ambrosetti a Cernobbio. "Al momento - ha aggiunto - restano oltre 30 italiani in Afghanistan. Voglio ringraziare le onlus e agenzie delle Nazioni Unite che hanno lavorato per salvare vite. Quello che stiamo facendo come Governo in queste ore è di collaborare con i Paesi confinanti con l'Aghanistan sul fronte del rischio terrorismo e il sostegno agli sfollati che ad esempio stanno riempendo i campi profughi. Abbiamo la volontà di costruire una maggiore tra le intelligence per evitare che tra i rifugiati ci possano essere minacce terroristiche". (LA PRIMA GIORNATA - LA SECONDA GIORNATA - L'EVENTO DELL'ANNO SCORSO)

Di Maio: "Ricollocheremo a Doha nostra ambasciata Kabul"

"Incontrerò oggi l'emiro del Qatar - ha proseguito Di Maio - e poi il ministro degli Esteri perché è nostra intenzione di ricollocare a Doha l'ambasciata che avevamo a Kabul". Domani - ha aggiunto - sarò in Pakistan per visitare il campo profughi al confine con l'Afghanistan. Il nostro obiettivo è quello di aiutare questi Paesi a gestire i flussi dei migranti. C'è un grande dibattito in Italia sui corridoi umanitari. Ricordo che il corridoio umanitario inteso come evacuazione di civili afghani verso l'Italia o l'Europa sul piano bilaterale non credo sia praticabile perché non possiamo immaginare di dare le liste di coloro che vogliamo evacuare ai talebani. Sarebbe come creare delle liste di proscrizione quindi il lavoro che possiamo fare è quello di collaborare con i Paesi confinanti. Il Qatar è diventato il centro nevralgico delle relazioni diplomatiche rispetto a questo Governo afghano che deve nascere".

"Italia ha convertito 120 milioni in progetti umanitari"

Di Maio ha continuato: "L'Italia, nel corso dell'ultimo consiglio dei ministri, ha convertito i 120 milioni di euro che utilizzava per la formazione delle forze di sicurezza afghane in progetti di assistenza umanitaria. E dopo che avremo avviato la collaborazione ad esempio con il Pakistan, potremo avviare la fase due che ruota intorno ad un piano italiano per il popolo afghano. Il nostro Piano ha già mosso i primi passi con una riunione interministeriale coinvolgendo tutte le istituzioni, le onlus e la società civile. Stiamo cercando di fare sistema per gestire una fase completamente diversa da quella che si è conclusa".

Il programma

L'ultima giornata di lavori del Workshop Ambrosetti è tradizionalmente dedicata all'agenda italiana. Ha aperto i lavori il ministro degli esteri, Luigi Di Maio, poi 'L'Italia che vogliamo' sarà il filo conduttore del dibattito tra Giuseppe Conte (in videoconferenza), Enrico Letta, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Nella seconda parte della giornata si torna a focalizzarsi sulle imprese e l'economia, il ministro Renato Brunetta parlerà delle sfide della pubblica amministrazione, il ministro Andrea Orlando degli sviluppi dell'occupazione e il ministro Giancarlo Giorgetti indicherà su cosa punta per la corsa alla competitività e la crescita. Infine il ministro dell'Economia Daniele Franco avrà il compito di concludere i lavori.

Forum: per far crescere Paese bisogna cambiare governance

Per far crescere l'Italia bisogna cambiare la sua governance. È la convinzione del think tank The European House Ambrosetti. Nell'ultima giornata, davanti agli imprenditori e ascoltati dai rappresentanti di maggioranza e opposizione i ricercatori guidati da Valerio De Molli presentano le loro proposte. Quattro obiettivi di fondo: stabilità di governance, cittadino al centro della politica e delle scelte del Paese, soluzione conflitto Stato-Regioni, economie di scala e di scopo. Per raggiungere in particolare il primo, secondo i 350 presidenti e ad che partecipano al Club Ambrosetti, ci vogliono una riforma della legge elettorale in chiave maggioritaria, l'introduzione di una 'sfiducia costruttiva' ovvero un meccanismo per cui un Governo non può cadere se non ne nasce un altro contemporaneamente, la revisione dei gruppi parlamentari con l'abolizione del gruppo misto e la riduzione dei budget, la rimodulazione della facoltà del governo di normare i casi straordinari. Serve anche maggiore collegialità in Consiglio dei ministri , superare il bicameralismo perfetto, ridurre le tornate elettorali.

"Puntare su sostenibilità e aspettative crescita per spingere su investimenti"

L'Italia deve "puntare sui risultati di sostenibilità e aspettative di crescita per spingere sugli investimenti". Il Global Attractiveness Index 2021 elaborato da The European House Ambrosetti la vede scivolare al 20esimo posto ma anche recuperare il gap storico su Germania e Francia. L'indice "presenta alle imprese una fonte ricchissima di informazioni su cui basare le loro strategie di diversificazione e di investimento. Dà alle autorità pubbliche una serie di spunti essenziali per migliorare la competitività del proprio Paese e colmare eventuali divari" ha affermato Lorenzo Bini Smaghi, membro del Comitato scientifico del progetto di ricerca. L'edizione 2021 ha visto l'introduzione, all'interno dell'Indice di Sostenibilità, di indicatori di disuguaglianza (reddito detenuto dal 10% più ricco e gender inequality index) e di progresso verso la "green economy" (quota di energia da fonti rinnovabili) e vede l'Italia come esempio virtuoso nel panorama europeo. L'Italia, "in un contesto europeo instabile, riesce ugualmente a mantenere un'attrattività medio-alta. Nonostante un peggioramento di ranking, lo score risulta in miglioramento di circa 1,8 punti (61,32 al 2021 vs. 59,50 al 2020), che consente di recuperare "terreno" rispetto ad alcuni Paesi europei simili che lo precedono. Infatti, nel periodo 2017-2021 l'Italia ha guadagnato 3,93 punti nei confronti della Germania; 4,29 punti nei confronti della Francia; 15,65 punti nei confronti dei Paesi Bassi. In generale, guardando ai risultati del quinquennio, si può osservare un miglioramento complessivo dell'Italia, che guadagna cinque posizioni rispetto alla classifica dell'Indice di Posizionamento del GAI del 2017 (25° posto).

Conte: "Ragioniamo per migliorare efficacia reddito cittadinaza"

"C'è chi propone l'abolizione del reddito di cittadinanza. Una polemica sterile: è una misura di necessità, non possiamo tornare indietro. Ragioniamo per migliorarne ancora più l'efficacia". Lo ha detto il leader di M5s Giuseppe Conte al forum Ambrosetti a Cernobbio. 

"Non sono d'accordo con Giuseppe Conte, il reddito di cittadinanza è metadone di Stato, 'ti mantengo nella tua condizione', non è un provvedimento di sviluppo", ha replicato la leader di FdI Giorgia Meloni al forum Cernobbio. "Il reddito di cittadinanza si è rivelato sbagliato. Lo abbiamo votato ma riconoscere un errore è segno di saggezza. Proporrò un emendamento alla manovra per destinare alla imprese questi soldi", ha aggiunto leader della Lega Matteo Salvini al forum Ambrosetti a Cernobbio.

"Avanti su cashback di Stato e superbonus imprese"

Conte ha aggiunto che bisogna "alleggerire il carico sul ceto medio" anche tramite il "superamento dell'Irap" e "un superbonus imprese. Dobbiamo continuare a puntare sul cashback di Stato che si è rivelato di forte stimolo".

Daniele Franco: "Non escludiamo crescita fine anno sopra +5,8%"

"E' in atto ripresa intensa del Pil, il terzo trimestre sta andando bene. Per fine anno l'Ufficio Parlamentare di Bilancio prevede un +5,8%, non possiamo escludere che a fine anno sia superiore". Lo ha detto il ministro dell'Economia Daniele Franco sottolineando che "i dati sono incoraggianti". "E' importante - ha aggiunto - che la crescita sia rapida", ma "la sfida più importante è crescere in modo strutturalmente più elevato che in passato". "I segnali che abbiamo quest'anno sono incoraggianti, chiuderemo con un deficit e un debito un po' migliori di quanto indicato nel Def", ha continuato Franco sottolineando che il debito "l'anno prossimo scenderà ulteriormente e verso la fine del decennio convergerà verso i livelli pre-pandemici". 

"L'intervento sul cuneo e sull'Irpef credo che saranno centrali nella riforma fiscale", ha aggiunto il ministro spiegando che il carico fiscale deve essere "quanto più possibile favorevole ai fattori della produzione, in particolare al lavoro". 

Giorgetti: "Più incentivi a chi aiuta risolvere tavoli crisi"

"Chi ci aiuterà a risolvere i tavoli di crisi merita più incentivi di altri che desiderano evitare fastidi e confusioni sindacali e vanno a investire in qualche terreno vergine. Questo significa fare politica industriale". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell'intervento al Forum Ambrosetti a Cernobbio. "Noi - ha aggiunto - ci stiamo impegnando per cambiare. Vogliamo cercare di ricostruire un sistema di incentivi e di sussidi che servono, e in particolare in questa fase". "Gli aiuti di Stato - ha proseguito Giorgetti - ci sono anche in Francia e Germania. Da noi ci sono in modo disordinato e confuso e spesso anche non efficaci. E quindi il tema della revisione del sistema degli incentivi è un tema sul quale ci siamo imbarcati. Certe volte vedo il ministero dello sviluppo economico come un reparto di rianimazione invece deve diventare un reparto di ostetricia dove nascono le imprese". "Per fare questo - ha concluso - serve un approccio culturale diverso che abbraccia tutti, anche la politica".

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