Cadavere trovato nel Bresciano, si attende esame Dna ma si ritiene sia Laura Ziliani

Lombardia
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Per la Procura di Brescia il corpo ritrovato è quello della vigilessa scomparsa lo scorso 8 maggio. Domani, 10 agosto, sarà conferito l'incarico per l'esame del Dna e per la successiva autopsia

In attesa dell'esame del Dna che rappresenterà la prova certa, la Procura di Brescia non ha dubbi e ritiene che il cadavere trovato ieri a Temù, in Vallecamonica, sia di Laura Ziliani, la vigilessa scomparsa lo scorso 8 maggio. Domani, 10 agosto, sarà conferito l'incarico per l'esame e per la successiva autopsia. "Molto gli elementi che fanno ritenere che sia la donna scomparsa tre mesi fa", riferiscono fonti investigative.

Il ritrovamento

Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, è stato notato da un turista in mezzo alla vegetazione. Il corpo è stato recuperato nel fiume Oglio a circa 500 metri più a sud rispetto a dove, nei pressi del torrente Fiumeclo, era stata trovata a metà maggio una scarpa da montagna appartenuta alla donna. Da chiarire se la donna sia stata uccisa o se invece sia stata vittima di un incidente in montagna, così come resta da stabilire se il corpo sia stato nascosto tra la vegetazione o se invece sia stato trascinato dalle acque. Sul caso la Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio volontario e occultamento di cadavere, indagando due delle tre figlie della donna e il fidanzato della maggiore.

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