Milano, il sindaco Beppe Sala annuncia: “Aderisco ai Verdi europei”

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Il primo cittadino spiega così la sua scelta: “La questione ambientale riguarda il nostro presente e il futuro dei nostri figli. Sono sempre più convinto che il miglioramento delle politiche pubbliche parta dalle strategie di sviluppo delle città”. E sul momento dei dem dice: “Zingaretti paga la scelta del Pd di dare troppo spazio, da troppi anni, alle correnti”

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, aderisce ai Verdi europei. È lo stesso primo cittadino ad annunciarlo in un’intervista a Repubblica e spiega così la sua scelta: ”Non c'è più tempo da perdere. La questione ambientale riguarda il nostro presente e il futuro dei nostri figli. Come cittadino e come sindaco sono sempre più convinto che il miglioramento delle politiche pubbliche parta dalle strategie di sviluppo delle città. E miglioramento - sottolinea Sala - per me significa puntare con coraggio e decisione su sviluppo sostenibile e avanguardia ambientale”. Per l’attuale primo cittadino del capoluogo lombardo, il passaggio ai Verdi europei vuol dire innanzitutto “fare meglio il sindaco di Milano. E rendere Milano una città sempre più protagonista nello scenario internazionale”.

“Troppo spazio alle correnti nel Pd”

Sala parla poi del suo rapporto con il Partito democratico e del momento che i dem stanno vivendo dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti. "Nella mia esperienza personale da sindaco, l'interlocuzione con il Partito democratico è stata sempre positiva e leale - afferma -. Il Pd milanese è tra i più solidi d'Italia e vanta rappresentanti e militanti competenti e appassionati. In molti territori e amministrazioni locali il partito è forte ed efficiente. Ora però - dice ancora Sala - il Pd nazionale sta attraversando un momento difficile e io non avrei propriamente il diritto di dire la mia da 'interno', perché non lo sono, ma Zingaretti paga la scelta del Pd di dare troppo spazio, da troppi anni, alle correnti. Spero che questo momento possa essere superato presto e aggiungo solo che seguirò con interesse l'assemblea nazionale".

Infine, sull'eventuale segreteria di Enrico Letta, Sala confida: "Enrico è un amico e un suo ruolo attivo in questa fase non potrebbe che farmi piacere, ma, ripeto, non sta a me giudicare la discussione interna al Pd”.

Enrico Letta al suo rientro a casa, Roma, 11 marzo 2021.
ANSA/CLAUDIO PERI

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Verdi europei: “Pronti a collaborare con Sala”

La decisione di Sala è stata accolta positivamente dai Verdi europei, che in una nota pubblicata sul loro sito web hanno espresso la loro “soddisfazione”. ”Il Partito Verde Europeo accoglie con favore le parole del sindaco di Milano, con il quale siamo aperti ad avviare sinergie e collaborazioni, per dare soluzioni ecologiche , e quindi eque, giuste e sostenibili, alle conseguenze della crisi attuale - hanno commentato la co-presidente Evelyne Huytebroeck e il membro dell'Esecutivo Vula Tsetsi -. La dichiarazione del sindaco, a qualche giorno dalla creazione della nuova componente ecologista 'Facciamo Eco' fondata in Parlamento da Rossella Muroni con il sostegno dei Verdi italiani, lancia un chiaro segnale: l'Italia è pronta per una forte e ambiziosa svolta ecologista". Secondo i Verdi europei poi è "un ottimo segnale che il sindaco di una città così importante, che sarà anche la sede dei negoziati pre-COP 26 in autunno, punti a trasformarla in un laboratorio ecologista, poiché è dalle città e dai governi locali che si può innescare la trasformazione del modello di sviluppo necessaria per rendere le nostre società resilienti alle crisi presenti e future".

Il benvenuto a Sala lo hanno dato anche Angelo Bonelli ed Elena Grandi, rispettivamente coordinatore nazione e co-portavoce nazionale dei Verdi. "Il dialogo tra noi e il sindaco di Milano è in corso da tempo - affermano - e fa parte della nuova strategia che, come Verdi, abbiamo avviato da tempo in un processo di cambiamento, apertura e modernizzazione del partito. Siamo convinti che Milano avrà il suo primo sindaco verde e insieme lavoreremo per costruire quell'urgente e necessario cambiamento in grado di avviare, in Italia, la transizione ecologica che affianchi la giustizia ambientale alla giustizia sociale, venendo incontro anche alle richieste delle giovani e dei giovani che hanno riempito le piazze in questi anni".

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