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Caso Genovese, un'altra ragazza accusa l'imprenditore di abusi sessuali

Lombardia

L'uomo è in carcere con l'accusa di aver violentato una ragazza di 18 anni durante un party a base di droga

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Alberto Genovese (CHI È), già in carcere con l'accusa di aver violentato una ragazza di 18 anni (LE PAROLE DELLA 18ENNE) durante un party a base di droga, è stato accusato di abusi sessuali anche da un'altra giovane di 20 anni, intervistata ieri sera su La7 insieme a una 22enne. Anche quest'ultima ha dichiarato di essere stata violentata dall'imprenditore digitale. Al momento, Genovese è accusato dai pm milanesi di sei violenze.

Il racconto delle due ragazze

Le due giovani, assistite dall’avvocato Ivano Chiesa, hanno detto di essersi decise a presentarsi solo a dicembre agli inquirenti dopo che è emersa la prima violenza denunciata immediatamente dalla vittima, perché "non si erano rese conto di cosa fosse successo". La ragazza di 20 anni, anche lei modella, ha dichiarato di aver sospettato di essere stata stuprata perché provava forti dolori.

Le indagini: Genovese dichiarava redditi da dipendente

Negli ultimi anni avrebbe dichiarato al fisco redditi non da ricco imprenditore ma da dipendente abbiente e allo stesso tempo, però, ha mantenuto uno stile di vita fatto di droghe e altri eccessi, di feste da almeno 100mila euro l'una, di jet privati e vacanze di lusso. Per questo la Procura di Milano nel filone di indagini economiche su Alberto Genovese sta verificando se l'ex numero uno di Facile.it avesse altre entrate 'offshore', occultate al fisco, o spendesse i soldi del patrimonio già accumulato con la vendita delle sue start up. Proprio in questo quadro di indagini gli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza, coordinati dal pm Paolo Filippini e dall'aggiunto Letizia Mannella, hanno acquisito documenti su una trentina di conti correnti personali di Genovese e finanziarie con cui ha effettuato operazioni economiche. Gli investigatori puntano ad individuare anche eventuali movimentazioni finanziarie all'estero legate a società a lui riconducibili e che si troverebbero in Svizzera e in Lussemburgo.
Genovese è indagato anche per intestazione fittizia di beni proprio in relazione ad alcune società a lui riferibili e 'schermate' all'estero. Iscrizione finalizzata ad accertamenti che riguardano presunti profili di frode fiscale e riciclaggio. Inquirenti e investigatori, infatti, vogliono capire se per mantenere quel lussuoso ed eccessivo tenore di vita Genovese spendesse davvero soltanto soldi del suo patrimonio, accumulato, ad esempio, con la vendita di Facile.it. Si parlò di un incasso da 100 milioni di euro, ma verrà verificata quale somma effettivamente venne incassata dall'imprenditore. Il sospetto, però, è che le spese di Genovese possano essere state foraggiate da altre entrate nascoste all'Erario, intestando ad altre persone società a lui riconducibili. Sul fronte delle presunte violenze, intanto, l'aggiunto Mannella e il pm Rosaria Stagnaro stanno lavorando per chiudere il quadro degli elementi probatori sui presunti abusi, tra Milano e Ibiza, messi a verbale dalle altre cinque ragazze. Su alcuni episodi, così come sulle presunte violenze ai danni della 18enne del 10 ottobre, ci sarebbero riscontri anche nelle immagini delle telecamere interne dell'attico di lusso a due passi dal Duomo.