Covid Bergamo, pm: “Il piano pandemico in vigore era quello del 2006”

Lombardia
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Lo afferma il procuratore aggiunto Cristina Rota al termine dell’audizione di oltre 6 ore del segretario generale del ministero della Salute Giuseppe Ruocco, che ha dichiarato: "Ho contribuito a fare chiarezza". L’uomo è stato sentito come persona informata sui fatti nell’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid nella Bergamasca

"Il piano in vigore era quello del 2006, almeno questo è ciò che ci è stato dichiarato": così il procuratore aggiunto di Bergamo Cristina Rota si è limitata a dire al termine dell'audizione, durata oltre 6 ore, di Giuseppe Ruocco, segretario generale del ministero della Salute ed ex direttore generale della prevenzione (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI - LA SITUAZIONE A MILANO E IN LOMBARDIA). Ruocco ha dichiarato: "Ho contribuito a fare chiarezza. Ho risposto alle domande e ho dato tutte le informazioni che erano in mio possesso".

L'audizione

Ruocco è stato sentito come persona informata sui fatti nell'inchiesta di Bergamo (LA VICENDA) sulla gestione dell'emergenza Covid nella Bergamasca e, in particolare, nel filone relativo al piano pandemico che gli inquirenti ritengono non fosse aggiornato.

Il procuratore: “Verifiche sull'applicazione del piano pandemico”

"Fa parte dell'inchiesta stabilire fino a che punto è stato applicato o meno il piano pandemico" che non è mai stato aggiornato e che è "pacifico" fosse quello del 2006, ha detto il procuratore di Bergamo, Antonio Chiappani, in seguito alla deposizione del segretario generale del Ministero della Salute. Il tecnico, oltre ad aver confermato che l'anno scorso il piano pandemico influenzale era in realtà quello di 14 anni prima, da quanto è trapelato avrebbe anche affermato che non sarebbe mai stato applicato. L'indagine punta anche a verificare se il non aver aggiornato il piano si configuri come una omissione rilevante ai fini penali.

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