Covid, inchiesta Bergamo: indagato anche ex dg regionale Sanità

Lombardia

Secondo quanto riferisce l'Ansa, l'ex direttore generale e altri dirigenti sono stati iscritti nel registro degli indagati come atto dovuto nell'ambito dell'inchiesta che riguarda la riapertura del pronto soccorso dell'ospedale di Alzano dello scorso 23 febbraio

Luigi Cajazzo, ex dg della sanità della Lombadia, secondo quanto riferisce l'Ansa risulta iscritto nel registro degli indagati insieme ad altri tecnici e dirigenti, come atto dovuto dalla Procura di Bergamo, nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione dell'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - MAPPE E GRAFICI - L'EMERGENZA A MILANO E IN LOMBARDIA), in particolare nel capitolo che riguarda la riapertura dell'ospedale di Alzano.

L'avvocato: "È amareggiato, emergerà estraneità"

"Il mio assistito, profondamente amareggiato, ribadisce la propria massima disponibilità a fornire ogni utile elemento alle indagini e la piena fiducia nell'operato della Magistratura". Lo scrive in una nota l'avvocato Fabrizio Ventimiglia, legale di Luigi Cajazzo, l'ex dg della sanità lombarda e ora vice segretario generale in Regione, in riferimento alle attività investigative in base alle quali "posso confermare che Cajazzo ha ricevuto una informazione di garanzia in merito alle vicende che hanno riguardato la riapertura dell'ospedale di Alzano Lombardo".

"Sono certo che si tratti di un atto dovuto, - ha proseguito il difensore - risultando l'attività investigativa oggi espletata indispensabile per ricostruire quanto accaduto nel corso della frenetica giornata del 23 febbraio scorso, come, peraltro, chiarito dagli Inquirenti con il loro comunicato, e sono fiducioso che da tali indagini emergerà la sua totale estraneità ai fatti e la correttezza del suo operato".

Oggi acquisizioni da parte della guardia di finanza in regione

Secondo l'Ansa gli altri indagati sono l'ex vice di Cajazzo, Marco Salmoiraghi, e una dirigente dell'assessorato, Aida Andreassi. Iscritti pure Francesco Locati e Roberto Cosentina, il primo ex dg della Asst di Bergamo e il secondo direttore sanitario. Risulta dall'atto con cui oggi sono state effettuate le acquisizioni che hanno riguardato anche l'assessore al Welfare Giulio Gallera, il quale non è indagato. Da quanto si è saputo, le fiamme gialle, su delega del pool di pm guidati dal procuratore aggiunto Cristina Rota, e coordinati dal Procuratore Antonio Chiappani, oggi hanno acquisito supporti informatici negli uffici di coloro che hanno avuto a che fare con la prima ondata dell'epidemia che ha colpito Bergamo e la provincia.

Acquisite anche mail di Brusaferro

La Guardia di Finanza ha acquisito i contenuti del cellulare e le email anche di Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts). Da quanto ha appreso l'ANSA, le Fiamme Gialle si sono recate, oltre che in Regione Lombardia, anche a Roma presso l'Iss e in base a un'ordine di esibizione firmato dal Procuratore della Repubblica di Bergamo, Antonio Chiappani, dall'aggiunto Cristina Rota e dal pool di pm che si occupano dell'indagine, hanno acquisito in modo 'mirato' il materiale utile per l'inchiesta e che riguarda un periodo che va dal 23 febbraio scorso fino ad aprile/maggio successivi. Brusaferro non è indagato.

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