Inchiesta su mancata zona rossa a Bergamo, per Conte 3 ore di audizione con pm

Cronaca

Il presidente del Consiglio è stato sentito come persona informata sui fatti in merito all'inchiesta sulla mancata zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro. I magistrati vogliono capire se spettava istituirla al Governo o alla Regione. Sentiti anche i ministri della Salute Speranza e dell'Interno Lamorgese. La pm Maria Cristina Rota dopo i colloqui: "Clima di massima distensione e collaborazione istituzionale"

È durata circa 3 ore l'audizione del premier Giuseppe Conte con i pm di Bergamo, che l'hanno ascoltato come persona informata sui fatti in merito all'inchiesta sulla mancata zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro. I magistrati hanno sentito anche il ministro della Salute Roberto Speranza e il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese. L'obiettivo dei pm è quello di capire se istituire la zona rossa spettava al Governo o alla Regione, o a entrambi, se ci siano o meno responsabilità penali e se il non aver isolato i due Comuni sia stata una delle cause che ha portato all'alto numero di morti per Coronavirus in Val Seriana e nelle sue Rsa (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE).

La pm di Bergamo: "Clima di massima distensione e massima collaborazione istituzionale"

Il procuratore aggiunto di Bergamo, Maria Cristina Rota, all'uscita da Palazzo Chigi, ha dichiarato: "Abbiamo sentito come persone informate sui fatti il presidente del Consiglio dei ministri, il ministro della Salute e il ministro dell'Interno. Le audizioni si sono svolte in un clima di massima distensione di collaborazione istituzionale. Ora ce ne andiamo, grati di queste dichiarazioni, a completare il nostro lavoro". E alla domanda se ci sono degli indagati, il pm ha risposto, allargando le braccia: "No no...". 

L'attività dei pm di Bergamo

I pm di Bergamo sono a Roma dal 10 giugno per raccogliere le deposizioni degli esponenti di governo e dei tecnici che hanno lavorato durante l'emergenza Coronavirus e in particolare per avere la loro versione sulla mancata zona rossa. Il 10 giugno, inoltre, il pool di magistrati guidati dal Procuratore facente funzione Maria Cristina Rota, ha ascoltato il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro. Poi il lavoro è proseguito anche nella raccolta del materiale, come carteggi, verbali interni del comitato tecnico scientifico della Protezione Civile, delibere e Dcpm, per ricostruire passo a passo cosa è accaduto esattamente dal 3 al 7 marzo, quando poi l'esecutivo ha deciso di trasformare l'intera Lombardia e altre 14 Province in zona rossa.

Oggi sentiti anche Speranza e Lamrogese 

Oggi è stata sentita anche la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese in un'audizione che, secondo quanto si apprende, avrebbe riguardato anche l'interlocuzione con il prefetto di Bergamo quando in quei giorni si decise il rinforzo del personale chiamato a presidiare l'area che poi non venne più chiusa. Sempre nella giornata di oggi anche l'audizione del ministro della Salute Roberto Speranza.

epa08479978 A handout photo made available by the Chigi Palace Press Office shows Italian Prime Minister Giuseppe Conte attending a press conference at the end of the Cabinet meeting at Chigi Palace in Rome, Italy, 11 June 2020.  EPA/FILIPPO ATTILI / CHIGI PALACE PRESS OFFICE / HANDOUT  HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

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La ricostruzione sulla mancata zona rossa

Una volta concluse le audizioni romane, i pm bergamaschi, che sulla vicenda hanno già sentito tra gli altri il presidente della Lombardia Attilio Fontana e l'assessore al Welfare Giulio Gallera, dovrebbero cominciare a tirare le fila e stabilire se si sia trattato di atti da incasellare in scelte politiche o se ci siano o meno responsabilità penali, quale sia l'ipotesi di reato e in capo a chi. Nell'eventualità in cui si dovessero ipotizzare responsabilità a carico di esponenti del governo durante l'esercizio della funzione, il procedimento dovrebbe essere trasmesso al Tribunale dei Ministri del distretto e quindi a quello che ha sede presso la Corte d'Appello di Brescia. La ricostruzione sulla mancata zona rossa, comunque, servirà a inquirenti e investigatori per avere un quadro di fondo per proseguire con gli altri filoni di indagine, quella sull'anomala riapertura del pronto soccorso dell'ospedale di Alzano lo scorso 23 febbraio e le morti nelle Rsa bergamasche.

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