Covid, Lombardia da oggi zona arancione. Nelle ultime ore 3.203 casi

Lombardia

"Il numero dei ricoveri da 4-5 giorni quotidianamente si riduce - ha detto il governatore Attilio Fontana - e questo ci fa sperare che sia veramente iniziata la curva di discesa"

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"Il numero dei ricoveri da 4-5 giorni quotidianamente si riduce - ha detto il presidente Attilio Fontana - e questo ci fa sperare che sia veramente iniziata la curva di discesa".

Intanto il ministro Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza e da oggi la Lombardia è ufficialmente zona arancione. Soddisfatto Fontana, convinto però che ci sia "ancora tanta strada da fare".

Sono 3.203 i nuovi contagi registrati in Lombardia su 28.434 tamponi effettuati. In terapia intensiva ci sono 907 pazienti.

In vista del rientro in classe degli studenti della seconda e terza media è stato realizzato un progetto pilota di screening al Covid-19 nelle scuole della Provincia di Sondrio

A Brescia, invece, un uomo è stato multato per 42.800 euro dopo essere stato sorpreso con 102mila mascherine prodotte abusivamente. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE DEL CONTAGIO)

19:17 - In Valtellina progetto pilota di screening nelle scuole

In vista del rientro in classe degli studenti della seconda e terza media è stato realizzato un progetto pilota di screening al Covid-19 nelle scuole della Provincia di Sondrio. Cinque gli istituti scolastici interessati. Il progetto è stato ideato dalla Regione Lombardia, in collaborazione con l'Ats della Montagna, l'Asst Valtellina e Alto Lario.

17:44 - Il sindaco Gori, ritardi ci hanno impedito di allestire le difese

"Non aver diagnosticato per tempo il Coronavirus, a gennaio, ci è costato un ritardo di settimane nell'allestire le difese". Lo afferma il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, nel suo libro uscito di recente ('Riscatto', edito da Rizzoli), che conferma i dubbi sollevati dal New York Times nell'inchiesta su Bergamo e la diffusione della pandemia pubblicata oggi. Il Nyt racconta di come non furono testati i primissimi ad ammalarsi, seguendo le linee-guida dell'Oms che raccomandavano i test "solo per chi aveva legami con la Cina". Un dettaglio confermato da Gori. "Sappiamo che il 22 gennaio - scrive il sindaco - il ministero della Salute costituisce una task force e dirama una circolare (...) che, se applicata, potrebbe salvare centinaia di vite, forse migliaia, e comunque scrivere una diversa storia dell'epidemia nel nostro Paese. Dice in sostanza che vanno segnalati tutti i casi che presentano una 'infezione respiratoria acuta grave, ma anche ogni paziente che 'manifesta un decorso clinico insolito o inaspettato' e questo 'senza tener conto del luogo di residenza o storia di viaggio'. Tradotto: se vedete delle polmoniti anomale, segnalatele. Sennonché, cinque giorni dopo, la linea cambia. Il 27 gennaio - ricorda Gori - esce una nuova circolare del ministero, che restringe il campo delle segnalazioni a 'chi ha una storia di viaggi o residenza in aree a rischio della Cina'. Nei fatti, lo spettro del radar si stringe improvvisamente da 360 a un solo grado". "A chi è stata effettivamente recapitata la circolare del 22 gennaio?" si domanda il sindaco. "È vero che è 'vissuta' solo cinque giorni, ma in quel breve intervallo di tempo qualcuno avrebbe potuto farne buon uso. E ancora: chi e perché fa cambiare linea al ministero della Salute, inducendolo a restringere il campo di indagine ai soli casi riconducibili alla Cina? Sono due domande - conclude Gori - a cui mi piacerebbe avere risposta, prima o poi".

17:00 - In Lombardia 3.203 nuovi casi su 28.434 tamponi

Sono 3.203 i nuovi contagi registrati in Lombardia su 28.434 tamponi effettuati. In terapia intensiva ci sono 907 pazienti mentre in totale i ricoverati con sintomi sono 7.400. In isolamento domiciliare 124.320 persone. Dall'inizio della pandemia sono stati effettuati 4.055.691 tamponi.

15:08 - New York Times: "Bergamo, giorni perduti hanno creato la tragedia"

Il New York Times dedica un'ampia inchiesta a Bergamo e alla tragedia della pandemia: "I giorni perduti che hanno reso Bergamo una tragedia del coronavirus", il titolo. "La provincia settentrionale italiana è diventata uno dei più letali campi di sterminio del mondo occidentale. Un'indagine del Times ha scoperto che errori di gestione e ritardi burocratici hanno reso il bilancio molto peggiore di quel che doveva essere", si legge nell'articolo. Il giornale ripercorre nel dettaglio, anche con interviste, le drammatiche tappe della diffusione dell'epidemia, le difficoltà di fronte a una situazione inedita in Occidente. Sin dai primi giorni, quando l'Italia non aveva ancora registrato un solo caso di contagio interno", il Nyt racconta di come non furono testati i primissimi ad ammalarsi, seguendo le linee-guida dell'Oms che raccomandavano i test "solo per chi aveva legami con la Cina". Bergamo si sarebbe trasformata in uno dei centri più letali dell'epidemia, "segnata da sofferenze inconcepibili e dall'orrendo suono delle ambulanze". Quando il 20 febbraio Annalisa Malara, medico di Codogno, decise di "rompere il protocollo" e "testare un uomo che mostrava una polmonite che non rispondeva alle cure standard", l'uomo che sarebbe diventato il primo caso nazionale. Il New York Times ricorda gli errori commessi nella gestione sanitaria e il contrasto tra governo centrale ed autorità locali, che generarono "dieci giorni di indecisione", con scelte che dovevano essere fatte ma non lo furono. E quando "l'Italia ha bloccato l'intera Regione e poi l'intero Paese, Bergamo era persa". 

14:58 - Aveva 102mila mascherine abusive, multa da 42mila euro

Ammonta a 42.800 euro la multa ai danni di un cittadino cinese fermato con 102mila mascherine prodotte abusivamente. È accaduto a Brescia dove i carabinieri hanno fermato un furgone guidato da uomo di origini cinesi. A bordo le migliaia di mascherine destinate al commercio al dettaglio, ma prive di qualsiasi documentazione in grado di attestare la conformità dei dispositivi alle norme. Il carico è stato sequestrato. 

13:34 - A 101 anni sconfigge virus 3 volte

"Una tempra eccezionale": il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, manda "un grande saluto" a nonna Maria, la centenaria che ha sconfitto tre volte il Coronavirus. "La richiesta al momento delle dimissioni dall'ospedale di Sondrio: risotto giallo e una porzione di polenta", racconta su Facebook il governatore, a proposito della storia riportata sulle pagine locali del Corriere della Sera e raccontata dalla Provincia di Sondrio. "Nonna Maria, classe 1919, è sopravvissuta alla Spagnola e si è sposata durante la seconda guerra mondiale - scrive Fontana sui social - Ora, arriva il Covid e lei, tra i rarissimi casi al mondo, lo sconfigge non una, ma due volte. Positiva la prima volta in primavera, è risultata nuovamente positiva, con poca febbre, a settembre. Una tempra eccezionale. La richiesta al momento delle dimissioni dall'ospedale di Sondrio: risotto giallo e una porzione di polenta. Anche se, sono sicuro, il premio più grande è stato tornare dai suoi nipotini. Un grande saluto nonna Maria".

11:48 - Agente della Stradale 'adotta' nonni in difficoltà

"Non sto facendo nulla di speciale". Sono le parole di Giuseppe, poliziotto della Stradale di Bellano (Lecco), che ha adottato come suoi nonni Lucia e Romeo. Gli porta la spesa e si accerta che stiano bene - è spiegato sulla pagina Facebook della Polizia di Stato -. Poi torna dalla sua famiglia. I due, quasi 90 anni, non hanno parenti vicino che possano occuparsi di loro e in questo periodo, con il Covid, hanno difficoltà a muoversi". E così, dopo una telefonata fatta alla vicina caserma della Polizia Stradale, Giuseppe ha cominciato ad occuparsi di loro - racconta la Polizia - . Qualche giorno fa Lucia e Romeo hanno voluto scrivere una lettera di ringraziamento al Questore di Lecco: "Bravo Giuseppe, angelo silenzioso, siamo certi che tanti nonni vorrebbero un nipote come te".

10:21 - Confcommercio: calo 20,3 per cento dei consumi a Natale

Il Covid deprime il Natale anche dal punto di vista economico con un calo del 20,3% dei consumi rispetto al 2019. Saranno molti meno i soldi della tredicesima spesi per gli acquisti: 2 miliardi e 716 milioni di euro contro i 3 miliardi e 408 milioni dello scorso anno (-692 milioni). La stima è dell'Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. Secondo Confcommercio, le conseguenze dell'emergenza sanitaria con le crescenti difficoltà nell'occupazione e il notevole aumento della propensione al risparmio (dall'8,3% del 2019 al 16,6% di quest'anno) incidono sulla flessione dei consumi. Un segno moderatamente positivo (+ 1,8% con 318 milioni di euro di consumi) è previsto solo per l'alimentare, e andamento stabile per i prodotti tecnologici (tablet, smartphone ecc.). Con le restrizioni anti-Covid precipita la spesa per cene e pranzi fuori casa: - 62,6%. Sos per i ristoranti: a riapertura a orario ridotto con una possibile "zona gialla" il calo sarebbe comunque stimabile, fra il 30 e il 50%. Pressoché azzerate le spese per spettacoli, concerti, manifestazioni sportive e crollo anche nella spesa per le vacanze: - 80%. I flussi turistici valevano 124,2 milioni di euro nel 2019 e, nella migliore delle ipotesi, non arriveranno quest'anno a 25. Con le risorse della tredicesima sarà invece l'e-commerce a beneficiare di un forte incremento più che raddoppiando - + 58% - rispetto al 2019. E la quota di mercato del commercio online salirà al 38% (dal 21,3% dello scorso anno).

8:03 - Lombardia zona arancione, i dati migliorano

Sono 4.615 i nuovi positivi e cala al 12,3% il rapporto tra contagi e tamponi effettuati. Continua il calo dei ricoveri in Lombardia con 6 pazienti in meno in terapia intensiva e 253 in meno negli altri reparti. Sono 119 i nuovi decessi. "Il numero dei ricoveri da 4-5 giorni quotidianamente si riduce - ha detto il presidente Attilio Fontana - e questo ci fa sperare che sia veramente iniziata la curva di discesa". Intanto il ministro Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza e da oggi la Lombardia è ufficialmente zona arancione. Soddisfatto Fontana, convinto però che ci sia "ancora tanta strada da fare". "Da lunedì - ha spiegato - i ragazzi delle medie frequenteranno la scuola in presenza. Da domani i negozi possono riaprire e aggiungo il mio consiglio: compriamo italiano, compriamo lombardo. Aiutiamoci". Anche il commercio in crisi tira dunque un sospiro di sollievo, ma spera che presto, prima di Natale, la zona arancione si trasformi in gialla. Facendo attenzione ai comportamenti, però, perché un terzo "drammatico" lockdown sarebbe "gravissimo per la salute e l'economia" ha spiegato il segretario generale della Confcommercio di Milano, Marco Barbieri. Fontana ha affrontato anche il tema della legge regionale sulla sanità. "Bisogna ripartire dalla legge che c'è già - ha detto - che è una buona legge che va semplicemente aggiornata e applicata. Il problema vero sono stati i tagli alle risorse", 37 miliardi negli ultimi dieci anni. A spronare oggi Milano ci ha pensato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che in collegamento con l'università Bocconi ha citato la canzone 'Milan l'è un gran Milan'". Intanto è scoppiato un caso relativo al King-Mokinba Hotel. I gestori volevano impiegarlo come Covid hotel, ma sono stati diffidati dall'immobiliare proprietaria dello stabile, secondo cui la presenza di malati sarebbe un danno per il quartiere.

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