Dei vigili in isolamento, 60 lo sono perché contatti stretti in ambito lavorativo e 45 perché parenti o conoscenti sono risultati positivi
Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi a Milano
Ci sono 33 agenti di polizia locale a Milano positivi al Coronavirus e 105 in isolamento. Dei 105 vigili in isolamento, 60 lo sono perché contatti stretti in ambito lavorativo e 45 perché parenti o conoscenti sono risultati positivi. Invece, sono 64 i dipendenti positivi al Trivulzio. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
18:29 - Pavia, il sindaco: "Perplessità su Lombardia zona rossa"
"Non posso nascondere una certa perplessità per il modo in cui sono state suddivise le regioni nelle diverse fasce di rischio. Tra i criteri che il Governo dice di aver utilizzato, 20 su 21 non hanno alcun parametro di riferimento. Numero della popolazione? Densità abitativa? Qualche altro dato effettivamente misurabile? Niente. Ci dobbiamo fidare e basta". Così Mario Fabrizio Fracassi, sindaco leghista di Pavia, commenta la decisione del Governo di inserire la Lombardia tra le zone rosse. Per testimoniare solidarietà alle categorie più colpite dalle chiusure disposte dagli ultimi Dpcm del Governo, il sindaco insieme agli assessori e ad alcuni consiglieri ha organizzato un flash mob sulle scale del Municipio. "Poi è chiaro - aggiunge Fracassi - che vengano dei dubbi e che qualcuno dica che sono stati adottati criteri politici come il colore della giunta regionale, più o meno compatibile con i gusti di Palazzo Chigi. Insomma, che il colore delle zone di rischio dipenda dal colore di chi le amministra. Resta un mistero il fatto che territori considerati fino al giorno prima ad alto rischio, come la Campania, il giorno dopo siano stati inseriti nella lista delle zone, non dico arancioni, ma addirittura gialle. Davvero, non è per fare polemiche: non le sopporto e nei momenti di crisi vanno evitate. Il mio è un appello alla trasparenza. I cittadini stessi chiedono trasparenza. Non si può pensare di calare le decisioni sempre dall'alto, senza dare spiegazioni: è una cosa che fa male alla democrazia".
17:31 - A Milano sono stati registrati 3.654 casi, di cui 1.367 in città
Intanto, a causa del numero delle persone che hanno sviluppato sintomi del Covid-19, a Milano i tamponi ai contatti stretti dei casi positivi accertati non è più considerata prioritaria. In mattinata, il sindaco Sala ha commentato il nuovo Dpcm illustrato ieri sera dal premier Conte: "Io non posso che dire che il sistema scelto dal Governo per definire le zone gialle, arancioni e rosse sia troppo complesso. A volte a complicare eccessivamente le cose non si raggiunge l'obiettivo".
17:30 - In Lombardia 8.822 nuovi contagi, a Milano 3.654
A fronte di 41.544 tamponi eseguiti, sono 8.822 i nuovi casi di coronavirus accertati in Lombardia, con un rapporto tra test e positivi al 21,2% (ieri 17,7%). Sono 139 i decessi registrati nelle ultime 24 ore, che portano il totale delle vittime da inizio epidemia a 17.987. I ricoverati in terapia intensiva sono 522, 15 in più rispetto a ieri, mentre le persone in cura negli altri reparti sono 5.318, più 300. Per quanto riguarda le province, i casi segnalati a Milano sono stati 3.654, di cui 1.367 in città; 973 a Varese, 898 a Monza, 703 a Brescia, 615 a Como, 578 a Pavia, 252 a Bergamo, 231 a Mantova, 197 a Cremona, 189 a Lecco, 173 a Lodi e 115 a Sondrio.
17:05 - A Milano cresce spesa online ai supermarket
Non si sono create le lunghe code del primo lockdown, ma a Milano sono cresciute le vendite dei cosiddetti prodotti di stoccaggio (come lievito e farina) nei supermercati dove è aumentato soprattutto il ricorso alla spesa online. La richiesta di spesa online è aumentata ma nei mesi scorsi i gruppi della grande distribuzione avevano già incrementato i loro servizi e-commerce, alcuni gruppi come Esselunga anche grazie all'installazione di nuovi locker e nuovi punti di ritiro. Coop Lombardia ha registrato un aumento notevole dei classici prodotti da scorta. Coop drive ha triplicato le spese settimanali e il trend è ancora in crescita. E lo stesso vale per la spesa online per cui c'è comunque ancora disponibilità.
16:36 - Taxiblu Milano, sciopero domani ma siamo fermi da mesi
"Ci fermeremo domani ma in realtà siamo fermi da mesi, siamo ai minimi storici con le corse": Emilio Boccalini presidente del radiotaxi milanese Taxiblu spiega in questo modo l'adesione allo sciopero della categoria indetto domani dalle 8 alle 22. "L'iniziativa, di carattere nazionale - ha ricordato - nasce e si motiva con una sempre più necessaria adozione di specifici aiuti economici per la categoria, l'attivazione immediata di un'azione decisa di contrasto all' abusivismo". "Qui non rischiamo di perdere solo il lavoro, ma di veder scomparire un'intera categoria" ha concluso ricordando che "domani rimarranno attivi i Taxi per le corse di carattere sociale".
15:15 - Iva Zanicchi: sono positiva, sto bene
Anche Iva Zanicchi è risultata positiva al Covid: lo ha annunciato la stessa cantante con un video sul suo profilo instagram: "Verificato. Eccomi qua, ve lo dico: ho il coronavirus! Sto bene, non ho perso l'allegria e vi faccio questo video. Mi raccomando fate attenzione. Spero voi stiate bene, vi mando un bacio a prestissimo!".
15:15 - Ordine dei medici di Milano, mancano ancora Dpi
"Non abbiamo ancora oggi la disponibilità dei dispositivi di protezione personale e quindi non riusciamo ad andare a vedere, a visitare i pazienti a casa". Lo ha sottolineato Maria Teresa Zocchi, medico di famiglia ad Assago, alle porte di Milano, e consigliera dell' Ordine dei medici di Milano, intervenuta in commissione al Comune di Milano per parlare della situazione dei contagi da Covid. "Abbiamo avuto dispositivi di protezione donati dal Comune di Milano, da Croce Rossa, dall'ordine dei medici, li abbiamo comprati noi, ne stanno arrivando da Arcuri, ma mai da Ats - ha aggiunto - . Ci hanno detto che non abbiamo diritto ad avere i dispositivi perché non siamo dipendenti e questa è una follia perché Ats è responsabile della salute pubblica".
15:14 - Ordine dei medici di Milano, sistema è scoppiato
"Il sistema è scoppiato. Abbiamo a casa persone in attesa di ricovero, che peggiorano, se questo avviene le inviamo al pronto soccorso; con i pazienti a rischio moderato che possono essere gestiti a casa facciamo fatica a fare le diagnosi". Così Maria Teresa Zocchi, medico di famiglia ad Assago, alle porte di Milano, e consigliera dell' Ordine dei medici di Milano, ha parlato della situazione dei contagi da Covid in città nel corso di una commissione del Comune di Milano. "Oggi io posso chiedere un tampone per il 12 novembre, nuovi slot non ne inseriscono, domani ci sarà la possibilità di inserire persone per il 13 novembre. Ho gente da 20 giorni bloccata a casa, con positività, che deve controllare il tampone e non viene chiamata da Ats sistematicamente - ha aggiunto -. Si fanno code disumane nei drive through per fare il tampone anche se avrebbero diritto a farlo. Devono fare code da 6, 7, 8 ore". La situazione secondo la consigliera dell'ordine dei medici "è drammatica. In questo periodo nel mio lavoro quotidiano inserisco in sorveglianza dai 15 ai 20 casi positivi nuovi ogni giorno. Ci sono intere famiglie dove nel giro di pochi giorni si positivizzano tutti. Per questo abbiamo dovuto chiedere di chiudere tutto, per cercare di mettere uno stop a questa situazione che sta degenerando - ha concluso -. Venti persone al giorno positive sono tante per ogni medico di famiglia".
13:13 - Milano, 33 agenti di polizia positivi: 105 in isolamento
Ci sono 33 agenti di polizia locale a Milano positivi al Coronavirus e 105 in isolamento. Questo - a quanto riporta Il Giorno - è quanto è stato spiegato ai sindacati durante una videoriunione a cui ha partecipato anche il vicesindaco Anna Scavuzzo, che è assessore alla Sicurezza e il Comandante Marco Ciacci. Dei 105 vigili in isolamento, 60 lo sono perché contatti stretti in ambito lavorativo e 45 perché parenti o conoscenti sono risultati positivi. L'incontro è servito per discutere del piano antifocolai, in particolare per quanto riguarda la centrale operativa dove è stato installato un termoscanner. Fra le proposte dei sindacati quella di attivare la centrale operativa di via Drago rendendola un quartier generale 'bis' e avere squadre fisse (Csa), ma anche la richiesta di considerare i giorni di isolamento non come malattia ma come infortunio (Sulpl).
11:30 - Dpcm, Sala: “Sistema complesso, meglio più uniforme”
"Io non posso che dire che il sistema scelto dal governo per definire le zone gialle, arancioni e rosse sia troppo complesso". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato il nuovo decreto del governo per contenere i contagi da Covid, sulle sue pagine social. "Divide non solo per Regioni ma anche per Province. Immaginatevi quanti distinguo, inoltre è basato sull'Rt e 21 indicatori, difficilissimi da decifrare. Io avrei scelto un sistema più semplice e uniforme - ha spiegato -. Io non sono così certo che questa classificazione vista in maniera dinamica, in ottica di tendenza garantisca una decisione equa”.
"Mi ha chiamato stamattina presto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, mi ha detto che in Campania il governatore De Luca immaginava di fare un lockdown generalizzato perché la situazione era drammatica e le scuole sono chiuse e invece si trovano nella zona gialla. A volte a complicare eccessivamente le cose non si raggiunge l'obiettivo - ha aggiunto ancora Sala facendo un esempio -. Non siamo tutti maestri però io ho sempre gestito la complessità nella mia vita professionale, so cosa sia e credo che ci siano momenti in cui è meglio lavorare su sistemi più semplici e dare messaggi più unificanti".
10:42 - Positivi anche sette pazienti del Trivulzio
Nell'ultimo bollettino del Trivulzio, l'istituto milanese per la terza età diventato uno dei luoghi simbolo delle morti di anziani della scorsa primavera e finito anche al centro di un'inchiesta della Procura di Milano, viene riportato "l'esito dello screening sui pazienti per la settimana 27 ottobre - 2 novembre" e anche sui dipendenti. Nell'ultimo monitoraggio della settimana tra il 12 e il 16 ottobre 14 pazienti erano risultati positivi e cinque dipendenti contagiati. Ora dai nuovi dati emerge che sui 727 pazienti totali (non quasi 900, come scritto in precedenza) nelle varie strutture del Trivulzio sono risultati positivi in sette e 12 sono in attesa di referto. E ci sono stati anche 45 falsi positivi, poi risultati negativi. Tra i dipendenti, invece, quasi il 12% sono risultati positivi, ossia 64 su 551, ma, spiega l'azienda, serviranno nuovi test proprio perché su molti anziani ospiti e pazienti ci sono stati esiti di falsa positività. Dal 9 ottobre il Trivulzio ha chiuso alle visite ai parenti e sta portando avanti da settimane un maxi screening con tamponi su tutti gli ospiti e gli operatori sanitari. "Dal 4 novembre - si legge ancora - è ripartito lo screening per i sanitari che eseguiranno ogni 15 giorni triage e tampone". "Ancora una volta la situazione del Pio Albergo Trivulzio - aveva spiegato il virologo Fabrizio Pregliasco, consulente tecnico scientifico del Pat, a fine ottobre - è direttamente influenzata dall'ampia diffusione del coronavirus nella comunità".
10:26 - A Milano non si faranno più tamponi ai contatti stretti
A causa del numero delle persone che hanno sviluppato sintomi del Covid-19, a Milano i tamponi ai contatti stretti dei casi positivi accertati non è più considerata prioritaria. Lo ha stabilito l'Ats Milano, come riporta il sito ilpost.it.
10:16 - Al Trivulzio di Milano 64 dipendenti positivi
Sessantaquattro dipendenti positivi al Covid su un totale di 551 e 20 "in attesa di referto". Lo si legge nell'ultimo bollettino del Pio Albergo Trivulzio di Milano dove si spiega, però, anche che "in considerazione dei falsi positivi risultati tra i pazienti l'azienda sta provvedendo" a sottoporre a "nuovo tampone anche il personale asintomatico risultato positivo" entro domani. Sui quasi 900 pazienti totali risultano 7 positivi in totale, ma si segnala, infatti, che ci sono stati almeno 45 casi di falsi positivi, poi risultati negativi.
7:28 - A Milano 3.613 positivi, 1.726 in città
A fronte di 43.716 tamponi eseguiti, sono 7.758 i nuovi casi di coronavirus accertati in Lombardia, con un rapporto tra test e positivi al 17,7%. In discesa anche l'indice Rt, che secondo gli ultimi dati disponibili in regione si attesta all’1,6, dopo che era salito oltre il 2. Sono 96 i decessi registrati nelle ultime 24 ore, che portano il totale delle vittime da inizio epidemia a 17.848. I ricoverati in terapia intensiva sono 507, mentre le persone in cura negli altri reparti sono 5.018 (+278). A Milano sono stati segnalati 3.613 positivi, di cui 1.726 in città, con un indice Rt a 1,5.