Così il primo cittadino: "Chiediamo al Governo di ripensarci. Rischiamo di non aprire più". Nel pomeriggio il governatore Fontana ha voluto fornire alcune precisazioni: "L'ordinanza firmata ieri dal ministro Speranza ha decretato la zona rossa su tutto il territorio regionale senza alcuna possibilità di deroga. Solo dopo due settimane possibili alcuni allentamenti"
Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia
"Chiediamo al Governo di ripensarci. Noi non accettiamo di chiudere nuovamente perché rischiamo di non aprire più": è questo l'appello del sindaco di Casalpusterlengo (in provincia di Lodi), Elia Delmiglio, dopo la dichiarazione di Lombardia come zona rossa.
In Lombardia sono stati registrati 8.822 casi a fronte di 41.544 tamponi effettuati.
Duro l'attacco del governatore Attilio Fontana alle nuove decisioni del governo: "Da Conte uno schiaffo ai lombardi". Nel pomeriggio, il presidente ha voluto poi fornire, durante un punto stampa, alcune precisazioni: "L'ordinanza del ministro Speranza ha decretato la zona rossa su tutto il territorio regionale senza alcuna possibilità di deroga. Solo successivamente dopo almeno due settimane sulla scorta dell'evoluzione della situazione è possibile per i presidenti di regione chiedere misure di allentamento".
Intanto, i sindaci di alcuni capoluoghi lombardi scrivono al presidente lombardo e al ministro Speranza: "Forniteci i dati per comprendere l'inserimento nella zona rossa". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
19:39 - Bergamo, focus inchiesta anche su piani pandemici
E' servita per ricostruire la situazione dei piani pandemici nazionali e regionali l'audizione, come persona informata sui fatti, di Ranieri Guerra, direttore vicario dell'Oms e membro del Cts, nell'inchiesta della Procura di Bergamo, guidata dal procuratore Antonio Chiappani, sulla gestione dell'emergenza Covid sul territorio che è stato più colpito dalla prima ondata della pandemia da fine febbraio in avanti. Da quanto si è saputo, questa ed altre testimonianze, già messe a verbale o che verranno raccolte pure nei prossimi giorni, saranno utili ad inquirenti ed investigatori per fare chiarezza su quelli che erano i piani pandemici prima dell'esplosione dell'epidemia, su come si siano evoluti nel tempo e per contestualizzare, dunque, le conoscenze che gli operatori sanitari avevano a disposizione. E la deposizione di Guerra, col verbale che è stato secretato, sarebbe servita proprio a raccogliere informazioni sui piani pandemici e sul loro aggiornamento. Tutti elementi che, poi, gli inquirenti potranno mettere a confronto con la consulenza affidata ad Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di Microbiologia e virologia dell'Azienda ospedaliera di Padova, e che sarà depositata entro marzo. Il 'Comitato Noi denunceremo', che moltissimi esposti di familiari di vittime del Covid ha depositato ai pm di Bergamo, aveva denunciato anche nelle scorse settimane che un rapporto pubblicato sul sito dell'Oms il 13 maggio era stato poi rimosso dallo stesso sito un giorno dopo. Un documento che, secondo il comitato, evidenziava le criticità emerse nella gestione dell'epidemia e il fatto che l'Italia non aveva aggiornato "il proprio piano pandemico nazionale" dal 2006.
19:38 - Garante detenuti, in carceri lombarde 131 positivi
Sono 131 i detenuti attualmente positivi al Covid nelle carceri Lombarde. Lo ha reso noto il garante dei detenuti del Consiglio regionale della Lombardia, Carlo Lio, sulla base dei dati inviati dal Prap (Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria). Dei detenuti contagiati, 82 si trovano nel Centro Covid di San Vittore e 45 in quello di Bollate. Ci sono poi due detenuti nel carcere di Voghera e due in quello di Pavia che risultano positivi ma senza sintomi e in isolamento.
19:20 - Varese, fermato senza mascherina aggredisce polizia: arrestato
Un giovane di 21 anni è stato arrestato dalla polizia ferroviaria con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, all'interno della Stazione Ferroviaria di Varese Nord, per aver minacciato gli agenti e aver tentato di colpirli con un sasso, dopo essere stato fermato perché non indossava la mascherina. Dopo aver rifiutato di mostrare i documenti e aver insultato e minacciato gli agenti, il giovane ha preso un sasso dalla massicciata dei binari e ha tentato di colpirli. Portato in Questura a Varese, si è scagliato a calci e pugni contro le pareti degli uffici. Una volta identificato è stato portato nel carcere di Varese.
17:30 - In Lombardia 8.822 nuovi contagi
A fronte di 41.544 tamponi eseguiti, sono 8.822 i nuovi casi di coronavirus accertati in Lombardia, con un rapporto tra test e positivi al 21,2% (ieri 17,7%). Sono 139 i decessi registrati nelle ultime 24 ore, che portano il totale delle vittime da inizio epidemia a 17.987. I ricoverati in terapia intensiva sono 522, 15 in più rispetto a ieri, mentre le persone in cura negli altri reparti sono 5.318, più 300. Per quanto riguarda le province, i casi segnalati a Milano sono stati 3.654, di cui 1.367 in città; 973 a Varese, 898 a Monza, 703 a Brescia, 615 a Como, 578 a Pavia, 252 a Bergamo, 231 a Mantova, 197 a Cremona, 189 a Lecco, 173 a Lodi e 115 a Sondrio.
I dati nelle province
Per quanto riguarda le province, i casi segnalati a Milano sono stati 3.654, di cui 1.367 in città; 973 a Varese, 898 a Monza, 703 a Brescia, 615 a Como, 578 a Pavia, 252 a Bergamo, 231 a Mantova, 197 a Cremona, 189 a Lecco, 173 a Lodi e 115 a Sondrio.17:03 - Dpcm: sindaci del Bresciano chiedono deroga al Governo
"Nella speranza che i sacrifici dei bresciani non vadano persi in decreti nazionali, ma sia fatta un'attenta analisi della situazione RT su base provinciale, chiede alle autorità in indirizzo che, alla luce dei dati stessi e dell'andamento del rischio epidemiologico, l'intero territorio della Provincia di Brescia venga esentato dall' applicazione delle misure dell'ultimo Dpcm". Lo scrive l'Associazione dei Comuni bresciani in una lettera inviata al ministro della Salute Speranza e al Governatore di Regione Lombardia Fontana, dopo una riunione con il prefetto di Brescia Visconti alla quale hanno partecipato molti sindaci del territorio. I primi cittadini chiedono "di avere tutti i dati necessari per rappresentare e tutelare il territorio che amministrano".
17:00 - Rezza, Rt Campania sotto Lombardia e Calabria
L'indice di trasmissibilità Rt "in Campania è più basso rispetto a quello della Lombardia o della Calabria. Ciò significa che la trasmissione molto aumentata nelle scorse settimane si è stabilizzata anche se il numero dei casi è alto". Lo ha detto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa convocata oggi sull'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia per illustrare gli indicatori che hanno portato all'ordinanza di ieri sulle Regioni divise in tre colori in base alla scala di rischio.
16:39 - Sindaca di Lodi, pronta a battermi per terra mortificata
"È un momento difficile e frustrante per tutti, ma questi sentimenti non devono prevalere. Bisogna rimboccarsi le maniche. Sono pronta a battermi su tutti i tavoli istituzionali per far valere le ragioni del Lodigiano, una terra che è già stata mortificata e che merita per i suoi sacrifici di essere aiutata a rialzarsi". Lo scrive il sindaco di Lodi, Sara Casanova, ai suoi concittadini dopo l'ultimo Dpcm. "A voi, cari lodigiani - conclude Casanova - chiedo di essere forti e di non perdere la speranza. Se vogliamo superare questa nuova crisi, ciascuno deve continuare a fare la propria parte. Sono al vostro fianco e continuerò a lottare con voi".
16:00 - Fontana a medici, lavorare insieme per piegare curva dei contagi
"Mi rivolgo a voi, la prima linea di questa battaglia: un nemico invisibile è tornato a condizionare le nostre vite, ad esercitare pressione sui nostri ospedali, sulle nostre strutture per anziani e fragili, sulle scuole, sui luoghi di lavoro e di socialità" ha esordito Fontana nella missiva. "Regione Lombardia - ha ricordato il Governatore - ha adottato misure restrittive della libertà di circolazione dei cittadini, della libertà di impresa e dell'organizzazione dei servizi scolastici, esercitando quella facoltà che le disposizioni governative le riconoscono. Abbiamo insieme lavorato per fronteggiare l'emergenza e per alleviare le vostre difficoltà, nella piena consapevolezza che il peso maggiore grava ancora sulle vostre spalle". Quindi l'appello: "Siamo tutti ancora memori delle grandi perdite subite, degli sforzi compiuti delle difficoltà affrontate e voi ne sopportate le conseguenze fisiche e psicologiche. Oggi dobbiamo lavorare insieme rapidamente per piegare la curva epidemiologica e più di ieri siamo nelle vostre mani per reagire con risolutezza".
15:44 - Fontana a medici, siamo nelle vostre mani
Un appello è stato rivolto attraverso una lettera dal presidente della Regione Attilio Fontana ai medici e agli operatori sanitari e sociosanitari della Lombardia. "Più di ieri siamo nelle vostre mani per reagire con risolutezza" scrive Fontana nella missiva datata 4 novembre. "Abbiamo bisogno del vostro prezioso contributo di 'silenziosi artigiani della cultura della prossimità e della tenerezza', per citare le parole di Papa Francesco. L'organizzazione di questi mesi - aggiunge Fontana - non basta se non è sostenuta dall'aspetto umano di chi è chiamato alla gestione emergenziale; e la vera sostanza di cura, umanità e solidarietà risiede nel vostro operato. A voi, cui tutti noi rimettiamo la difesa della vita, faccio appello per continuare questa lotta. Con lo stesso sentimento di stima e di fiducia che il mondo intero ha voluto riconoscervi nei primi mesi dell'anno, rinnovo il mio più profondo ringraziamento".
14:40 - Lettera dei sindaci a Speranza e Fontana: “Forniteci dati per zona rossa”
I Sindaci di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, in una lettera al presidente Fontana e al ministro Speranza, chiedono "di avere tutti gli elementi necessari per comprendere la fase epidemica sulle nostre province e i parametri che ne determinano l'inserimento nella zona rossa, al pari di tutta la Regione". "La preoccupazione per la crescita dei contagi è comune e condivisa, così come l'impegno per rallentarne la diffusione a tutela dei nostri cittadini - scrivono i sindaci delle quattro città lombarde -. Siamo convinti che mai come ora serva la più ampia e solida unità istituzionale e non verrà mai meno dai nostri territori l'impegno a fare la nostra parte". La richiesta, spiegano, "è motivata dalla necessità di capire per spiegare ai nostri cittadini e imprese e categorie economiche e sociali lo stato di fatto. Ma è altresì fondamentale per monitorare l'andamento epidemiologico. Siamo per questi motivi a chiedere di conoscere i dati relativi ai 21 indicatori sanitari di rischio, nonché RT delle nostre province e città capoluoghi nella settimana appena conclusa. Tale richieste ci aiuteranno a conoscere la complessità dei fattori e dati che determinano le zone di inserimento e ci consentiranno di richiederVi, se confortati dagli stessi, l'applicazione di quanto previsto dall'art.3 comma 2 del Dpcm".
14:30 - Fontana: “In Lombardia nessuna deroga”
Il presidente Attilio Fontana ha parlato in conferenza stampa, facendo alcune precisazioni in merito alla situazione lombarda. “Si stanno diffondendo da questa mattina notizie false che creano confusione, che provoca uno stato di incertezza e agitazione nei cittadini lombardi del quale sicuramente non abbiamo bisogno. L'ordinanza firmata ieri dal ministro Speranza - ha dischiarato Fontana - ha decretato la zona rossa su tutto il territorio regionale senza alcuna possibilità di deroga. Solo successivamente dopo almeno 2 settimane sulla scorta dell'evoluzione della situazione è possibile per i presidenti di regione chiedere misure di allentamento per determinasti territori. Questa interpretazione del Dpcm - ha proseguito - mi è stata confermata ieri al telefono dallo stesso ministro. Colgo l’occasione per dire ai cittadini lombardi, che già hanno fatto tanti grandi sacrifici, che dobbiamo tenere duro ancora per un po’. Agli imprenditori che subiranno un altro duro colpo dal lockdown delle loro attività garantisco che non arretrerò di un passo finché il Governo non avrà erogato le risorse promesse ed effettuato i ristori. Soprattutto ha concluso Fontana - voglio ringraziare tutto il personale sanitario su cui ancora una volta pesa il lavoro più faticoso”.
14:25 - Pesenti: “Crescita ricoveri più stabile”
I numeri dei ricoveri in terapia intensiva in Lombardia continuano ad aumentare, anche se il ritmo è diverso: da un raddoppio ogni 5 giorni, si è passati negli ultimi giorni ad una crescita più stabile. A spiegarlo all'ANSA è Antonio Pesenti, direttore della rianimazione del Policlinico di Milano e coordinatore dell'Unita' di Crisi per le terapie intensive della Regione Lombardia. “Quello che osserviamo al momento è che i dati dei ricoveri continuano a salire, anche se negli ultimi giorni la crescita non è più esponenziale come prima, cioè con un raddoppio ogni 5 giorni - precisa - ma più lineare, cioè con l'aumento di una quantità fissa ogni giorno. Tuttavia si tratta di conti fragili, perchè dipendono da molti fattori". Quanto all'inserimento della Lombardia in zona rossa, conclude, "non sono dispiaciuto, vedremo gli effetti”.
12:33 - Sindaco Sondrio: "Sacrifici necessari per tutela salute"
"Il peggioramento della situazione sanitaria era atteso e, purtroppo, si è verificato, rendendo necessaria e improrogabile l'adozione di provvedimenti restrittivi che si pongono un solo obiettivo: tutelare la salute pubblica e contenere il contagio per evitare nuovi ricoveri". Così il sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini, alla guida di un esecutivo di centrodestra ha osservato dopo l'istituzione della niova zona rossa in Lombardia. ."Nessuno avrebbe voluto questi provvedimenti, ma oggi, come già la primavera scorsa - ha sottolineato -, si tratta di azioni utili ad arginare la diffusione dell'infezione e nell'intento di scongiurare regole ancora più limitative delle libertà personali. La città di Sondrio si è sin qui distinta per un indice di infezione per abitante molto basso e mi auguro che l'attenzione posta sino a qui continui anche nelle prossime settimane. Come Amministrazione comunale abbiamo già provveduto a riattivare i servizi di assistenza alle persone risultate positive o tenute all'isolamento fiduciario". Il suo è anche un appello ai cittadini: "Vi chiedo di rispettare le nuove regole, di rimanere in casa negli orari stabiliti, di evitare i luoghi potenzialmente a rischio, di indossare sempre la mascherina, di mantenere il distanziamento e di igienizzare le mani frequentemente. Dobbiamo farlo per noi stessi, per le persone che amiamo e per tutta la comunità: l'impegno è grande ma lo sarà di più la ricompensa, che si tradurrà nel ritorno alla normalità che tutti desideriamo".
12:09 - Posti Covid esauriti all'ospedale di Erba
Tutti esauriti i posti Covid all'ospedale Fatebenefratelli di Erba nel Comasco. I 72 letti a disposizione (di cui cinque in terapia intensiva) ieri pomeriggio erano tutti occupati, motivo per cui si è creata una fila di ambulanze davanti al pronto soccorso. L'immagine pubblicata dalla Provincia di Como ne mostra almeno nove visibili. "Ieri mattina - ha spiegato al quotidiano il direttore sanitario Pierpaolo Maggioni - è stata raggiunta la capacità massima dell'area Covid-19 allestita nel padiglione A della struttura", i 72 ricoveri appunto che sono "la capacità massima per le nostre possibilità. Non riusciamo a ricoverare altre persone colpite dal Coronavirus". "Abbiamo immediatamente avvertito il 118 - ha aggiunto - ma intanto sono arrivati altri mezzi" motivo della coda. "Gli autisti della ambulanze - ha concluso - sono rimasti in attesa di indicazioni da parte dello stesso 118 per portare i pazienti altrove, verso altre strutture con posti liberi".
11:53 - In inchiesta Bergamo pm sentono Guerra (Oms)
Nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione dell'emergenza Covid inquirenti e investigatori stanno ascoltando come persona informata sui fatti Ranieri Guerra, direttore vicario dell'Oms e membro del Cts. L'indagine è divisa in tre filoni: la mancata zona rossa, la chiusura e la riapertura in poche ore del pronto soccorso dell'ospedale di Alzano Lombardo e le morti nelle Rsa. Nei giorni scorsi era stato ascoltato anche il noto virologo Massimo Galli, primario dell'ospedale Sacco di Milano e moltissimi testimoni sono stati ascoltati nell'indagine, tra cui anche il premier Giuseppe Conte.
Nell'inchiesta, coordinata dal procuratore Antonio Chiappani, dall'aggiunto Rota e dai pm del pool, gli inquirenti hanno ascoltato tantissimi testimoni finora tra cui anche ministri e vertici regionali (il governatore Fontana e l'assessore al Welfare Gallera), oltre ai componenti del Comitato tecnico scientifico e a diversi esperti, come il virologo Galli, e altri ne saranno convocati. Lo scorso 22 ottobre, la Gdf aveva effettuato acquisizioni in particolare nel filone che riguarda l'ospedale di Alzano, tranche nella quale sono indagati per epidemia colposa l'ex dg del Welfare lombardo Luigi Cajazzo, l'allora suo vice Marco Salmoiraghi, la dirigente Aida Andreassi, oltre a Francesco Locati e Roberto Cosentina, il primo dg e il secondo ormai ex direttore sanitario dell'Asst Bergamo Est, questi ultimi due anche per falso ideologico. Gli esiti "delle indagini sinora condotte", hanno messo nero su bianco i pm, hanno accertato che Locati e Cosentina avrebbero dichiarato il falso "in atti pubblici" quando, nel caso dell'anomala chiusura e riapertura il 23 febbraio in poche ore del pronto soccorso di Alzano Lombardo, scrissero che erano state adottate "tutte le misure previste", perché in realtà era "incompleta" la "sanificazione del PS e dei reparti del Presidio". Sempre il 22 ottobre, tra l'altro, sono state acquisite chat, mail e comunicazioni anche di Gallera e del presidente dell'ISS e membro del Comitato tecnico scientifico Silvio Brusaferro (entrambi non indagati). I pm con tutte queste attività, e anche con le testimonianze raccolte, vogliono ricostruire "interlocuzioni" e "catena decisionale", tra il 21 febbraio e fino al 30 giugno, e ad ampio raggio. Tra i punti al vaglio, infatti, anche le "determinazioni e valutazioni in ordine al contenimento locale dell'epidemia" e alla "eventuale istituzione di 'zone rosse'".
11:25 - Sindaci bresciani: “Non chiudeteci”
Raccogliendo le istanze giunte dal territorio la Provincia di Brescia si è fatta portavoce delle richieste dei sindaci affinché Brescia non sia considerata zona rossa. Per questo l'Ente bresciano sta predisponendo un documento, in accordo con l'Associazione Comuni bresciani, da consegnare al ministro Roberto Speranza e al governatore Fontana. Alle 15 di oggi, con autorizzazione della Questura, i sindaci si ritroveranno nel cortile del Broletto e saranno ricevuti dal Prefetto, insieme al presidente della Provincia Samuele Alghisi, per far presente anche in quella sede la richiesta di applicazione dei 21 parametri, da definire su base provinciale.
11:07 - Sindaco Casalpusterlengo: "Non accettiamo di richiudere"
"Chiediamo al Governo di ripensarci. Noi non accettiamo di chiudere nuovamente perché rischiamo di non aprire più": è questo l'appello del sindaco di Casalpusterlengo (in provincia di Lodi), Elia Delmiglio, dopo la dichiarazione di Lombardia come zona rossa. "La Bassa lodigiana, come sicuramente vi ricordate, venne rinchiusa con 10 Comuni all'interno di una prima zona rossa d'Italia, prima zona rossa d'Europa, seconda zona rossa del mondo dopo Wuhan. Già da allora, i commercianti furono costretti a chiudere, a fare dei sacrifici per salvaguardare la salute dei cittadini. Allora, la situazione epidemiologica era grave. Ora, a distanza di alcuni mesi, fortunatamente la situazione pandemica nella nostra città e nel nostro territorio è migliorata".
9:24 - Matteo Salvini: "Fontana ha saputo zona rossa mentre Conte era in Tv"
Il presidente della Regione Lombardia è stato avvisato che la sua Regione era in zona rossa "ieri sera con un messaggino, un colpo di telefono, poi parlano di collaborazione". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, in una telefonata alla trasmissione 'L'Aria Pulita' sul canale 7Gold. "Ieri sera ho chiamato Attilio Fontana che, pensate la follia, come gli altri governatori, è stato avvisato via messaggino, con colpo di telefono, mentre il signore Conte era in televisione. Ma che modo di lavorare? E poi parlano di collaborazione".
7:19 - Attilio Fontana: "Prima di chiudere vorrei vedere evoluzione pandemia"
"Io vorrei aspettare qualche giorno per vedere qual è l'evoluzione della nostra linea pandemica. Se la situazione, come in questi ultimi giorni, ha dei parziali miglioramenti, io credo che si potrebbe continuare per questa strada, se andasse invece in una direzione diversa io accetto le chiusure". Lo ha detto il presidente Attilio Fontana in collegamento con Stasera Italia, su Rete 4.
7:16 - Attilio Fontana: "Da Conte schiaffo ai lombardi"
"Le richieste formulate dalla Regione Lombardia non sono state neppure prese in considerazione. Uno schiaffo in faccia alla Lombardia e a tutti i lombardi. Un modo di comportarsi che la mia gente non merita". Lo dice il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentando le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha dichiarato la Lombardia zona rossa.
7:14 - In Lombardia 7.758 positivi
Con 43.716 tamponi effettuati, sono 7.758 i nuovi positivi al Coronavirus registrati in Lombardia, una percentuale del 17,7%. Sono 507 i pazienti in terapia intensiva e 5.018 quelli ricoverati negli altri reparti (+278). Inoltre, è di 96 il numero dei decessi per un totale complessivo di 17.848. Per quanto riguarda le province, a Milano sono stati segnalati 3.613 positivi, di cui 1.726 in città; 898 casi a Monza, 607 a Varese, 587 a Brescia, 457 a Como, 314 a Pavia, 240 a Bergamo, 230 a Lecco, 188 a Mantova, 152 a Cremona, 135 a Sodrio e 129 a Lodi.