I pm non escludono che i resti, inizialmente attribuiti a un cane, possano appartenere alla donna scomparsa. A occuparsi degli accertamenti sarà l'anatomopatologa Cristina Cattaneo, che già si è occupata dei casi di Yara Gambirasio e Imane Fadil
Secondo la procura di Cremona i resti ritrovati sulla Panda bruciata nella notte tra il 15 e il 16 di agosto potrebbero appartenere a Sabrina Beccalli, la 39enne scomparsa a Ferragosto a Crema e di cui non si trova il cadavere. Per la vicenda è finito in carcere Alessandro Pasini, 45enne accusato di omicidio, soppressione di cadavere e crollo di edificio. A occuparsi degli accertamenti sui resti dell'auto di Sabrina Beccalli sarà l'anatomopatologa Cristina Cattaneo, che già si è occupata dei casi di Yara Gambirasio e Imane Fadil. A indicare che i resti appartenevano a un cane erano stati due veterinari.
La versione dei fatti del 45enne
Gli ulteriori accertamenti, a quanto si è saputo, sarebbero stati disposti per fugare ogni dubbio e capire se possano appartenere alla donna. Pasini ha raccontato di non averla uccisa, ma che l'amica sarebbe morta per overdose nell'appartamento della sua ex, dove si trovavano per consumare droga. Secondo il suo racconto, in preda al panico avrebbe portato il corpo nella macchina di Sabrina e avrebbe dato fuoco alla Panda della donna. Prima di andarsene dalla casa, però, avrebbe tagliato il tubo del gas nel tentativo di far esplodere l'appartamento.
Le indagini
In ogni caso, a quanto si è appreso, la situazione dell'uomo arrestato non cambierebbe, dal momento che il quadro indiziario sarebbe solido. La procura è in attesa di una relazione del Ris sui reperti trovati in auto, in casa del presunto omicida e nell'abitazione della ex dell'uomo, dove secondo l'accusa Sabrina Beccalli è stata uccisa. Ora l'anatomopatologa dovrà analizzare le stesse stesse ossa che due veterinari avevano certificato essere di cane. E che il consulente della difesa, proprio ieri, aveva definito "umane" dopo una valutazione fotografica, riconoscendo in particolare la parte di una clavicola. "Se anche quei resti fossero veramente di Sabrina- ha specificato il procuratore Pellicano - non cambierebbe di una virgola la nostra ricostruzione". Per gli inquirenti Sabrina Beccalli è stata uccisa da Pasini la sera di Ferragosto, dopo il rifiuto di una avance sessuale. Poi avvolta in una coperta e caricata in auto. E poi gettata in qualche angolo di campagna o forse, a questo punto, bruciata in auto.