Nei giorni scorsi, il comitato "Noi denunciamo" ha chiesto un confronto con il Presidente della Repubblica, in occasione della sua visita nel capoluogo lombardo il prossimo 28 giugno
Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia
I pm di Bergamo sentiranno, come persone informate sui fatti, il premier Giuseppe Conte e i ministri della Salute Roberto Speranza e dell'Interno Luciana Lamorgese sulla mancata istituzione della zona rossa nei comuni di Nembro e Alzano Lombardo. Intanto, quest'oggi il comitato "Noi denunciamo", formato dai parenti delle vittime da Coronavirus nel Bergamasco che vogliono avere "verità e giustizia" per i loro cari ha presentato le prime 50 denunce e ha inoltre rinnovato la richiesta di un incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della sua visita a Bergamo, che si svolgerà il prossimo 28 giugno.
Sono 99 i nuovi contagiati in Lombardia, dove il totale dei casi di positività sale a 90.680 . I nuovi decessi sono 32, per un totale di 16.349 morti. Sono i dati diffusi dalla Regione Lombardia in merito all'emergenza Coronavirus. (DIRETTA)
20:00 - Procura di Bergamo ascolta Brusaferro
Questo pomeriggio il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha incontrato a Roma, nella sede di Viale Regina Margherita, i magistrati della Procura di Bergamo, che lo hanno ascoltato in qualità di persona informata dei fatti relativamente all'epidemia di Covid-19 in Lombardia.
19:20 - Premier Conte: "Su Bergamo riferirò il 12 giugno"
"Riferirò venerdì, doverosamente", al pm di Bergamo. Lo dichiara il premier Giuseppe Conte fuori da Palazzo Chigi, parlando dell'inchiesta nell'ambito della quale sarà sentito. "Le cose che dirò al pm, le dirò al pm non posso anticiparle: riferirò doverosamente tutti i fatti di mia conoscenza. Non sono affatto preoccupato".
19:15 - Bergamo, troppa gente e niente mascherine: chiusi due bar
|
19:10 - Milano, chiude il circolo Ohibò: "Emergenza ci ha piegato"
Chiude da oggi, causa Coronavirus, il circolo Ohibò, spazio polivalente nella zona Sud di Milano Milano. "L'emergenza sanitaria che ha investito tutto il mondo ci ha piegato - spiega un post sulla pagina facebook del locale - . Abbiamo provato in tutti i modi a resistere, ma per noi che siamo un'associazione non profit, nonostante il canone d'affitto agevolato per la pandemia, è stato impossibile sopravvivere senza entrate e rialzarci. Ci siamo così trovati costretti a interrompere il contratto di affitto".
"Per questi otto, bellissimi e indimenticabili, anni passati insieme non possiamo dimenticare e ringraziare tutti i soci e gli allievi, i collaboratori, gli insegnanti, i volontari, le associazioni e le centinaia di artisti che si sono esibite sul nostro palco e che hanno contribuito a portare il nome Ohibò in Italia e, addirittura, nel mondo. Ci piace pensare - prosegue il post - che il nostro circolo sia stato non solo un luogo di intrattenimento, ma anche un rifugio in cui sentirsi a casa, uno spazio capace di dispensare energie e messaggi positivi".
17:44 - In Lombardia 99 nuovi contagi e 32 decessi
Sono 99 i nuovi contagiati in Lombardia, dove il totale dei casi di positività sale a 90.680 . I nuovi decessi sono 32, per un totale di 16.349 morti. Sono i dati diffusi dalla Regione Lombardia in merito all'emergenza Coronavirus. I tamponi effettuati sono 9.305 mentre è dell'1,1% il rapporto tamponi-positivi. Aumentano, seppur di poco, i ricoverati in terapia intensiva, in totale 98, più due, mentre diminuiscono i ricoverati non in terapia intensiva, che sono 2.565, meno 95 rispetto a ieri.
17:42 - Comitato parenti vittime Bergamo: "15 giorni di assoluta inerzia"
"Quindici giorni di assoluta inerzia che hanno permesso al focolaio della media Valle Seriana di espandersi liberamente e in modo incontrollato, diventando un incendio di proporzioni devastanti". E' questo uno degli argomenti più ricorrenti nelle denunce dei parenti delle vittime di coronavirus depositate in procura a Bergamo attraverso il comitato "Noi denunceremo". I parenti lamentano la mancata creazione della zona rossa nel bergamasco.
17:36 - Fase 3: Confcommercio Milano, su usura segnali da monitorare
Per far fronte al lockdown a Milano oltre un'attività commerciale su tre ha chiesto un prestito in banca e più della metà ha fatto ricorso al patrimonio aziendale o personale. Il 6% ha ricevuto delle proposte irrituali per vendere l'azienda a prezzi più bassi di quelle di mercato, addirittura il 9% nella ristorazione. A fotografare la situazione è un sondaggio sull'usura realizzato da Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza fra il 3 e l'8 giugno su 311 imprese, di cui l'89% con meno di 10 dipendenti. Solo l'1% degli intervistati ha detto di aver pensato di fare ricorso all'usura (il 2% nella ristorazione) in questa occasione, mentre il 6% ha detto di averlo fatto in passato (8% nella ristorazione). Il 97% degli intervistati comunque ha detto che sarebbe disposto a fare una segnalazione dell'ordine con il supporto di Confcommercio e l'anonimato garantito.
"La crisi generata dalla pandemia si protrarrà nel tempo. Ed è concreto nei nostri territori il rischio di maggiori infiltrazioni del crimine organizzato soprattutto se le misure di sostegno previste non saranno erogate con rapidità - ha sottolineato Mario Peserico, vicepresidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con competenza sui temi della legalità -. Dall'indagine, selettiva su alcuni settori, emergono segnali da tenere sotto controllo: dalla possibile intenzione di ricorrere all'usura a una percentuale sensibile di attività che hanno ricevuto offerte non trasparenti legate allo stato di bisogno. In linea con il nostro impegno e i servizi offerti sul territorio, sosteniamo le imprese e rafforziamo la collaborazione con le istituzioni".
15:35 - Lombardia, 23 milioni in più per sostegno ad affitti
La Regione Lombardia ha aumentato con 23 milioni di euro i fondi per il contributo al pagamento dell'affitto alle famiglie in difficoltà economica per la crisi dovuta al coronavirus. Lo comunica l'assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e disabilità Stefano Bolognini parlando della nuova delibera approvata dalla Giunta lombarda e che riguarda i canoni in regime di libero mercato. "Si tratta di una misura che punta a supportare chi ha subito una 'caduta' improvvisa e significativa di reddito a causa dell'emergenza, in molti casi anche per la perdita del lavoro legata al lockdown" spiega Bolognini in una nota. "Queste risorse - aggiunge Bolognini - si sommano agli oltre 20 milioni di euro messi a disposizione con i provvedimenti approvati dalla Giunta lo scorso marzo. Si tratta di denaro che potrà essere destinato anche alle famiglie che hanno già presentato la domanda di contributo e sono attualmente in graduatoria, in attesa per esaurimento delle risorse".
14:40 - Da Comune Milano contributi a oratori per summer school
Il Comune di Milano stanzierà per gli oratori milanesi un contributo fino a 500 mila euro per sostenerli nell'organizzazione dei centri estivi nell'ambito dell'iniziativa della Summer School. Sono circa 160 gli oratori presenti nel territorio milanese, coordinati dalla Fondazione Diocesana per gli Oratori Milanesi, e coinvolgono d'estate circa 32 mila minori. Per accedere ai fondi le parrocchie dovranno garantire il funzionamento dell'oratorio estivo per almeno 80 ore complessive nei mesi di giugno, luglio, agosto ed eventualmente settembre e adottare un protocollo di sicurezza sanitario per la gestione dei servizi, in conformità con le linee guida emanate dal Governo. Per potenziare l'offerta della Milano Summer School, l'amministrazione destinerà, inoltre, 250 mila euro di fondi statali agli enti del terzo settore. "Stiamo cercando ogni possibilità per supportare gli operatori, in particolare quelli con cui tradizionalmente collaboriamo e che anche quest'anno si sono messi a disposizione - ha commentato l'assessore a Educazione e Istruzione del Comune, Laura Galimberti -. Pensiamo agli oratori e ai soggetti con cui già abbiamo in corso progetti in partenariato, affinché siano in grado di offrire alle famiglie occasioni di svago e crescita per i loro figli".
14:07 - Pm Bergamo sentiranno Conte e ministri
I pm di Bergamo sentiranno, come persone informate sui fatti, il premier Giuseppe Conte e i ministri della Salute Roberto Speranza e dell'Interno Luciana Lamorgese. Secondo quanto si apprende l'audizione, che potrebbe essere anche fatta a Roma, verterà sulla mancata istituzione della zona rossa nei comuni di Nembro e Alzano Lombardo.
13:43 - Sindacati: ora accesso in Rsa ai familiari pazienti
I sindacati pensionati Fnp Cisl, Spi Cgil, Uilp Uil Lombardia apprezzano la riapertura degli ingressi di pazienti delle rsa lombarde e la decisione di non far entrare persone positive al Coronavirus, che saranno invece ricoverate in ospedale, ma chiedono di "accelerare anche l'accesso e le visite dei parenti in sicurezza. È importante rispettare il desiderio di avere accanto i propri cari in questa ultima fase di accompagnamento della vita".
11:32 - Ieri nell'Ats di Brescia nessun morto
Dopo molto tempo ieri per la prima volta nell'Ats di Brescia non si è registrato nessun decesso per Covid. Non accadeva - ricorda Il giornale di Brescia - dal 2 marzo. Un morto si è registrato invece in Vallecamonica.
10:39 - Bergamo, fratelli in procura: persi madre e padre in 4 giorni
I fratelli P.F. e D.F., bergamaschi, nel giro di quattro giorni hanno perso il padre e la madre a causa del coronavirus e oggi sono anche loro davanti alla procura di Bergamo per presentare denuncia dato che, spiegano, "non ha funzionato niente, dalla comunicazione con gli ospedali alle cure". "Nostro papà è salito sull'ambulanza con le proprie gambe - raccontano -, nel giro di due giorni ci hanno detto: 'è migliorato', 'è peggiorato', 'è morto'". "Con nostra madre è stata la stessa cosa. Ci hanno detto: 'Stiamo cominciando a darle la morfina'. La state accompagnando a morire? 'No, la aiutiamo a non soffrire', ci hanno risposto e in poco tempo non c'era più". "Ora siamo qui per dare loro giustizia e fare in modo che queste cose non accadano ad altri", spiegano: "Nessuno ci ha ancora fatto il tampone"
9:53 - Legale parenti vittime: “Inchiesta sarà lunga”
Sono la mancata applicazione della zona rossa a Nembro e ad Alzano Lombardo e la chiusura e rapida riapertura del pronto soccorso di quest'ultimo paese il "filo rosso" delle numerose denunce che i parenti delle vittime da coronavirus stanno presentando alla Procura di Bergamo. Lo ha spiegato Consuelo Locati, che assiste il Comitato "Noi denunciamo" che oggi ha dato il via al Denuncia day. "Sarà poi l'Autorità giudiziaria a valutare le denunce e a chiamare i parenti quando sarà necessario - ha detto l'avvocato -: sarà un'inchiesta non breve per via della delicatezza della materia". Il legale, alle domande dei giornalisti, è tornato sulle parole del procuratore facente funzione Maria Cristina Rota la quale, dopo aver sentito il presidente della Lombardia Attilio Fontana e l'assessore al Welfare Giulio Gallera come persone informate sui fatti, aveva detto che dalle prime risultanze decidere di istituire la zona rossa sarebbe stata una "decisione governativa". "Quella frase - ha detto l'avvocato Locati - è stata male interpretata, la Procura indaga a 360 gradi e non ha scagionato nessuno. Indaga senza escludere alcuna ipotesi". Il legale ha già consegnato in procura le denunce su un supporto informatico e ora i parenti delle vittime, uno a uno, stanno personalmente andando a depositarle.
9:15 - Bergamo, parenti vittime consegnano le prime 50 denunce
Sono già davanti alla procura di Bergamo, pronti a presentare le prime 50 denunce per avere "verità e giustizia" per i loro cari, i parenti delle vittime da Coronavirus, riuniti nel comitato “Noi denunciamo”, i cui rappresentanti hanno in preparazione almeno altri 200 esposti "non contro i sanitari che hanno fatto il possibile ma contro i politici che non hanno fatto altro che raccontare bugie”. Intanto, negli scorsi giorni, il comitato ha chiesto un incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della sua visita a Bergamo il prossimo 28 giugno.
La procura orobica ha aperto numerose inchieste sulla morti da Covid. Tra queste la mancata applicazione della "zona rossa" a Nembro e Alzano Lombardo dove si è registrato un gran numero di vittime e la riapertura del pronto soccorso dell'ospedale di Alzano dopo il primo arrivo di pazienti Covid positivi.
7:12 - Regione Lombardia: “Sui rifiuti seguite indicazioni dell'Iss”
La Regione Lombardia "si è sempre mossa seguendo le norme comunitarie, nazionali e le indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss). Inoltre, le disposizioni hanno un carattere temporaneo, rimanendo in vigore solo fino al 31 agosto 2020, poiché legate esclusivamente alla fase acuta dell'emergenza", precisa una nota della Regione, in merito alle dichiarazioni del procuratore aggiunto della Dda di Milano Alessandra Dolci sulle ordinanze della Lombardia sullo smaltimento dei rifiuti approvate durante l'emergenza. "Non c'è alcuna intenzione di consentire deroghe permanenti - spiega la Regione - ma solo quella di fronteggiare adeguatamente una situazione di contingente di emergenza". Sulle indicazioni date per la gestione dei Dpi, la Regione Lombardia precisa di aver seguito "le indicazioni della Commissione Europea e dell'Istituto Superiore della Sanità (Rapporto ISS Covid del 21 marzo 2020) che, valutato il rischio potenziale di trasmissibilità del virus e valutate le possibili alternative di gestione di tali rifiuti, hanno ritenuto di suggerire la gestione dei Dpi quali rifiuti indifferenziati, adottando opportune cautele per la raccolta e lo smaltimento di tali materiali". In più "non è stato disposto lo smaltimento come rifiuti sanitari poiché gli impianti dedicati a tale tipologia hanno una capacita' limitata: si sarebbe rischiato di saturarli lasciando in emergenza le strutture sanitarie. Inoltre, i comuni o i privati cittadini avrebbero dovuto attivarsi per contrattualizzare il ritiro di tali rifiuti con significativo incremento dei costi di smaltimento, dell'ordine di dieci volte quello ordinariamente sostenuto". Quanto alla gestione emergenziale dei rifiuti, la Regione fa presente che "nella fase di lockdown si è ridotta la produzione di rifiuti speciali derivanti da attività industriali, ma non la produzione di rifiuti urbani e speciali derivanti altre attività imprenditoriali, provocando un accumulo di rifiuti in alcune filiere (plastica, legno, scorie da incenerimento). Per non mandare a smaltimento tali materiali, che anche per indirizzi comunitari devono prioritariamente essere recuperati, su indicazione del Ministero dell'ambiente, si è proceduto a redigere un'ordinanza di deroga temporanea agli stoccaggi di rifiuti in attesa che riaprissero le filiere di recupero, in analogia ad altre regioni quali Emilia Romagna-Liguria e Piemonte, prevedendo un incremento massimo del 20%, con la garanzia di tutte le condizioni di sicure"
7:03 - Dda Milano: “La 'ndrangheta sfrutta il business dei rifiuti”
Esiste "un interesse della criminalità organizzata e in particolare della 'ndrangheta a sfruttare le occasioni offerte dalla pandemia" del Coronavirus per infiltrarsi anche nel traffico "transfrontaliero" dei rifiuti. Lo ha detto il procuratore aggiunto della Dda di Milano Alessandra Dolci, in audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali. "La gestione transfrontaliera dei rifiuti - ha chiarito il capo della Dda milanese - è oggetto di indagini attualmente in corso su organizzazioni criminali di stampa mafioso, ma coperte da segreto istruttorio". L'emergenza Covid, secondo Dolci, inoltre, "non giustifica" le ordinanze della Regione Lombardia sullo smaltimento dei rifiuti approvate durante l'emergenza. L'ordinanza del primo aprile, ha detto il procuratore aggiunto, "prevede una deroga per lo stoccaggio di un quantitativo di rifiuti superiore al 20% rispetto a quanto indicato nell'autorizzazione. Basta presentare un'autodichiarazione alla città metropolitana. L'aumento della capacità ricettizia del 20% di ciascun deposito non è tuttavia accompagnato da aumento della fideiussione. L'emergenza Coronavirus - ha detto ancora Dolci - non giustifica questo aumento di capacità ricettizia dei siti". Non è il momento, ha ribadito il magistrato, "per una simile disciplina in deroga al regime ordinario".