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Milano, riapre il Museo del Cenacolo Vinciano: ingressi contingentati

Lombardia
©Ansa

Le visite sono prenotabili a partire da oggi e gli orari sono stati ridotti. Potranno entrare nel Refettorio solo 5 persone ogni 15 minuti. L’obiettivo è garantire “un percorso in sicurezza”

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A Milano, da martedì 9 giugno, riapre le porte il Cenacolo Vinciano con orari ridotti e presenze contingentate per garantire – si legge in una nota - “un percorso di visita in sicurezza che rispetti le indicazioni sul distanziamento fisico, la separazione dei flussi e tuteli la salute di visitatori e lavoratori, sono state introdotte modifiche nel percorso di visita e nelle modalità di accesso" (CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTILA SITUAZIONE IN LOMBARDIA).

Gli orari

In questa prima fase sperimentale e di verifica sulla tenuta dei percorsi - viene sottolineato in una nota - gli accessi al Cenacolo sono ulteriormente contingentati: potranno entrare nel Refettorio solo 5 persone ogni 15 minuti. Anche gli orari di apertura del Museo subiscono delle modifiche: martedì-venerdì dalle 14.00 alle 19.00 (con ultimo ingresso 18.45), sabato e domenica dalle 9 alle 13.45 (con ultimo ingresso 13.30). Viene inoltre sottolineato che le modalità, il numero di visitatori e gli orari potranno subire variazioni dopo i monitoraggi previsti.

Come prenotare la visita

Le prenotazioni (obbligatorie) per il Museo del Cenacolo sono attive a partire da oggi, in tre possibili modi, considerando che in questa fase di avvio non si potranno acquistare i ticket direttamente in biglietteria. La prima modalità è online sul sito di Vivaticket. La seconda è tramite call center chiamando il numero verde gratuito, da rete fissa, 800 990 084, o con numerazione a pagamento, da rete fissa o mobile, al numero +39 02 92800360. La terza è via mail, scrivendo all'indirizzo gruppi@vivaticket.com.

Il commento della Direzione regionale Musei Lombardia

"Si è voluto in ogni caso preservare la qualità dell'esperienza", commenta Emanuela Daffra, a capo della Direzione regionale Musei Lombardia, "mantenendone inalterati i tempi, offrendo così al visitatore, in cambio delle maggiori attenzioni richieste, il privilegio straordinario di una visita concentrata e silenziosa, nel corso della quale apprezzare la stratificazione storica del luogo e la potenza comunicativa del dipinto di Leonardo".