Coronavirus Lombardia, a Milano protesta contro governo: "Padroni paghino la crisi"

Lombardia
©Ansa

Oltre un migliaio i manifestanti scesi in piazza nel pomeriggio per protestare contro la politica economica a livello centrale, regionale e locale e manifestare il "malessere" per la crisi economica causata dall’emergenza sanitaria. In regione sono 142 i nuovi positivi

Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia

 

Oltre un migliaio di manifestanti è sceso in piazza nel pomeriggio a Milano per protestare contro la politica economica a livello centrale, regionale e locale e manifestare il "malessere" per la crisi economica resa più pesante a causa dell'emergenza Covid.

In città, intanto, riapre martedì 9 giugno, dopo la chiusura per il lockdown, anche il Cenacolo vinciano. Nel refettorio di Santa Maria delle Grazie che ospita l'Ultima Cena dipinta da Leonardo potranno entrare solo cinque visitatori alla volta (contro i 35 precedenti) ogni quarto d'ora.

Con la nuova ordinanza di Regione Lombardia, firmata dal presidente Attilio Fontana, da oggi riaprono anche i centri termali e di benessere e gli impianti di risalita, queste strutture torneranno in funzione nel rispetto di specifiche misure di sicurezza.

In regione salgono a 90.070 i casi accertati di coronavirus, 142 in più rispetto a ieri, con 13.696 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

18:20 - Alla Scala test volontario per lavoratori

Il teatro alla Scala farà un test sierologico su base volontaria a tutti i lavoratori. Sindacati, che li chiedevano prima del rientro al lavoro, e direzione hanno raggiunto un accordo. A tutti verrà inviato un modulo per mail o sarà consegnato quando nei prossimi giorni, scaglionati, potranno tornare al Piermarini per ritirare la busta paga. Ad eseguire il test sarà l'ospedale Sacco. Il professor Giuliano Rizzardini, direttore Malattie infettive, ha avuto un incontro con gli scaligeri, in particolare con la commissione permanente sulla sicurezza.

18:10 - Protesta a Milano, Carc gridano “Fontana assassino, Sala zerbino”

"Fontana assassino Sala zerbino" è uno degli slogan gridati durante la manifestazione di oggi a Milano da un piccolo gruppo di Carc. Si tratta dello slogan apparso in via Chiesa rossa i cui autori sarebbero stati giovani dei centri sociali. Altro slogan gridato dai Carc è stato: "Fontana, Gallera, Formigoni, tutti criminali e servi dei padroni". La manifestazione di protesta dettata dalla crisi economica resa più pesante dall'emergenza Coronavirus, è arrivata in piazza Duomo. I partecipanti, secondo gli organizzatori, appartengono a molte realtà del mondo del lavoro e provengono da tutta la Lombardia.

18:00 - In Lombardia 142 positivi su 13.696 tamponi eseguiti

Sono 142 le persone risultate positive al coronavirus in Lombardia su 13.696 tamponi effettuati nell’ultimo giorno. Lo rende noto la Regione. Dall’inizio dell’epidemia, i casi accertati sono in tutti 90.070. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 27 decessi, che portano il totale delle vittime a 16.249. Attualmente, in terapia intensiva sono ricoverati 110 pazienti, dieci in meno rispetto a ieri, 2.840 quelli negli altri reparti (-120). A Milano i nuovi casi sono 59, di cui 29 in città.

17:21 - Manifestanti Milano in corteo verso piazza Duomo 

Il corteo di protesta a Milano, al quale si sono aggiunti anche i giovani dei centri sociali, per un totale di circa 5000 partecipanti secondo gli organizzatori, si sta dirigendo verso piazza Duomo passando da via Guglielmo Marconi. Tra gli slogan gridati anche "Padroni assassini, pagherete caro pagherete tutto". A controllare che vengano mantenute le distanze, il servizio d'ordine del sindacato con i megafoni mentre alcuni manifestanti si tengono a distanza di sicurezza con dei nastri da cantiere perché "non siamo negazionisti" spiegano gli organizzatori.

17:03 - Striscione “Assassini” sotto Assolombarda a Milano 

"Assassini, le vite valgono più dei vostri profitti" è lo slogan scritto su uno striscione che i manifestanti hanno srotolato per qualche istante sotto la sede di Assolombarda, in via Pantano, a Milano. A portare lo striscione - riferiscono gli stessi organizzatori - una delegazione di ADL Cobas insieme ai sindacati di base che hanno organizzato la Manifestazione contro le politiche economiche del Governo Conte.

16:55 - A Milano protesta contro politica economica per emergenza

Sono oltre un migliaio i manifestanti scesi in piazza oggi a Milano per protestare contro la politica economica a livello centrale, regionale e locale e manifestare il "malessere" per la crisi economica più pesante a causa dell'emergenza Covid con conseguente lockdown. Crisi che "devono pagare i padroni". Al presidio che si sta tenendo in via Larga a pochi metri dalla Torre velasca e dalla sede di Assolombarda, partecipano esponenti di S.I. Cobas e Adl Cobas, del coordinamento precari scuola, della Camera del Non Lavoro, autisti della società di spedizioni Tnt, del partito comunista dei lavoratori. È presente anche un gruppo di militanti dei Carc, i comitati autori di un murale e volantini in cui hanno definito assassino il presidente della Lombardia Attilio Fontana. Molte le bandiere rosse e gli striscioni tra cui uno con una grossa forbice che recita 'basta tagli alla sanità, no al profitto sulla salute' e un altro che dice "giù le mani dai lavoratori, la crisi la paghino i padroni". Tra gli slogan, oltre a qualche insulto nei confronti del governatore della Lombardia Attilio Fontana, anche "lotta dura senza paura" e “scioperiamo".

15:02 - Milano, martedì protesta infermieri: "Stipendiateci il giusto"

Martedì un flash mob del sindacato infermieri Nursing Up davanti all'ospedale Niguarda di Milano, il giorno dopo flash mob di Nursind davanti al Pirellone: va così in scena in Lombardia la protesta dei sanitari, o almeno di una parte che chiede di non essere dimenticati dopo l'emergenza Coronavirus. "Non chiamateci eroi, stipendiateci il giusto" chiedono gli aderenti a Nursing Up, che hanno organizzato la manifestazione milanese (dove a tutti i partecipanti saranno distribuite mascherine per assicurare la sicurezza) dopo una serie di iniziative in diverse città italiane. "Siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto per curare l'Italia, ma quello che chiediamo ora al Governo sono meno chiacchiere e più sostanza, per la salute di tutti nei mesi e negli anni a venire. Al presidente del Consiglio Conte e al ministro Speranza - ha spiegato il portavoce lombardo del sindacato Angelo Macchia - chiediamo il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da oltre un anno, più risorse per la Sanità per permettere le assunzioni necessarie a compensare i tagli degli anni passati, una contrattazione separata, l'adeguamento degli stipendi ai livelli europei". Il giorno dopo davanti al Pirellone il flash mob di NurSind servirà anche a ricordare con dei cartelli i 40 infermieri morti in Italia a causa del Coronavirus, "e le migliaia di professionisti che adesso devono affrontare i danni psicologici subiti durante la pandemia". "Adesso che l'emergenza sanitaria è rientrata dopo che per mesi siamo stati osannati come eroi - ha concluso Donato Cosi coordinatore lombardo del sindacato -, non vogliamo ritornare nel dimenticatoio, non vogliamo ritornare ad essere invisibili".

14:00 - Murale contro Fontana e sindaco Sala a Milano

"Fontana assassino, Sala zerbino' è la grande scritta in bianco apparsa questa notte sul muro del cavalcavia Schiavoni, in via Chiesa Rossa, nella zona sud dei Navigli, a Milano. A realizzarlo, secondo quanto si apprende, sarebbero stati alcuni giovani appartenenti a centri sociali dell’area sud della città. Il responsabile dell’antiterrorismo milanese, Alberto Nobili, ha delegato le indagini per minacce e diffamazione alla Digos, che sta preparando un rapporto sulla scritta. L’informativa si aggiungerà alle altre nel fascicolo già aperto e di cui fa parte anche un dossier di una trentina di pagine, intitolato "clima di odio", depositato dall'avvocato Jacopo Pensa, in cui vengono raccolte tutte le intimidazioni comparse on line e non solo in queste ultime settimane contro il presidente della Lombardia per la gestione dell'emergenza Covid.

10:57 - In Lombardia riaprono gli impianti di risalita e le terme

La nuova ordinanza della Regione Lombardia, firmata dal presidente Attilio Fontana, prevede la riapertura, da oggi sabato 6 giugno, dei centri termali e di benessere e degli impianti di risalita. Queste strutture torneranno dunque in funzione con regole che fanno riferimento ai contenuti dell'ordinanza e dei suoi allegati, nel rispetto di specifiche misure di sicurezza. "Anche grazie a queste aperture - afferma Massimo Sertori, assessore regionale agli Enti locali, Montagna e Piccoli comuni - consentiremo alle località di montagna e al settore turistico ad esse collegato, tra quelli economicamente più colpiti a causa del Covid-19, di riprendere a pieno l'attività. Finalmente anche questi comparti, molto importanti, che hanno vissuto momenti molto difficili, avranno la possibilità, un po' alla volta, di tornare a fare registrare numeri rilevanti".

10:21 - Test di massa a San Giovanni Bianco, 37% di positivi

San Giovanni Bianco è una cittadina di circa 4.700 abitanti in provincia di Bergamo, di questi 1.441 maggiorenni hanno aderito all'iniziativa del Comune e fatto il test sierologico per scoprire se sono positivi al Covid-19. Il risultato, ha spiegato il sindaco Marco Milesi a L'Eco di Bergamo, è che "la positività è pari al 37%, l'età media dei positivi è di 54 anni, il 44% è un lavoratore e il 70% dei positivi ha indicato di avere avuto sintomi. Nei prossimi giorni avremo a disposizione anche i risultati dei tamponi". Per ora ne sono già stati eseguiti 250, quindi più della metà delle persone risultate positive al test. Il sindaco ha voluto ringraziare i volontari l'ospedale di San Giovanni Bianco che ha messo a disposizione locali così come il parroco che ha messo a disposizione la chiesa di San Rocco, il personale del Comune ma soprattutto gli abitanti che hanno aderito all'iniziativa. Il test sierologico è gratuito, pagato dal Comune, mentre viene chiesto a chi fa il tampone un contributo di 40 euro su una spesa totale di 90.

9:58 - Dal 18 giugno riprendono ricoveri programmati all'ospedale di Crema

Dal 18 giugno riprenderanno i ricoveri programmati nei reparti adulti (la pediatria non si era fermata) dell'Ospedale di Crema, uno di quelli al centro dell'emergenza Coronavirus , che torna così alla normalità. Lo spiega La Provincia di Cremona. La precedenza nei ricoveri va a chi aveva già programmato interventi o esami che richiedono la degenza prima dello stop. Dal 25 poi riapriranno anche i reparti riabilitativi. Nel picco dell'emergenza, l'ospedale ha ricoverato 350 malati Covid in contemporanea, di cui 130 ventilati, 18 in terapia intensiva, senza contare quelli curati nell'ospedale da campo allestito nel parcheggio della struttura a cui ha collaborato una brigata di 52 infermieri e medici arrivati da Cuba.

8:11 - Dal 9 giugno riapre il Cenacolo, 5 visitatori per volta

Riapre martedì 9 giugno, dopo la chiusura per il lockdown, anche il Cenacolo vinciano. Nel refettorio di Santa Maria delle Grazie che ospita l'Ultima Cena dipinta da Leonardo potranno entrare solo cinque visitatori alla volta (contro i 35 precedenti) ogni quarto d'ora. Anche l'orario di apertura sarà ridotto: dalle 14 alle 18.45. "Si tratta del percorso iniziale dopo di che - ha spiegato la direttrice del polo museale della Lombardia Emanuela Daffra -, una volta valutato l'impatto e la funzionalità del percorso studiato potranno essere proposti correttivi". Anche per la Pinacoteca di Brera, in questa prima fase di riapertura, l'orario sarà ridotto: martedì e mercoledì solo al mattino (dalle 9:30 alle 13:30 ma con ultimo ingresso alle 11:50); da giovedì a domenica solo pomeriggio dalle 14 alle 18:30 (ultimo ingresso alle 17). E ridotto, o meglio contingentato, sarà anche il tempo a disposizione dei visitatori che avranno un'ora e mezza per visitare le sale aperte della Pinacoteca. 

Milano: I più letti