Coronavirus Milano, Sala: "Conte riveda la squadra dei ministri"

Lombardia

Non lo chiamerei tanto un rimpasto - ha spiegato il sindaco di Milano - ma dico al premier di fare una riflessione, se quando il vento sarà forte e le difficoltà saranno grandi non avrà bisogno di avere davvero i migliori italiani al suo fianco"

"Non voglio apparire irrispettoso ma non è che la compagine ministeriale non possa essere rivista". Lo ha affermato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in collegamento a Radio 24, parlando di come affrontare le conseguenze dell'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA) nei prossimi mesi quando "il vento sarà forte e le difficoltà saranno grandi".

"Governo deve rafforzare il suo sistema"

"Se dovessi dare un suggerimento" al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, "posto che oggi non vedo alternative a questo governo, è che deve rafforzare il suo sistema - ha spiegato Sala -. La collaborazione tra tecnici e politici funziona per un breve periodo. Non lo chiamerei tanto un rimpasto ma dico a Conte di fare una riflessione se quando il vento sarà forte e le difficoltà saranno grandi non avrà bisogno di avere davvero i migliori italiani al suo fianco".

Azioni di Conte sono valide, periodo difficile sarà ottobre"

Questo è il momento in cui "c'è dibattito e ci sono polemiche e il nostro governo sta cercando di fare quello che può. Al momento secondo me è valida l'azione di governo e anche Conte per quello che ci aspettavamo e per l'esperienza che ha dovuto maturare in fretta non si è mosso male - ha precisato Sala parlando dell'azione di governo nel gestire la crisi del Covid -. La mia preoccupazione è per quello che succederà più avanti, in particolare segnalo che il mese critico per l'Italia sarà ottobre, perché entreremo nell'autunno caldo. È il momento in cui è possibile che le agenzie di rating facciano un downgrade del Paese, esploda spread, il momento difficilissimo per l'Italia sarà quello".

"Ieri giornata ordinata"

Poi il sindaco ha affrontato la questione Fase 2, commentando la giornata di ieri, primo giorno di riapertura di molte attività. "Una giornata che è stata sufficientemente ordinata - ha detto il sindaco -, ora però i nodi vengono al pettine. I negozi di abbigliamento mi pare abbiano iniziato a lavorare bene, la difficoltà è nei ristoranti che con le regole che devono applicare sono in grande difficoltà, sono la parte che farà più fatica". Secondo Sala è "andata bene" anche la parte relativa al trasporto pubblico, "noi stiamo favorendo le biciclette e vogliamo usare questo periodo per sperimentare nuove modalità di muoversi - ha sottolineato -. So che questo rende felici tanti e scatena un po' di polemiche da parte degli automobilisti, li capisco ma le grandi città del mondo stanno andando in questa direzione e Milano ci deve provare, questo è un test".

"Le regole sull'indebitamento dei Comuni vanno cambiate"

"Milano oggi potrebbe indebitarsi per fare fronte alle necessità dei suoi cittadini ma le regole non lo permettono e le regole vanno cambiate. Io non voglio tagliare nessun servizio, ne stiamo discutendo con il governo - ha spiegato il primo cittadino parlando dei problemi di bilancio del Comune dopo l'emergenza Covid. "La mia preoccupazione è che, come ampiamente previsto, andiamo verso una crisi economica e sociale profonda, inizieranno le manifestazioni in piazza e le difficoltà di tante famiglie, la mia opera si concentrerà lì - ha aggiunto -. Noi abbiamo un debito che prima delle pandemia era ridotto del 10% , di 3,3 miliardi, e abbiamo un patrimonio che vale anche di più, potremmo quindi prendere debito con facilità ma le regole permettono di farlo per gli investimenti e non per la spesa corrente. Ma io non voglio tagliare i servizi perché non è giusto".

"A Milano c'è attenzione sul tema mafie"

Sala, parlando delle difficoltà economiche dei commercianti dopo la crisi Covid e del rischio di infiltrazione della criminalità organizzata negli affari della città in questo momento delicato, ha specificato: "Al momento non ci sono segnali che ci fanno dire che la situazione è peggiorata ma nel dialogo con prefetto e questore questo è uno dei punti di attenzione, la mafia sta anche nelle grandi città e siamo molto attenti su questo tema. Il problema c'è e non possiamo negarlo - ha ribadito -. Chi ha il coraggio di dire che la mafia al Nord non c'è è un folle. È chiaro che la mafia c'è anche al Nord e va fronteggiata".

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