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Coronavirus Milano, Sala: "Servono chiarimenti su regole riapertura"

Lombardia

"Stiamo discutendo con gli altri sindaci e stiamo prendendo i provvedimenti necessari. Il primo è quello relativo alle aree giochi per i bambini, ce ne sono centinaia in un comune come Milano e il Dpcm ci chiede la sanificazione quotidiana e una supervisione costante, non è semplice", ha detto il sindaco

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Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha chiesto chiarimenti a Regione e Governo su alcuni "punti dubbi" che regolano la riapertura. "Stiamo discutendo con gli altri sindaci e stiamo prendendo i provvedimenti necessari - ha detto sul quotidiano video sui social -. Il primo è quello relativo alle aree giochi per i bambini, ce ne sono centinaia in un comune come Milano e il Dpcm ci chiede la sanificazione quotidiana e una supervisione costante, non è semplice. Su questo tutti i sindaci concordano, e poi la sanificazione quotidiana perché per le aree gioco e non per le panchine? Per Milano sono molto preoccupato perché se queste regole dovessimo traslarle sul progetto bellissimo della Summer school sarebbe molto complesso". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - L’AUTOCERTIFICAZIONE PER SPOSTARSI TRA REGIONI)

"Non possiamo farci carico di ingressi mercati"

Poi, il sindaco ha detto che a Milano "noi abbiamo 94 mercati scoperti settimanali e al momento ne abbiamo aperti 26, stiamo discutendo con i commercianti perché il Comune non può prendersi carico di fare il conteggio degli ingressi". Per quanto riguarda "i mercati scoperti il provvedimento della Regione conferma la delimitazione delle aree e il contingentamento degli ingressi e attribuisce ai Comuni il compito di regolamentare il funzionamento dei mercati. Sempre l'ordinanza regionale dice che sono consentite anche le bancarelle non alimentari, ma dice per esempio che chi vende vestiti deve fornire guanti monouso ai singoli clienti". 

"A Regione chiedo tamponi in centri disabili"

Inoltre, Sala ha fatto un'altra richiesta: "Chiediamo a Regione Lombardia la garanzia che ci siano tamponi e test continui affinché tutto avvenga in sicurezza" nei centri diurni per disabili. "Regione Lombardia ci ha detto che si potrà riattivare il servizio dal 25 maggio e noi siamo pronti a fare la nostra parte e a sgravare le famiglie dall'impegno di tenere i disabili a casa, ma è chiaro che vanno forniti al personale sanitario gli adeguati dispositivi di protezione e sicurezza. Ma soprattutto capite che non è semplice a volte spiegare a un disabile che deve stare a distanza e che deve usare la mascherina in modo adatto". Infine: "Sui musei civici che possono essere aperti da oggi ci prendiamo qualche giorno per verificare che tutto funzioni al meglio".
Sulla questione sono intervenuti gli assessori regionali Stefano Bolognini, Politiche sociali, abitative e disabilità, e Giulio Gallera, Welfare: "La polemica sollevata dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, su test e tamponi nei centri diurni per disabili è priva di senso. Da settimane - spiegano gli assessori in una nota - stiamo lavorando su questi aspetti con gli enti gestori, le Ats e proprio il Comune di Milano per una riapertura in totale sicurezza. Stupisce quindi - replicano - la dichiarazione del sindaco che forse non è stato informato dai rappresentati del Comune presenti alle riunioni. Forse Sala dovrebbe fare qualche diretta in meno e parlare di più con i suoi uffici".