Coronavirus, i parenti delle vittime del Trivulzio: “Va commissariato”
LombardiaSul caso della residenza per anziani milanese sono in corso le indagini della magistratura ed è al lavoro una Commissione di ispettori inviata dal Ministero
"Commissariare il Pio Albergo Trivulzio". Dopo medici, infermieri e operatori sanitari a chiedere chiarezza su quanto accaduto nell'istituto milanese dalla fine di febbraio ad oggi, in piena emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA), sono i parenti delle vittime. Secondo quest'ultimi, dato che la situazione nella struttura "è ancora grave e perdura", si legge nella denuncia presentata dal portavoce del "Comitato Giustizia e Verità per le vittime del Trivulzio", la struttura deve essere sequestrata al fine di nominare un commissario per gestirla. Finora alla Baggina sono stati 143 i morti. Sulla residenza per anziani sono in corso le indagini della magistratura ed è al lavoro una Commissione di ispettori inviata dal Ministero.
Le indagini
Sotto inchiesta (FOTO) è finito il direttore generale della struttura, Giuseppe Calicchio. Si indaga sugli ingressi di pronto intervento geriatrico per i pazienti ospedalieri trasferiti temporaneamente in degenza al Pio Albergo Trivulzio e sono diverse le testimonianze che raccontano di pazienti positivi al Coronavirus dimessi dagli ospedali e alloggiati nelle stesse stanze degli ospiti della struttura. I pm faranno chiarezza sugli ingressi registrati a marzo e non solo: si dovrà chiarire anche sulla mancata fornitura dei dispositivi di sicurezza e sulle minacce, come raccontato dai dipendenti, di non utilizzare le mascherine. Intanto sono quasi trecento gli anziani sotto osservazione nella struttura perché febbricitanti.
La denuncia
La denuncia a firma di Alessandro Azzoni è stata depositata all’attenzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano. "Con l’atto in parola - spiega il "Comitato Giustizia e Verità per le vittime del Trivulzio" in una nota - il denunciante ha inteso fornire un primo contributo informativo alla Procura di Milano nell’ambito delle indagini attualmente in corso, rappresentando le evidenze raccolte in ordine a gravi inadempienze nella salvaguardia della salute dei degenti durante l’epidemia, che appare tuttora in corso all’interno della struttura". Inoltre, il comunicato "emesso dal personale sanitario del Pio Albergo Trivulzio chiarisce d’altronde la gravità della situazione che determina a tutt’oggi un grave e perdurante rischio per la salute non solo dei degenti, ma anche dei dipendenti che operano all’interno della struttura - conclude la nota -, e che rende necessaria la tempestiva adozione di provvedimenti volti a ripristinare una situazione di piena sicurezza.