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Coronavirus, da domani riapre il tribunale di Milano

Lombardia
La sede del Palazzo di Giustizia di Milano (ANSA)

Il Palazzo di Giustizia riprenderà le attività sospese, ma non a pieno regime: si svolgeranno solo i procedimenti urgenti. Il “Ruby Ter”, per allinearsi alle nuove norme del decreto Bonafede, dovrebbe essere aggiornato a giugno o addirittura nei mesi successivi 

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Il Palazzo di Giustizia di Milano riaprirà domattina, dopo due giorni di chiusura totale per una sanificazione straordinaria in seguito ai casi dei magistrati positivi al coronavirus (LA DIRETTATUTTI GLI AGGIORNAMENTILA SITUAZIONE IN ITALIA). Un'attività, quella giudiziaria milanese, che di fatto riprenderà a bassissimo regime e solo per le urgenze e per rinviare gli altri procedimenti, come il “Ruby ter”.

Come si svolgeranno i processi

Per il processo a carico di Silvio Berlusconi e altri 28 imputati, alcune parti (pochi legali e I pm) dovranno presentarsi davanti ai giudici, mantenendo le distanze di sicurezza richiamate ormai in molti provvedimenti, per la comunicazione del rinvio. Per altri procedimenti non urgenti, invece, iniziano ad arrivare i rinvii telematici, senza la necessità di andare in aula. Il “Ruby ter”, per allinearsi alle nuove norme del decreto del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in cui è prevista la sospensione delle udienze non urgenti fino al 31 maggio, dovrebbe essere aggiornato a giugno o addirittura ai mesi successivi. Nel frattempo, la Camera penale di Milano, già da giorni, offre un servizio per sostituire i colleghi che, a causa dell'emergenza sanitaria e ora anche del nuovo decreto che ha ampliato le zone di sicurezza, non possono arrivare nel capoluogo lombardo e tornare tranquillamente nelle loro regioni. Sono infine attesi nuovi provvedimenti dei vertici degli uffici giudiziari per diminuire ulteriormente i rischi di contagio. In corte d'appello, intanto, si studia la possibilità di evitare la presenza dei detenuti nelle aule e di far svolgere camere di consiglio “telematiche” ai giudici. Già da giorni, poi, all'esterno del Palazzo di Giustizia campeggiano cartelli in cui si invita ad entrare solo per necessità ed urgenze.