Senago, ucciso e murato in una parete: presunta mandante è la compagna

Lombardia
L'edificio dove è avvenuto il ritrovamento del corpo (Agenzia Fotogramma)

Quattro italiani sono stati fermati con l'accusa di aver ucciso l'uomo il cui corpo è stato trovato il 15 gennaio scorso in un appartamento in provincia di Milano

A commissionare l'omicidio dell'uomo, i cui resti sono stati trovati murati in una parete di una casa a Senago (Milano), sarebbe stata la compagna di lui. Si tratta di una donna di 64 anni, commerciante di gioielli, lasciata dall'uomo dopo averle rubato diversi preziosi. È quanto ricotruito dalle indagini dei carabinieri di Monza e Caltanissetta, coordinati dalla Procura di Monza. La donna, fermata dai carabinieri vicino all'aeroporto di Genova, avrebbe assoldato sei persone, ritenute vicine alla criminalità organizzata.  

La vicenda

Quattro italiani sono stati fermati con l'accusa di aver ucciso Lamaj Astrid, l'albanese scomparso da Genova nel gennaio 2013. A seguito dell'omicidio, il corpo era stato murato in una cavità nascosta da una parete e ritrovato il 15 gennaio 2019 in un appartamento a Senago, in provincia di Milano. I quattro sono stati individuati e fermati a Muggiò (Monza), Enna e Genova. Le indagini hanno ricostruito le loro responsabilità, e gli uomini sono ora accusati di omicidio e occultamento di cadavere. Astrid, a quanto emerso, sarebbe stato ucciso per ritorsione, in seguito a un furto di preziosi, e perché avrebbe interrotto una relazione sentimentale con una persona cara a uno degli indagati. Il proprietario dell'abitazione dentro cui sono stati rinvenuti i resti della vittima è risultato totalmente estraneo ai fatti.

I precedenti per spaccio

A seguito dell'identificazione del corpo, le indagini si sono concentrate sull'attitività di pusher dell'uomo, che aveva precedenti per droga alle spalle. Sarebbe stato un 'collettore' del traffico di stupefacenti tra il porto di Genova e le piazze di spaccio del Milanese.

Milano: I più letti