
Non solo farina di grillo, gli insetti commestibili che già mangiamo o mangeremo in futuro
La commercializzazione di insetti a scopo alimentare è resa possibile in Europa dall'entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui "novel food", che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da Paesi terzi. Ma frammenti di alcuni esemplari finiscono già nelle nostre pietanze senza che ne siamo a conoscenza

Dopo il via libera ai grilli, con cui sulle nostre tavole arriva l'Acheta domesticus, l'innocuo grillo domestico, la Commissione Ue ha autorizzato la società Ynsect NL B.V. a immettere nel mercato europeo come alimento le larve del verme della farina minore (Alphitobus diaperinus) congelate, in pasta, essiccate e in polvere
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Per quanto riguarda i grilli, la Commissione aveva chiesto, l'8 luglio 2020, all'Autorità europea per la sicurezza alimentare di effettuare una valutazione in merito. Il 23 marzo 2022 l'Efsa ha adottato un parere scientifico sulla sicurezza della polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus intero quale nuovo alimento. Il provvedimento è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale comunitaria
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L'Unione europea ha approvato l'utilizzo di questa polvere in vari alimenti, tra cui pane, cracker, grissini, barrette ai cereali, nei biscotti, nei prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita, nelle salse, nei piatti a base di leguminose e di verdure, nella pizza, nei prodotti a base di pasta, nel siero di latte in polvere, nei prodotti sostitutivi della carne, nelle minestre o anche nelle bevande tipo birra, nei prodotti a base di cioccolato, negli snack diversi dalle patatine e nei preparati a base di carne, destinati alla popolazione in generale
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La commercializzazione di insetti a scopo alimentare è resa possibile in Europa dall'entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui "novel food", che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da Paesi terzi. Al momento la Ue ha già autorizzato per la vendita, come cibo da portare in tavola oltre ai grilli domestici (Acheta domesticus), la larva gialla della farina (Tenebrio molitor), la Locusta migratoria e la larva del verme della farina minore (Alphitobus diaperinus)

Gli insetti sono poi presenti – e nascosti – in altre preparazioni. Come scrive Repubblica, in passato si faceva largo uso dell’estratto di cocciniglia, che veniva impiegato per ravvivare il rosso di caramelle, bevande, yogurt alla fragola, liquori

Ci sono gli insetti, inoltre, che finiscono nelle pietanze per errore. Secondo uno studio condotto dal Centro per lo Sviluppo Sostenibile e dall’Università Iulm di Milano ogni anno in media il consumo inconsapevole di insetti si aggira intorno ai 500 grammi

La legge italiana ne tollera infatti una piccola quantità: come riporta Repubblica, un bicchiere di aranciata può contenere fino a 5 moscerini per essere promossa

Negli Stati Uniti la Food and Drug Administration permette il commercio di prodotti alimentari con pezzi di insetti all’interno. Secondo l'ente di controllo americano “il cioccolato in sei sottocampioni da 100 grammi contiene una media di 60 o più frammenti di insetti per 100 grammi”. Le particelle sono tollerate perché eliminarle del tutto è impossibile

Intanto c’è chi propone sperimenti avanzati: l’azienda svizzera Essento promuove l’utilizzo di insetti preparati come fossero snack: un esempio sono le cavallette alle erbe alpine. Oppure gli hamburger, realizzati impastando gli esemplari con altri ingredienti
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