L’Isola d’Elba continua ad attrarre turisti, non solo grazie alle sue spiagge
Con i suoi sette comuni, l’Elba è sede del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e del Santuario dei Cetacei. Racchiude in sé il fascino della biodiversità di un territorio molto suggestivo. E le sue spiagge, oltre 200, sono libere o comunque hanno una buona parte di spazio libero. In molte è inoltre possibile praticare gli sport acquatici più diffusi
L’ELBA E UN FASCINO SENZA TEMPO
- Anche nell’estate 2025 sono molti i turisti italiani e stranieri che hanno scelto l’Isola d’Elba per le loro vacanze. L’Elba è una destinazione che sorprende per la varietà di paesaggi e attività che offre: non solo spiagge e relax, ma anche natura, storia e avventura. Per chi desidera esplorarla in modo diverso, sono sempre più numerose le proposte che permettono di vivere l’isola con occhi nuovi, attraversandone i sentieri, le coste e i fondali, oppure alzando lo sguardo verso il cielo
I SITI PANORAMICI
- Con i suoi sette comuni, l’Isola d’Elba è sede del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e del Santuario dei Cetacei. Racchiude in sé il fascino della biodiversità di un territorio molto suggestivo, ricco di storia e di vicende di popoli. L'unicità del suo territorio è data dalla sua grandissima varietà di ambienti dai quali è possibile scoprire scorci panoramici imprevedibili. Tra i siti panoramici più famosi, il Monte Capanne o il Castello del Volterraio, ma vi sono anche angoli nascosti e sconosciuti tutti da esplorare.
LA STORIA RACCOLTA IN TORRI E FORTEZZE
- I musei più conosciuti all’Elba sono quelli legati all'Esilio di Napoleone Bonaparte: le due residenze Napoleoniche si trovano entrambe a Portoferraio e nella stessa cittadina è possibile visitare il piccolo ma prezioso Museo dei Cimeli Napoleonici e il Teatro dei Vigilanti, sorto da una chiesa sconsacrata che Napoleone stesso volle trasformare in luogo di divertimenti.
SPIAGGE PER TUTTI I GUSTI
- Le spiagge all'Elba, oltre 200, sono tutte diverse tra di loro: lunghi arenili di sabbia dorata, piccolissime calette di sassolini, spiagge di sabbia nera, altre di ciottoli bianchissimi, scogliere di granito. Il fondale nella maggior parte delle spiagge digrada velocemente, salvo in quelle di sabbia come Biodola, Marina di Campo, Lacona, Procchio e Fetovaia, dove per circa 30-40 metri dalla battigia si tocca ancora.
FARE SPORT OUTDOOR
- Sulle montagne, su dolci colline, in acqua: all’Elba è possibile praticare il top degli sport outdoor. Si possono provare gli sport più estremi, come il free climbing o il downhill in bicicletta, il parapendio e il triathlon, o altre attività come le escursioni trekking a piedi o a cavallo, il giro dell’isola in mountain bike, o la corsa in tutte le sue declinazioni e gli sport acquatici come vela, kayak, surf, windsurf, diving e snorkeling.
VISITARE LE MINIERE E SCOPRIRE LA STORIA DELL’ISOLA
- Chiuse nel 1981 dopo quasi duemila anni di attività, le miniere ferrose dell’Isola d’Elba oggi sono aperte e visitabili. Il percorso inizia dal Monte Calamita, nella Miniera di magnetite del Ginevro, unica miniera in galleria ancora visitabile sull’isola. Si tratta del giacimento più grande d’Europa ed è considerata una riserva strategica di ferro dallo stato italiano, tanto da essere tutt’ora tutelata per la sua importanza. Altra tappa imperdibile è San Piero, nel lato a ovest dell’Isola, dominato dal granito.
I MUSEI MINERARI
- Il tour si completa con l’esplorazione dei vecchi cantieri di lavoro e dei musei: a Rio marina con il museo mineralogico del Parco Minerario Elbano, le visite guidate alle cave del Bacino e Valle Giove, a Capoliveri con le visite al museo della Vecchia Officina e dei cantieri del Vallone e delle Gallerie del Ginevro, ed infine al MUM, ovvero il museo mineralogico di San Piero per scoprire il meraviglioso mondo del granito.
IL MUSEO DEL MARE
- Il Museo del Mare di Capoliveri ospita la mostra “Il relitto del Polluce – Naufragio a Capoliveri”. Il Museo racconta la storia del naufragio del Polluce, piroscafo costruito in Francia nel 1839 e affondato il 17 giugno del 1841 a largo delle coste di Capo Calvo. Il museo conserva il prezioso carico del Polluce: all’interno delle sale del museo è quindi possibile ammirare i magnifici e preziosi reperti che si trovavano a bordo dell’imbarcazione
L’ENOGASTRONOMIA
- Tra i motivi più validi per visitare l’Elba, spicca la possibilità di gustare i sapori della cucina locale, dove tutto parla di tradizioni culinarie che raccontano una lunga storia di incontri tra popoli, di simbiosi culturali, di scambi di ricette. Anticamente divisa in cucina di montagna e cucina di mare, oggi è possibile gustare le diverse tradizioni nei ristoranti dell’isola; una cucina diversa da quella Toscana, uno scrigno di veri sapori isolani, patrimonio di antica saggezza e di moderna passione per i gusti decisi.