Val Gardena, riattivato il tornello del Seceda: 5 euro per accedere al sentiero dei selfie
LifestyleL'inziativa dei proprietari dei terreni per protestare contro l’overtourism, ma Apt e Cai attaccano la misura
È terminata la tregua: il tornello sul sentiero del Seceda, celebre meta fotografica in Val Gardena, nel Trentino Alto Adige, è nuovamente funzionante. Dopo una breve attivazione all’inizio di luglio, ora viene nuovamente richiesto un ticket d’ingresso di 5 € (esenti residenti e bambini), come riferisce il quotidiano Alto Adige. L’installazione è una protesta dei quattro proprietari dei pascoli coinvolti e vuole rappresentare un segnale forte contro l’overtourism.
La rabbia dei contadini
“Il nostro era un grido d’aiuto”, spiega Georg Rabanser, uno dei proprietari, lamentando il silenzio delle istituzioni nonostante le promesse pubbliche. Nessuna chiamata, nessuna diffida, né azione concreta da parte della Provincia. “Gli impiantisti guadagnano da migliaia di turisti, noi dobbiamo sopportare i costi, i danni e i rifiuti lasciati da visitatori incivili”, ha aggiunto.
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Critiche e preoccupazioni legali
L’APT di Santa Cristina ha contestato la legittimità del pedaggio: dopo aver assunto quattro ranger per garantire il rispetto dei sentieri e ridurre i rifiuti, parla di miglioramento ma resta delusa dalla riattivazione del tornello. “Non si capisce su quali basi giuridiche il ticket venga incassato… i proprietari vogliono solo monetizzare”, ha dichiarato il presidente Lukas Demetz. Sul fronte istituzionale, il CAI Alto Adige, attraverso il suo presidente Carlo Alberto Zanella, ha definito la storia della provocazione “una balla” e ribadisce che l’accesso alla montagna deve rimanere libero, nonostante il forte impatto dell’overtourism.