
Un viaggio nei luoghi sacri del mondo attraverso l’obiettivo del raffinato fotografo giapponese, classe 1949: questo il filo conduttore della mostra ospitata fino al prossimo 31 agosto in una delle più imponenti fortificazioni lombarde. Un percorso espositivo che si snoda tra 55 scatti realizzati in più di 30 anni di attività: dalle piramidi d’Egitto alle pietre di Stonehenge, dalla città cambogiana di Angkor ai templi indiani fino, ancora, al deserto della Siria e alle vette del Tibet
a cura di Costanza Ruggeri

LA MOSTRA
- Curata da Filippo Maggia e intitolata Kenro Izu - Luoghi dell’anima, l’esposizione è allestita nella Sala del Capitano della Rocca nel Complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como e presenta 55 opere appartenenti alle serie “Sacred Places 1& 2”, “Eternal Light”, “Bhutan Sacred Within”, “India Prayer Echoes”, “Angkor”, “Laos Charity” e “Fuzhou - Forgotten Land”

LE STAMPE
- Le fotografie in esposizione raccontano, nel loro insieme, un viaggio spirituale e introspettivo. Oltre che per i loro soggetti, le immagini, realizzate in analogico con il banco ottico, colpiscono anche per la tecnica con cui Izu le stampa: stampe ai pigmenti e stampe al platino

DAL GIAPPONE AGLI STATI UNITI
- Nato a Osaka nel 1949 e cresciuto ad Hiroshima, Kenro Izu inizia a fotografare negli Anni Settanta, completando la sua formazione presso la Nihon University di Tokyo. Nel 1970 si trasferisce a New York, dove vive per 50 anni prima di tornare in Giappone dove attualmente risiede, a Kanazawa

IL PRIMO VIAGGIO IN EGITTO
- Ispirato dalle immagini del vittoriano Francis Frith e dalle antiche spedizioni fotografiche in Egitto, nel 1979 intraprende il suo primo viaggio nella terra delle Piramidi, dove resta fortemente impressionato dalla spiritualità del luogo e dal profondo senso di caducità ispirato dalla vista delle rovine

DALLA SCOZIA ALL'ISOLA DI PASQUA
- Per oltre trent’anni, Izu si è spinto verso mete sempre più lontane fotografando i più suggestivi luoghi sacri del mondo: dalla Scozia al Messico, dalla Cambogia all’Indonesia, dalla Siria al Tibet e all’Isola di Pasqua. Nel 2023 è stato pubblicato l’imponente volume “Kenro Izu: The Spirit Within, A Fifty Years Journey”

DALLE PIRAMIDI AL TIBET
- Dalle piramidi d’Egitto alle antiche pietre di Stonehenge, dalla città di Angkor in Cambogia ai templi buddisti di India e Indonesia, dal deserto della Siria alle alte vette del Tibet: la mostra è interamente dedicata al lungo lavoro che ha spinto l’artista ad esplorare i più importanti luoghi sacri del mondo

LE FIGURE UMANE IN PREGHIERA
- Tra le fotografie in mostra anche quelle della serie India Where Prayer Echoes (2008-2012) dove, per la prima volta nella ricerca sulla spiritualità dei luoghi di Kenro Izu, trova spazio anche la rappresentazione di figure umane raccolte in preghiera

I MONUMENTI
- “Spesso mi domandano perché fotografo monumenti - ha detto il fotografo -. È ciò che più si avvicina a qualcosa capace di durare in eterno. Ma se si guarda bene c’è una sottile linea di confine tra la pietra e la sabbia circostante...La nostra vita non è altro che un momento nell’eternità“

ISTINTO E CUORE
- “La creazione di qualcosa di nuovo non è il mio interesse. Mi piace osservare molto da vicino, molto profondamente e documentare con precisione la mia visione. Cerco di usare il mio istinto, come se fossi un animale predatore. Cerco di non pensare. Resetto il pensiero e ascolto se vibra il cuore”
