Viaggi, il 52% dei viaggiatori sceglie la destinazione in base alla sostenibilità
Un nuovo sondaggio condotto da Freedome rivela che, nel 2024, circa il 63% dei viaggiatori ha preso parte ad attività a zero emissioni, dimostrando un interesse significativo verso esperienze green e rispettose dell'ambiente. Non solo: secondo i dati forniti dalla startup, cresce sempre di più l'interesse dei consumatori per le località meno gettonate e per i viaggi anche nei periodi di bassa stagione
- Più di un viaggiatore su due sceglie le destinazioni in base al loro impatto ambientale. A dirlo è un nuovo sondaggio condotto da Freedome, startup innovativa e portale di esperienze outdoor che mette a disposizione oltre 4.500 attività in tutta Italia ed è dotata di una community di 300mila partecipanti e oltre 1.500 operatori professionali, secondo cui la sostenibilità influenza le scelte di viaggio nel 52% degli intervistati
- Secondo il sondaggio, inoltre, il 76,1% dei viaggiatori preferisce attività organizzate da piccoli operatori locali piuttosto che da grandi catene. Mentre l'82,3% ritiene importante l'utilizzo di prodotti a chilometro zero in ambito turistico, dimostrando una particolare attenzione per l'ambiente
- Secondo i dati della startup, nel 2024, circa il 63% dei clienti ha preso parte ad attività a zero emissioni. Da questo emerge, secondo Freedome, una crescente consapevolezza dei consumatori, sempre più orientati verso esperienze a basso impatto ambientale che, oltre a difendere l'ambiente, valorizzano il territorio e l’economia locale
- Non solo sostenibilità. Un'altra tendenza emergente è la destagionalizzazione: sempre più viaggiatori scelgono di vivere esperienze outdoor in qualsiasi periodo dell'anno. Più del 60% degli intervistati ha dichiarato di partecipare ad attività sia in alta che in bassa stagione, mentre solo il 25,3% si concentra esclusivamente nei periodi di alta stagione (giugno, luglio, agosto e dicembre)
- La propensione dei viaggiatori a vivere esperienze tutto l'anno riduce la dipendenza dalle stagioni di punta, supportando l’economia locale per tutti i 12 mesi e garantendo entrate più stabili e continuità occupazionale. La destagionalizzazione permette anche di alleviare la pressione ambientale e infrastrutturale che, spesso, mette a dura prova i territori
- Secondo le rilevazioni di Freedome, nel 2023 si è registrato un forte interesse per le passeggiate a cavallo, le ciaspolate e il parapendio nei periodi di bassa stagione, cioè da gennaio a maggio e da settembre a novembre
- Come rivela ancora la startup, i consumatori sono sempre più attratti dalle destinazioni meno gettonate. L'autenticità, il contatto con la natura e le esperienze "non di massa" sono le preferite dei viaggiatori. Il 54,1% degli intervistati ha dichiarato infatti di aver scoperto da una a due nuove località grazie alle esperienze outdoor all'insegna dell'esplorazione
- Nel 2024, oltre la metà delle esperienze offerte su Freedome si svolge in aree rurali, attirando in questi territori il 60% dei viaggiatori. Oltre a valorizzare il territorio e le sue bellezze naturali, le esperienze outdoor esercitano anche un impatto positivo sugli operatori del settore
- L’evoluzione nelle abitudini di viaggio dei consumatori si riflette anche nelle modalità di scelta e prenotazione. Stando ancora ai dati di Freedome, il 27,3% dei viaggiatori dichiara di scegliere la propria meta basandosi sull’offerta delle attività locali all’aria aperta, mentre il 56,4% programma e prenota queste esperienze prima della partenza
- Le nuove tendenze e abitudini dei viaggiatori permettono non solo di arricchire l'esperienza di viaggio, ma anche di mitigare l'overtourism che minaccia diverse località italiane. Secondo una nuova mappa di Demoskopika, le città maggiormente colpite dal sovraffollamento turistico includono Venezia, Firenze, Roma e Milano, ma anche destinazioni emergenti come Bolzano, Livorno, Trento e Verona, che rientrano nel livello "molto alto" dell'Indice complessivo di sovraffollamento turistico (Icst)