Buon 25 aprile: le migliori frasi e immagini da inviare su WhatsApp
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Oggi, giovedì 25 aprile 2024, si celebra il 79esimo anniversario della Festa della Liberazione. In occasione di questa giornata, ecco tutte le immagini, le frasi, le citazioni e le poesie più belle da inviare ad amici e parenti su WhatsApp
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- Oggi, giovedì 25 aprile, si celebra la Festa della liberazione, la ricorrenza che commemora la liberazione dell'Italia dal nazifascismo, di cui quest'anno ricorre il 79esimo anniversario. In occasione di questa giornata, ecco tutte le frasi, le citazioni e le poesie più belle da inviare ad amici e parenti su WhatsApp
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- "La madre del partigiano
Sulla neve bianca bianca
c’è una macchia color vermiglio;
è il sangue, il sangue di mio figlio,
morto per la libertà.
Quando il sole la neve scioglie
un fiore rosso vedi spuntare:
o tu che passi, non lo strappare,
è il fiore della libertà.
Quando scesero i partigiani
a liberare le nostre case,
sui monti azzurri mio figlio rimase
a far la guardia alla libertà"
(Gianni Rodari, La madre del partigiano)
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- "Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini. Di morire da uomini per vivere da uomini." (Piero Calamandrei)
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- "La Costituzione è un buon documento; ma spetta ancora a noi fare in modo che certi articoli non rimangano lettera morta, inchiostro sulla carta. In questo senso la Resistenza continua" (Sandro Pertini)
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- "La Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche esperienze democratiche-rivoluzionarie del popolo italiano. Intorno c'è silenzio e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende tradizioni sabaude, borboniche, papaline" (Pier Paolo Pasolini)
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- “25 Aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita” (Enzo Biagi)
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- "E pensò che forse un partigiano sarebbe stato come lui ritto sull’ultima collina, guardando la città e pensando lo stesso di lui e della sua notizia, la sera del giorno della sua morte. Ecco l’importante: che ne restasse sempre uno. Scattò il capo e acuì lo sguardo come a vedere più lontano e più profondo, la brama della città e la reiugnanza delle colline l’afferrarono insieme e insieme lo squassarono, ma era come radicato per i piedi alle colline. – I’ll go on to the end. I’ll never give up" (Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny)
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- "Dopo venti anni di regime e dopo cinque di guerra, eravamo ridiventati uomini con un volto solo e un’anima sola. Eravamo di nuovo completamente noi stessi. Ci sentivamo di nuovo uomini civili. Da oppressi eravamo ridiventati uomini liberi. Quel giorno, o amici, abbiamo vissuto una tra le esperienze più belle che all’uomo sia dato di provare: il miracolo della libertà" (Norberto Bobbio)