Tornano le Giornate Fai di primavera: 600 luoghi aperti al pubblico il 15 e 16 maggio
Dopo lo stop dello scorso anno dovuto al lockdown, l'iniziativa del Fondo Ambiente Italiano è il primo grande evento nazionale dedicato ad arte e cultura dopo l'ultimo periodo di chiusure forzate. I siti visitabili, metà dei quali sono all'aperto, si trovano in 300 città e 19 regioni
Con 600 aperture (il 50% delle quali open air) in 300 città e 19 regioni, rigorosamente nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, tornano le Giornate Fai di primavera, 29esima edizione in programma sabato 15 e domenica 16 maggio
Storia degli Etruschi, dalle origini incerte fino all'avvento di Roma
Si tratta del primo grande evento nazionale dedicato ad arte e cultura dopo l'ultimo periodo di chiusure forzate, reso possibile da 335 delegazioni e Gruppi volontari del Fai
Lo scorso anno l'evento era saltato per il lockdown. "Nel 2019 - ricorda il presidente del Fondo Andrea Carandini - avevamo 1.100 siti aperti in 430 città. Quest'anno potremo accogliere solo 220mila visitatori con un terzo dei luoghi. Meglio di niente, fino a pochi giorni fa non eravamo sicuri neanche di poterlo fare"
"Sono convinto - ha detto il ministro della cultura Dario Franceschini - che proprio come l'apertura intelligente, scrupolosa e coraggiosa di teatri, cinema e musei dopo il 26 aprile, anche le Giornate Fai saranno la dimostrazione che si può usufruire del patrimonio culturale in sicurezza"
Tra i luoghi aperti anche alcuni siti del borgo di Offida, nelle Marche
Si tratta di un borgo medievale nella provincia di Ascoli Piceno
A Bologna sorge invece il Grand Hotel Majestic (immagini Fai)
È un ampio edificio porticato che si trova di fronte alla Cattedrale di Bologna, San Pietro, all'inizio di via dell'Indipendenza, in pieno antico centro cittadino
Tra i luoghi di Milano da scoprire o riscoprire, la Chiesa di San Francesco d'Assisi al Fopponino
La chiesa, disegnata da Gio Ponti, fu inaugurata nel 1964. Spicca la facciata con le aperture a diamante, e tutti gli arredi, le suppellettili sacre e persino le vesti liturgiche, disegnate dallo stesso Gio Ponti
Tra i siti da non perdere anche il Palazzo Borromeo a Roma
La costruzione del palazzo fu iniziata nel 1561 da Pio IV e sorge a poca distanza da Porta del Popolo, lungo la via Flaminia, all'esterno delle mura cittadine
In Calabria si trova il borgo di Santa Maria del Cedro, in provincia di Cosenza e a breve distanza dal Parco nazionale del Pollino
Il nome del borgo è intitolato al frutto tipico del luogo, testimonianza di biodiversità naturale e culturale. Visitabile anche il Museo del Cedro