Proseguiamo la collaborazione con Domenico Barrilà, che ci ha accompagnato nella serie "Come funziona un bambino" e ora ci fornisce alcune considerazioni sulla situazione sanitaria, sociale e psicologica che stiamo vivendo. In particolare sul comportamento dei vari attori, giovani e adulti, che si sono dovuti misurare con un esame esistenziale impegnativo ma non imprevisto, poiché il nostro pianeta è popolato da una miriade di creature che coesistono e ognuna vuole affermare le proprie ragioni
Siamo abituati a considerare gli imprevisti solo delle fastidiose evenienze, eppure una parte considerevoli delle scoperte capaci di rendere migliore la vita della nostra specie sono conseguenza di eventi imprevisti e valorizzati da uomini acuti.
Anche la pandemia, soprattutto per noi educatori, è un evento imprevisto, sebbene non lo sia fino in fondo, poiché gli scienziati parlano da anni di questa possibilità e anche di possibili repliche, annunci che non entrano mai nell’agenda dei soggetti educanti, famiglia e scuola innanzi tutto.
Omettere i temi scomodi o indesiderati dai percorsi educativi, moltiplica il senso di disagio e la percezione di drammaticità che accompagnano vicende come quella che ci accompagna da mesi, ma se questo imprevisto sanitario passerà senza essere accolto e analizzato con onestà insieme ai bambini, priveremo i nuovi cittadini della possibilità di costruirsi un’idea delle cose più fedele alla realtà e di prepararsi meglio al futuro.