
Il 23 giugno 2016 il Regno Unito ha votato al referendum sulla permanenza nell'Unione europea. La maggior parte della Gran Bretagna ha scelto per il Leave, ovvero il divorzio dall'Ue

Lo spettro più grande della Brexit è un'uscita no deal, ovvero senza accordi commerciali tra la Gran Bretagna e l'Ue

La hard Brexit potrebbe portare a un abbandono dell'Ue e di tutti i trattati e le istituzioni europee di cui Londra fa parte, nonché del mercato unico e della libera circolazione delle persone

La soft Brexit, invece, potrebbe segnare un negoziato più morbido, simile a quello della Norvegia che è un membro del mercato unico e deve accettare la libera circolazione delle persone

Il backstop, termine che arriva dal baseball, è uno dei punti di scontro tra Londra e l'Ue. Indica il meccanismo che entrerà in vigore nel caso in cui Regno Unito e Ue non trovassero un'intesa sui loro rapporti post-Brexit che garantisca l’esistenza di un confine non rigido tra Irlanda (Paese membro dell’Ue) e Irlanda del Nord (regione del Regno Unito)

Chiesta da Boris Johnson a fine agosto 2019, ha due soli precedenti nella storia della Gran Bretagna: nel 1948 con il governo laburista di Clement Attlee e nel 1997 con il premier conservatore John Major

Il dossier Operation Yellowhammer, segreto finché qualcuno non l'ha consegnato al Sunday Times, contiene le possibili conseguenze di un no deal che vanno dalla scarsità di cibo ai porti intasati, fino alla mancanza di medicinali e carburante e all'impossibilità di tenere aperte le scuole