
Decreto ristori bis: +50% per bar e pasticcerie se si passa da zona gialla ad arancione
Il Decreto prevede che le attività economiche chiuse o soggette a restrizioni anti-Covid possano ottenere dall’Agenzia delle Entrate, in automatico, il 50% dei ristori in più, qualora la regione in cui operano passasse dalla fascia a minor rischio a quelle a rischio medio-alto o elevato. LA FOTOGALLERY

Con le nuove disposizioni inserite nel Decreto Ristori-bis, le misure di aiuto per le attività penalizzate in queste settimane di chiusura permettono di ottenere indennizzi che raggiungono anche il 200% rispetto a quanto ricevuto nella prima ondata. Questo vale per ristoranti, bar, aziende agricole, catering, pasticcerie e gelaterie
Decreto ristori bis, le principali misure
L’indennizzo prevede l’erogazione di un ulteriore 50% aggiuntivo se la crisi sanitaria sale di livello per: gelaterie e pasticcerie (Codice Ateco 561030), gelaterie e pasticcerie ambulanti (Codice Ateco 563000)
Decreto ristori bis, le categorie escluse: dai fiorai ai negozi di scarpe
Alberghi (Codice Ateco 551000) e bar e altri esercizi simili senza cucina (Codice Ateco 561041)
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E cioè se da un rischio moderato come quello in area gialla passa a un rischio medio-alto come quello dell'area arancione o a un rischio elevato e di alta gravità come quello previsto per la zona rossa

Per esempio, una gelateria, già in zona gialla, ha ricevuto dall’Agenzia dell’Entrate, dopo il 10 novembre, il bonifico del nuovo fondo perduto maggiorato del 150%

Se la regione della gelateria dovesse diventare arancione, l’attività commerciale in questione riceverebbe un ulteriore 50% del ristoro preso a luglio

Chi non ha presentato (o non ha potuto presentare) la domanda dopo il decreto rilancio, potrà comunque accedere ai nuovi ristori

Queste attività economiche si vedranno calcolare direttamente l'indennizzo del 200% del fondo perduto di luglio

Sono oltre 153mila le imprese e le attività economiche già in zona rossa (Piemonte, Lombardia, Calabria, Bolzano e Valle d'Aosta) che beneficeranno del bonifico già maggiorato del 50% (200% totale). A queste andranno aggiunte anche Toscana e Campania divenute anche loro regioni rosse il 13 novembre

200% anche per le altre regioni inserite dal Governo su indicazione del Comitato tecnico scientifico in zona arancio: Puglia, Sicilia, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Basilicata, Liguria, Marche, Umbria

Secondo la relazione tecnica al decreto ristori bis sono oltre 33mila le attività lombarde a cui andranno bonifici ulteriori per un totale di 102 milioni

Numeri a cui vanno aggiunte le 13mila pugliesi e siciliane che, passando dal giallo all'arancione, si vedranno riconosciuti rispettivamente 34 e 37 milioni di ristori aggiuntivi

31 milioni per le attività chiuse in Piemonte e 17 milioni per bar, pasticcerie e gelaterie della Calabria

Questa è solo la prima tranche di soggetti ammessi alla maggiorazione degli aiuti a fondo perduto

L’indennizzo sarà riservato anche a quelle attività che operano nelle regioni che sono appena diventati arancioni o lo diventeranno a breve
Decreto ristori, i codici Ateco che possono accedere al fondo perduto