Automobilisti, nel 2026 rialzi per gasolio e assicurazione ma non per multe. Cosa sappiamo
EconomiaIntroduzione
Dal prossimo gennaio, tra riallineamento delle accise ed Rc auto, sono in arrivo per gli automobilisti degli aumenti dei costi. Non aumenteranno, invece, le multe. Ecco i dettagli
Quello che devi sapere
Niente rialzi per le multe
Partiamo dalle multe. Il decreto Milleproroghe, varato giovedì scorso dal governo e all’esame del Parlamento, ha bloccato l'aggiornamento degli importi per le sanzioni stradali, lasciando invariato il valore delle multe. In assenza di un intervento, a partire dal prossimo gennaio le multe sarebbero invece salite di circa il 2% come previsto dal Codice della strada.
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Gli esempi
Per fare degli esempi, come spiega il Codacons, senza lo stop del Milleproroghe la multa per il divieto di sosta sarebbe passata da 42 a 43 euro, quella per l'accesso alle Ztl da 87 a 89 euro, il superamento dei limiti di velocità oltre i 60 km/h da 845 a 862 euro, il passaggio con semaforo rosso da 167 a 170 euro, il mancato uso delle cinture di sicurezza da 83 a 85 euro, quella per l'uso del cellulare alla guida da 250 a 255 euro.
Per approfondire: Multe, rinviati aumenti previsti dal Codice della Strada: cosa cambia col Milleproroghe
Terzo blocco consecutivo
La sospensione dell'aggiornamento biennale delle sanzioni previste dal Codice della strada doveva scadere il 31 dicembre 2025 ma, come detto, col Milleproroghe viene prorogata di un anno, all'1 dicembre 2026. Sempre il Codacons ricorda che si tratta del terzo blocco consecutivo dell'aggiornamento degli importi delle sanzioni stradali: la prima volta con la Legge di bilancio per il 2023 il governo, in virtù della particolare situazione economica del Paese, scongiurò una stangata del 15,6% sulle multe, intervento prorogato poi anche per il 2025. L'ultimo incremento per le sanzioni risale al 2019, quando gli importi salirono del +2,2%, per poi scendere del -0,2% nel 2021.
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Aumenta il gasolio
Se per le multe non ci saranno rialzi, dovrebbe invece aumentare il costo del gasolio. Con il riallineamento delle accise previsto dalla Manovra, infatti, si registrerà un aumento della tassazione sul gasolio pari a 4,05 centesimi di euro al litro per il diesel: questo intervento porterà nelle casse statali un incremento delle entrate pari a 552 milioni di euro nel 2026.
Il pieno di diesel
Secondo i calcoli dell'associazione dei consumatori, considerata anche l'Iva al 22%, un pieno di gasolio da 50 litri dal prossimo gennaio costerà 2,47 euro in più rispetto a oggi, con un maggior esborso su base annua, ipotizzando due pieni al mese, da +59,3 euro ad autovettura. Inoltre, come prospettato dal presidente dell'Unem Gianni Murano, nel 2026 potrebbe esserci il sorpasso del costo del diesel sulla benzina: i prezzi dei carburanti - dice Murano - sono ai minimi dal 2022 ma dal primo gennaio 2026, a quotazioni attuali, l'allineamento delle accise potrà rendere il gasolio più caro della benzina di 3 centesimi.
La benzina
Contemporaneamente all’aumento della tassazione sul gasolio, ricorda anche il Codacons, ci sarà una riduzione per l'accisa sulla benzina. Tuttavia - sottolinea l’associazione - quando a maggio l'accisa è aumentata di 1,5 centesimi di euro, il prezzo del gasolio alla pompa è immediatamente salito. Mentre per la verde, pur in presenza di una riduzione dell'accisa da 1,5 centesimi, i ribassi sono stati minimi.
Rc auto
Il Codacons segnala anche possibili ulteriori aumenti per l'Rc auto, sempre previsti dalla Manovra del governo Meloni che deve essere approvata dal Parlamento. Una delle misure contenute nell'emendamento omnibus al Ddl di bilancio, infatti, fa salire dal 2,5% al 12,5% l'aliquota sulla polizza Rc auto relativa ai rischi di infortunio al conducente e rischio di assistenza stradale per i contratti stipulati o rinnovati a decorrere dal 1 gennaio 2026. L'aumento non sarà retroattivo, come era stato paventato: riguarderà solo i contratti assicurativi stipulati dal primo gennaio del 2026. Il rialzo, come prevede un emendamento del governo alla Manovra che riformula una proposta di maggioranza, riguarda "i premi relativi al rischio infortunio del conducente e al rischio di assistenza stradale".
Gli aumenti
La relazione tecnica stima un incasso pari a 115 milioni di euro, che dovrebbe entrare nelle casse statali nel prossimo anno. Ma i prezzi dell'Rc auto, ricorda ancora il Codacons, hanno già registrato sensibili aumenti: rispetto al 2022 il costo medio di una polizza ha subito un rincaro complessivo del 17,5%, passando da una media di 353 euro di gennaio 2022 (dato Ivass) ai 415 euro del secondo trimestre del 2025.
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