Medici e infermieri, da assunzioni a scudo penale: le norme sulla sanità nel Milleproroghe

Economia
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Introduzione

Il Consiglio dei ministri dell’11 dicembre ha dato il via libera al decreto Milleproroghe, che ora deve essere approvato in Parlamento. Il provvedimento omnibus di fine anno è composto da 16 articoli e proroga alcune scadenze: dagli importi delle multe alle polizze catastrofali, dai commissari straordinari ai bonus giovani e donne. Contiene anche una serie di misure che riguardano il settore della sanità

Quello che devi sapere

Lo scudo penale

Nel testo del Milleproroghe c’è la proroga di un anno dello scudo penale per gli operatori sanitari, introdotto in piena emergenza Covid. Si tratta della protezione che prevede che siano puniti solo i casi di colpa grave per i reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose qualora il fatto sia stato commesso in "situazioni di grave carenza di personale sanitario" nell'esercizio di una professione sanitaria. La misura scadeva il 31 dicembre 2025 ed è stata prorogata di un anno, quindi al 31 dicembre 2026. “Prorogata al 31 dicembre 2026 la limitazione della responsabilità penale (‘scudo penale’) degli esercenti professioni sanitarie ai casi di colpa grave”, si legge nel comunicato di Palazzo Chigi diffuso dopo il Cdm.

 

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La richiesta di Fnomceo

La proroga dello scudo penale per gli operatori sanitari era stata chiesta al governo, nei giorni scorsi, anche dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo). "Abbiamo formalmente chiesto al ministro della Salute Schillaci di inserire nel Milleproroghe il provvedimento sullo scudo penale. Credo che al ministero lo abbiano già inserito nella bozza. Credo ci siano risposte positive", aveva detto il presidente Filippo Anelli. Secondo Fnomceo, “le particolari condizioni di lavoro derivanti dalla carenza di personale, nonché́ dalla scarsità̀ dei mezzi a disposizione, sono tali da dover sollevare i professionisti sanitari dalla responsabilità̀ penale in tutti quei casi di morte o lesioni, eventualmente provocate ai pazienti, diversi dalla colpa grave, almeno fino a quando le attuali criticità̀ non risulteranno risolte o quantomeno attenuate”.

 

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Le ragioni

In una lettera indirizzata al ministro Schillaci, Anelli ha elencato alcune delle ragioni per le quali Fnomceo chiedeva la proroga dello scudo penale. “Tra le ragioni principali sottese – ha scritto Anelli al ministro – alla necessità di proroga della suddetta disposizione normativa vi sono: le gravi carenze di personale e risorse che continuano a pesare sulla gestione sanitaria, il crescente contenzioso penale a carico dei medici con conseguenti danni reputazionali e spese rilevanti per i sanitari, il rischio di aumento del fenomeno della medicina difensiva. L’assenza di protezione adeguata potrebbe portare i medici a evitare attività a rischio di contenzioso, con gravi ripercussioni sulla salute pubblica”.

 

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Il rischio del vuoto normativo

Fnomceo aveva evocato anche il rischio di un vuoto normativo. Lo scorso 4 settembre, ha ricordato, il Consiglio dei ministri “ha dato l’ok allo schema di un Disegno di Legge che agisce sulla responsabilità professionale, prevedendo la punibilità dei professionisti sanitari solo nei casi di colpa grave ove ricorrano determinate condizioni. Lunghi, però, i tempi di approvazione”. Per questo, con la scadenza dello scudo penale il prossimo 31 dicembre 2025, si rischiava “di creare un vuoto normativo”.

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Le altre norme che riguardano la sanità

Oltre allo scudo penale per gli operatori sanitari, nel Milleproroghe ci sono anche altre norme che riguardano la sanità. Ad esempio, è stato deciso di prorogare di un anno - quindi fino al 31 dicembre 2026 - la deroga temporanea al vincolo di incompatibilità per le professioni sanitarie dipendenti dal Servizio sanitario nazionale. Questo vuol dire che infermieri e altri operatori sanitari dipendenti del Ssn, chiedendo l’autorizzazione all’Asl e rispettando dei paletti, potranno svolgere attività libero-professionale al di fuori dell’orario di servizio. Le incompatibilità, in particolare, non si applicano per le professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione. Inoltre, per quanto riguarda la normativa sanitaria e la ricerca, Palazzo Chigi ha fatto sapere che “vengono abrogati taluni divieti sull’utilizzo del modello animale negli studi su xenotrapianti d’organo e sostanze d’abuso”.

Tra le altre proroghe, Lep e assunzioni

Il Milleproroghe prevede anche la proroga di un anno della scadenza relativa all'attività istruttoria per la determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep): dal 31 dicembre 2025, la scadenza si sposta al 31 dicembre 2026. Prorogata anche la possibilità di assumere a tempo determinato gli specializzandi di Medicina, gli operatori socio-sanitari e il personale delle professioni sanitarie iscritti all’ultimo e al penultimo anno di specializzazione. E slittano anche i tempi della riforma dei Punti unici di accesso (Pua) e della valutazione multidimensionale della non autosufficienza.

 

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