Introduzione
Salgono, anche per questa nuova stagione sciistica, i prezzi degli skipass: il costo medio del biglietto giornaliero registra un + 4%, mentre l’abbonamento di cinque giorni un +4,4%. Solo per accedere agli impianti e alle piste, una famiglia di tre persone spenderà fino a 260 euro al giorno. Rincari record ad Alagna Valsesia e Livigno. A Cortina, l'aumento percentuale è nella media, ma il giornaliero è tra quelli con i prezzi più elevati. Questa la fotografia scattata da Altroconsumo su 44 località sciistiche italiane e dell’arco alpino
Quello che devi sapere
Gli aumenti
Gli skipass raggiungono cifre sempre più alte. Altroconusmo ha realizzato un’indagine in 44 stazioni sciistiche dell’arco alpino e appenninico, nonché in alcuni comprensori all’estero, ma vicini al confine italiano (Sankt Moritz, Zermatt, Chamonix), che confermano il trend ascendente. L’indagine si concentra sulle tariffe dei periodi di alta stagione: Natale, Capodanno, Carnevale e giorni festivi.
Lo skipass giornaliero aumenta in media del 4%, in linea con gli aumenti dello scorso anno. Il ticket di cinque giorni, per chi fa la settimana bianca, invece, segna un +4,4 contro il 3,8% della passata stagione invernale.
Con questi aumenti, una famiglia che decide di fare una vacanza sugli sci, quest’anno può arrivare a spendere fino a 260 euro al giorno.
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Come variano le tariffe
Le tariffe presentano una variabilità particolarmente elevata. Nei 37 comprensori sciistici italiani presi in esame, lo skipass giornaliero ha un prezzo minimo di 36 euro (Champorcher) e massimo di 86 (Dolomiti Superski).
Solo per accedere agli impianti di risalita (seggiovie, funivie, skilift) e alle piste da sci, per tre persone (adulte) bisogna mettere in conto di spendere in media 188 euro, che diventano 260 euro nelle località sciistiche più costose. All’estero, poi, e non caso specifico a Zermatt (con la possibilità di sconfinare sulle piste della vicina Cervinia), il costo giornaliero può raggiungere i 370 euro.
I prezzi in Trentino-Alto Adige
Anche quest’anno il Trentino-Alto Adige si conferma tra le aree più costose in assoluto. La gran parte dei comprensori principali – tra cui Val Gardena, Plan de Corones, Alta Badia e Tre Cime – vede un aumento da 77 a 80 euro. Più consistente l’aumento di Madonna di Campiglio, che sale da 79 a 85 euro (+7,6%), restando così tra le più costose d’Italia.
Il Veneto e il 'caso' di Cortina
In Veneto, Cortina d’Ampezzo, protagonista delle prossime Olimpiadi invernali, partendo da tariffe già molto alte, per lo skipass registra un +3,9%, rimanendo in linea con la media nazionale di aumenti (lo skipass qui costa 80 euro). Più alto il prezzo di un giornaliero del Dolomiti Superski che sale da 83 a 86 euro (+3,6%).
Lombardia
In Lombardia mediamente i rialzi registrati sono del 5%, ma con forti oscillazioni. Se l’aumento di 4 Valli–Bormio (+1,7%) resta contenuto, quelli di Madesimo-Valchiavenna, Chiesa Valmalenco e Adamello cominciano a salire, per esplodere a Livigno, in cui si registra uno dei rincari più elevati dell’indagine: da 65 a 71 euro, pari a un +10,1%.
Valle d’Aosta
In Valle d’Aosta, quest’anno a Champorcher lo skipass giornaliero passa da 35 a 36 euro, senza però perdere il suo primato: resta infatti la località più economica.
Nel complesso, la Valle d’Aosta non solo mostra incrementi sotto la media nazionale, ma anche un ventaglio di prezzi molto ampio: qui si trovano sia l’opzione in assoluto più economica dell’indagine - Champorcher, come detto - sia quella più esosa, cioè il collegamento internazionale Cervinia-Zermatt (87 euro). Quest’ultimo è il prezzo dello skipass giornaliero se lo si acquista in Italia (Cervinia). Lo stesso skipass comprato in Svizzera (Zermatt) costa molto di più, circa 125 euro.
Le località sciistiche valdostane di fascia "media" sono invece Pila e La Thuile, entrambe allineate sui 58 euro. Più alti i prezzi dello skipass giornaliero per accedere a Monterosa Ski (61 euro) e a Cervinia-Valtournenche (63 euro). La soglia d’accesso al segmento più alto della regione è rappresentata da Courmayeur, che con 69 euro (+3%) si colloca fra le località valdostane più costose.
Friuli-Venezia Giulia
Tra tutte le regioni italiane coinvolte nell’indagine, il Friuli-Venezia Giulia è l'unica in cui tutte le località dell'inchiesta presentano tariffe identiche rispetto alla scorsa stagione invernale.
Lo skipass giornaliero a Piancavallo, Sella Nevea, Zoncolan e Tarvisio rimane a 44 euro.
I prezzi in Appennino
In Appennino, dove si registra un aumento medio del 3,8%, alcune località hanno deciso di non toccare il prezzo del giornaliero. Campo Felice, per esempio, conferma la tariffa di 43 euro, così come Roccaraso mantiene quella di 58 euro.
Aumenta, invece, Ovindoli, che passa da 42 a 46 euro, segnando un incremento netto del 10%, tra i più marcati dell’intera dorsale appenninica. Il comprensorio sciistico del Cimone (Sestola), nell’area modenese, registra un aumento meno vistoso, ma più alto della media nazionale: il ticket giornaliero passa da 52 a 55 euro (+5,8%).
All'estero Chamonix stabile, Zermatt regina di rincari
Guardando fuori dall'Italia, a Chamonix, in Francia, il giornaliero resta stabile a 71 euro, mentre Villach e Nassfeld, in Austria, salgono da 67 a 70 euro. A Kranjska Gora, in Slovenia, si passa da 47 a 49 euro. Ma gli aumenti più rilevanti si trovano in Svizzera: a Sankt Moritz il giornaliero cresce da 97 a 103 euro, mentre a Zermatt sale da 94 a 106 euro (+13,1%).
Ancora più significativo è il caso del già citato collegamento internazionale Zermatt–Cervinia (Svizzera–Italia), che passa da 110 a 125 euro (+13,2%), diventando, come già anticipato, lo skipass giornaliero più caro dell’intera rilevazione, ma anche quello che in un anno subisce l’incremento maggiore (15 euro).
Per approfondire:
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