L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato i dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) al primo semestre 2025, rendendo così disponibili gratuitamente le quotazioni di vendita e i canoni di locazione, residenziali e non, di tutti i comuni italiani. Ecco cosa sapere
Nel mercato immobiliare può accadere che un intermediario prometta valutazioni stellari solo per ottenere l’incarico, oppure che nasca il timore che un investimento abbia perso consistenza negli anni senza che ce ne si sia resi conto. Per sapere quanto vale la propria casa si può però usare l'apposita banca dati dell'Agenzia delle Entrate. In questi giorni il Fisco ha infatti aggiornato le nuove rilevazioni dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (Omi) relative ai primi sei mesi del 2025. Si tratta di una panoramica dell’intero patrimonio edilizio italiano che si può consultare sia da computer che da smartphone ed è aperta a tutti, sia ad esperti del settore che a semplici curiosi.
Come procedere
Per accedere all’Osservatorio è sufficiente autenticarsi con Spid o Cie, seguendo la stessa modalità utilizzata da chi, ad esempio, gestisce il proprio 730 precompilato online. Una volta effettuato l’accesso, occorre individuare la sezione dedicata alla “fornitura dati Omi”, scegliere il livello territoriale su cui si vuole indagare – dall’intero Paese fino al singolo comune, passando per regioni e province – e inoltrare la richiesta dei documenti. Nel giro di pochi istanti il sistema mette a disposizione due file, scaricabili in formati adatti a Excel e agli altri fogli di calcolo: uno contiene i valori immobiliari aggiornati, l’altro raccoglie la classificazione completa delle varie zone omogenee. Se si desidera la quotazione di un edificio sito in un indirizzo specifico diventa ancora più semplice: anche senza Spid e Cie basta cercare con il computer “geopoi”, cliccare sul primo risultato e una volta connessi avviare la ricerca su mappa. Ancora più facile l'alternativa con lo smartphone, grazie all’app dell’Agenzia delle Entrate, Omi Mobile. Le consultazioni possono tornare indietro fino al 2006 con il cellulare, mentre arrivano fino al 2004 con il pc.
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Come funziona
Il patrimonio edilizio viene classificato dall’Osservatorio in base alle aree ritenute omogenee e distinguendo gli immobili per tipologia dell’edificio, dal livello signorile a quello civile, fino alle strutture popolari, e allo stato di conservazione. Come riferimento utilizza il valore al metro quadrato per le compravendite e il canone mensile al metro quadrato per gli affitti. Le sue tabelle, pur non rappresentando l’unico parametro disponibile, vengono impiegate in molte perizie e dai servizi online che promettono valutazioni istantanee ma che, di fatto, si limitano a riproporre i dati dell’Agenzia. Questi sono strumenti affidabili che potrebbero essere utili nel caso in cui si valuti una possibile riforma delle tasse sugli immobili oppure per capire l’andamento generale del mercato, pur con i tipici limiti delle medie aritmetiche. Infatti, ogni abitazione ha peculiarità proprie e persino all’interno di una stessa area “omogenea” i valori possono cambiare radicalmente da una via all’altra. Un dato che quindi può essere utile per evitare speculazioni o promesse miracolose.