Manovra 2026, settimana decisiva per la presentazione delle modifiche: cosa può cambiare

Economia
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Introduzione

Settimana decisiva per la Manovra 2026. La Legge di Bilancio è stata approvata dal governo il 17 ottobre ed è stata presentata al senato il 22. Dopo il ciclo di audizioni, l’Ufficio di presidenza della Commissione Bilancio al Senato ha fissato come termine ultimo per la presentazione degli emendamenti la data di venerdì 14 novembre, al mattino. Da quel momento, poi, si aprirà la partita per le modifiche che potrebbero finire nel maxiemendamento del governo con tutte le correzioni.

 

 

A livello di tempistiche, l’obiettivo è quello di riuscire a far approdare la Legge di bilancio in aula del Senato entro il 15 dicembre. Un margine sufficiente per consentire, in caso di slittamenti o ritardi, di avere la luce verde di Palazzo Madama entro Natale e consentire così alla Camera il via libera “lampo” definitivo prima della fine dell’anno.

Quello che devi sapere

Iperammortamenti

Di possibili interventi rispetto all’assetto attuale ha parlato lo stesso ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti: “Uno degli interventi che mi auguro si possa compiere”, nel passaggio parlamentare della Manovra, “è quello relativo agli iperammortamenti e superammortamenti perché sono quelli che in qualche modo danno un impulso quasi automatico per rinnovare, investire, migliorare”, ha detto. “Renderli pluriennali sarebbe una bella cosa perché forniscono agli investitori un quadro di certezza nel tempo e quindi anche la possibilità e la capacità di programmare gli investimenti. Cercheremo sicuramente di trovare una soluzione”, ha aggiunto.

 

Per approfondire:

Meloni: “Con noi mai patrimoniali”. Schlein: “Tasse aumentate, aiutano i ricchi”

Le banche

Un altro punto caldo riguarda il comportamento del sistema bancario. Giorgetti ha invitato gli istituti di credito a tornare a concentrarsi sull’attività di erogazione del credito, fondamentale per sostenere famiglie e imprese. Secondo il titolare del Mef, lo Stato sta già facendo la sua parte attraverso le garanzie pubbliche sui prestiti, e le banche dovrebbero sfruttare questo strumento per rilanciare gli investimenti produttivi.

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Il tema degli affitti

Sul tavolo anche la questione della cedolare secca per gli affitti. Nel disegno di Legge di Bilancio la cedolare resta al 21% solo per chi affitta una singola unità direttamente, mentre sale al 26% per le locazioni gestite tramite intermediari o portali. La misura però scontenta Forza Italia, da sempre contraria a qualsiasi aumento delle tasse. Anche la Lega però punta ad eliminare la misura. 

Flat tax per i giovani

C’è poi la questione della flat tax al 5% per i giovani, fino a 30 anni, assunti a tempo indeterminato e una decontribuzione per tre anni per l’azienda che assume. La proposta, della Lega, prevede che l’incentivo possa essere esteso fino ai 36 anni nel caso in cui si tratti di un rientro di cervelli, quindi per giovani che rientrano in Italia dall’estero.

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Rottamazione

Sempre nella Lega si lavora poi anche ad ampliare la rottamazione delle cartelle prevista dalla Legge di bilancio e una delle ipotesi allo studio è quella di far rientrare i contribuenti che hanno ricevuto un accertamento per vizio formale.

La Manovra nel complesso

La Manovra ha una dotazione complessiva di circa 18,7 miliardi di euro. In programma interventi su Fisco, famiglia, Sanità e investimenti settoriali. Tra le misure maggiori c’è quella del taglio dell’aliquota Irpef per lo scaglione tra 28.000 e 50.000 euro, ridotta di due punti (dal 35% al 33%).

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Le critiche

Istat e UPB hanno però evidenziato che oltre l’85% delle risorse del taglio Irpef finirebbero ai due quinti più ricchi della distribuzione del reddito. Le istituzioni di controllo economico hanno messo in luce che il taglio andrà a beneficio “maggiormente delle famiglie più ricche”, con l’85 % delle risorse concentrate nei quinti più alti della distribuzione del reddito.

 

Le audizioni di enti locali e autonomie territoriali hanno poi segnalato rischi di indebolimento dei servizi essenziali. Anci e Upi hanno denunciato che la legge di bilancio non affronta adeguatamente la finanza locale, con tagli di spesa corrente stimati in 460 milioni per il 2026 e criticità sulla copertura dei Lep (Livelli essenziali delle Prestazioni).

 

Molto critiche le opposizioni, tra cui Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Europa Verde, che hanno contestato la Manovra definendola “un regalo ai più ricchi”. Per la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein “il ministero dovrebbe guardare i dati dell’Istat”.

Giorgetti: "Siamo stati massacrati, ma siamo nel giusto"

“Una volta che abbiamo cercato" di aiutare "non i ricchi ma chi guadagna delle cifre ragionevoli, siamo stati massacrati da coloro che hanno la possibilità di massacrare, ma riteniamo di essere nel giusto”, la replica di Giorgetti, arrivata il 9 novembre, parlando in collegamento con il Festival dei Territori Industriali a Bergamo.

 

Per approfondire:

Manovra 2026, Giorgetti: "Siamo stati massacrati, ma siamo nel giusto"

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