Pensioni, 4,6 milioni di italiani prendono meno di 1.000 euro al mese. I dati Inps

Economia
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Introduzione

In Italia quasi 4,6 milioni di pensionati hanno ricevuto un assegno da meno di mille euro al mese. Si tratta del 28,1% del totale. A riferirlo è l'Osservatorio Inps sul casellario dei pensionati, secondo cui l'importo complessivo ricevuto dalle due fasce più deboli della popolazione pensionata (fino a 499,99 euro e tra 500 e 999,99) è dell'8,8% del totale. Tra le donne, il 34,5% (quasi 2,89 milioni di persone) registra un reddito da pensione inferiore a mille euro, mentre tra gli uomini sono nelle due fasce più basse di reddito solo il 21,4%. del totale. 

Quello che devi sapere

I dati dell'Osservatorio Inps sulle pensioni

  • Secondo i dati Inps, i pensionati complessivi in Italia sono 16,3 milioni. Tra questi, però, solo il 2,8% del totale ha redditi da pensione superiori a 5mila euro (solo 450.067 italiani), per un importo complessivo pari al 10,2% del totale.
  • Il 53,9% delle pensioni ha un importo mensile inferiore ai 1.000 euro ma la quota di pensionati con reddito al di sotto di questa soglia scende al 28,1%, per la possibilità di cumulo di più trattamenti pensionistici. 

 

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Le classi di reddito più basse

Nelle classi di reddito più basse si registrano soprattutto le prestazioni di tipo assistenziale, che rappresentano una forma di assistenza alle persone più disagiate per motivi economici e/o fisici, e le pensioni ai superstiti, che sono per loro natura di importo più basso di quelle del dante causa, essendo calcolate come una percentuale di queste ultime.

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I dati sui redditi

Il 34,2% dei pensionati percepisce redditi pensionistici mensili compresi tra i 1.000 e i 2.000 euro, mentre quelli che percepiscono più di 2.000 euro al mese rappresentano il 37,7% del totale e il 63,5% sulla spesa pensionistica complessiva.

 

Per approfondire:

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Redditi più bassi al Sud e nelle isole

I pensionati italiani che risiedono delle regioni del Sud e nelle isole percepiscono redditi più bassi rispetto a quelli che abitano nelle altre zone dello Stivale. Nel Mezzogiorno, infatti, la percentuale dei pensionati con redditi da pensione inferiore ai 1.000 euro è pari al 35,9%, a fronte del 20,9% al Nord e al 25,8% al Centro. 

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Il quadro al Nord

Il dato relativo ai redditi inferiori nel Sud Italia è legato principalmente al fatto che, nelle aree del Nord, risiedono pensionati con assegni basati su contribuzioni più lunghe e spesso su retribuzioni più alte

 

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Più pensioni di vecchiaia e assistenziali al Sud

Come evidenzia ancora l'Osservatorio, al Sud e nelle Isole prevalgono le pensioni di vecchiaia e quelle assistenziali. Nelle regioni meridionali risiedono infatti il 47,7% dei beneficiari di prestazioni assistenziali (mentre al Nord solo il 31,8%) e il 46,9% di quelle di invalidità (solo il 32,1% al Nord).

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Nel 2024 spesi 364 miliardi per pensioni

  • Le prestazioni del sistema pensionistico in Italia, vigenti al 31 dicembre 2024, sono 23.015.011, per un ammontare complessivo annuo di 364.132 milioni di euro. Numeri che evidenziano un aumento del 4,93% rispetto all'anno precedente.
  • Come conferma ancora l'Osservatorio, i beneficiari di prestazioni pensionistiche sono 16.305.880 (+0,5% rispetto al 2023). Ognuno di loro percepisce in media 1,4 pensioni, anche di diverso tipo. L'importo medio del reddito da pensione per ogni beneficiario è di 22.331 euro.

Reddito degli uomini superiore a quello delle donne

Nonostante le donne rappresentino la maggioranza sul totale dei pensionati (cioè il 51%), gli uomini percepiscono il 56% dei redditi pensionistici. L'importo medio annuo dei redditi percepiti dagli uomini è infatti superiore del 34% rispetto a quello delle donne (25.712 contro 19.140 euro).

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Gli importi

L'importo medio per la singola prestazione di 15.821 euro, mentre l'importo medio del reddito da pensione per beneficiario nel 2024 è di 22.331 euro. Circa due terzi (68,1%) dei beneficiari di prestazioni pensionistiche percepisce una sola prestazione, mentre circa un terzo (il 31,9%) ne percepisce due o più. In particolare, il 24% dei beneficiari percepisce due prestazioni, il 6,7% tre e l'1,2% quattro o più. 

Più di una pensione per le donne

All'interno del gruppo di chi possiede più di una pensione, la presenza femminile è dominante e aumenta al crescere del numero dei trattamenti pro capite. Le pensionate italiane rappresentano infatti il 58% dei titolari di due pensioni, il 68,3% dei percettori di tre pensioni e il 68,9% dei titolari di quattro o più trattamenti.

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Le pensioni di invalidità e vecchiaia

Le pensioni di tipo Ivs (vale a dire invalidità, vecchiaia e anzianità o anticipate, superstiti) costituiscono il 77,2% del totale delle pensioni. Di queste, il 53,8% è relativo alle pensioni di vecchiaia/anticipate, il 3,9% a quelle di invalidità e il 19,5% a quelle ai superstiti. 

Le pensioni di invalidità e vecchiaia /2

Secondo i dati Inps, le prestazioni di tipo indennitario si attestano al 2,7%, mentre quelle di tipo assistenziale sono pari al 20,2% del totale. Gli importi complessivi hanno una distribuzione più sbilanciata verso le pensioni di tipo Ivs, che coprono il 90,7% del totale. Il restante 9,3% è distribuito per l'1,2% sulle prestazioni di tipo indennitario e per l'8,1% su quelle di tipo assistenziale.

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Al Nord più pensionati e pensioni più alte

Dall'analisi della distribuzione territoriale di pensioni e pensionati emerge che nelle regioni settentrionali si ha un maggior numero sia di pensioni sia di pensionati: rispettivamente il 47,3% e il 47,7% del totale. Gli importi medi delle pensioni sono più elevati al Nord rispetto al resto dell'Italia, con +8,1 punti percentuali rispetto alla media nazionale.

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