Manovra, aumenti anche per le sigarette: 15 centesimi in più nel 2026, 60 in tre anni

Economia
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Nella Legge di Bilancio è previsto un rialzo delle accise che potrebbe avere un effetto sui prezzi delle sigarette. Secondo fonti di settore, ci saranno incrementi di 14-15 centesimi nel 2026 e si arriverà a un totale di 60 centesimi in più nei tre anni di programmazione. Parlano anche di rincari di 12 centesimi per le sigarette elettroniche. Non si tratta di aumenti effettivi perché le compagnie potranno decidere come gestire il rialzo delle accise. Cosa sappiamo

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Nella Legge di Bilancio per il 2026, che il governo guidato da Giorgia Meloni ha approvato nel Consiglio dei ministri dello scorso 17 ottobre e che ora dovrà essere esaminata dal Parlamento, è previsto anche un rialzo delle accise. Rialzo che, tra le altre cose, potrebbe avere un effetto sui prezzi delle sigarette.

Gli aumenti per le sigarette

Gli aumenti delle accise previsti dalla prima bozza della Manovra, in base ai calcoli effettuati da fonti di settore, avranno un effetto sui prezzi delle sigarette di 14-15 centesimi in più nel 2026. Secondo gli stessi calcoli, si arriverà a un totale di 60 centesimi in più nei tre anni di programmazione. Le fonti di settore parlano anche di rincari di 12 centesimi per le sigarette elettroniche. Non si tratta di aumenti effettivi perché le compagnie, comunque, potranno decidere se traslare l'intero rialzo delle accise sul prezzo al consumo o se assorbirlo in tutto o in parte. "Le sigarette? Poco poco, ma sì, aumentano", aveva confermato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti durante la conferenza stampa che si era tenuta al termine del Consiglio dei ministri, a chi gli aveva chiesto se in Manovra ci fosse un incremento del costo delle sigarette.

Cosa prevede la Manovra

Il testo della prima bozza della Manovra, in particolare, prevede per le sigarette un incremento dell’accisa specifica dagli attuali 29,50 euro ogni mille sigarette a 32 euro nel 2026, 35,50 nel 2027 e 38,50 nel 2028. Gli aumenti riguardano sia le accise sui tabacchi lavorati sia, in misure diverse, l'imposta di consumo "sui prodotti succedanei dei prodotti da fumo". I rincari, quindi, riguardano anche prodotti sostitutivi come tabacco da masticare, tabacco riscaldato e liquidi per i dispositivi elettronici.

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