Introduzione
Stando ai dati del Report 2024 diffusi dalla Federazione Italiana Tennis e Padel (Fitp), i due sport attirano ogni anno in Italia circa 6,5 milioni di praticanti e 18,3 milioni di appassionati. Ispirata anche dai successi internazionali di campioni come Jannik Sinner a Jasmine Paolini, la passione per la racchetta fa sentire il suo peso crescente anche in termini di impatto economico. Secondo i dati della Fitp, ammonta a 8,1 miliardi di euro il giro d'affari che ruota intorno all'industria di tennis e padel.
Quello che devi sapere
I costi del padel agonistico
Il percorso per diventare un atleta professionista richiede tuttavia un investimento significativo, tanto finanziario quanto di tempo. La campionessa Carolina Orsi, prima italiana a entrare nel ranking internazionale di padel, ha stilato un vademecum destinato a chi sta valutando di intraprendere una carriera agonistica in questa disciplina. Ecco cosa sapere (in foto Sinner sfida Totti a padel).
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Costi dell’attrezzatura
Secondo la vincitrice della quarta edizione dell'Oysho Milano Premier Padel P1, l’attrezzatura essenziale per poter giocare a padel comprende una o più racchette, il cui costo si aggira intorno ai 200 euro. Ipotizzando un utilizzo intenso, la sostituzione dovrebbe avvenire circa ogni mese e mezzo. Vanno poi aggiunti gli accessori, dai grip per migliorare l’impugnatura a borsone, set di palline e occhiali da sole per le partite all’aperto. Una spesa è poi quella relativa all’affitto del campo per gli allenamenti.
Gestione fisica
Nel conto vanno inoltre considerate le spese aggiuntive necessarie al mantenimento della forma fisica, dalla fisioterapia alla palestra. Per chi si allena con una frequenza di almeno tre volte a settimana, i costi possono impattare annualmente fino a circa 2.500 euro. Le lezioni con il maestro per il miglioramento della tecnica oscillano in media dai 30 ai 40 euro l’ora.
Reddito iniziale
All’inizio della carriera è necessario avere un’altra occupazione remunerativa a tempo pieno, riservando all’allenamento quanto più tempo libero il più possibile. Con l’arrivo dei primi sponsor si può ragionare sul part-time, formula che consente di trascorrere in misura maggiore il tempo in campo per migliorare i risultati.
Percorso graduale verso la professionalità
Secondo Orsi, solo scalando posizioni di rilievo nel ranking è ipotizzabile sostentarsi tramite i premi, equivalenti a compensi economici. In alternativa è necessario ricevere il supporto costante da parte degli sponsor che arrivano soprattutto grazie alla visibilità mediatica e ai risultati conseguiti nei vari tornei.
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Ricerca degli sponsor
Per la campionessa 34enne, la ricerca degli sponsor è una pratica gestibile autonomia ma può risultare più efficace affidandosi a un agente specializzato. Ottenere fondi dagli sponsor è necessario per rendere sostenibile l’attività nel tempo e alleviare ogni spesa che all’inizio della carriera è quasi sempre a carico del giocatore, con parziale copertura dagli organizzatori solo in caso di vittorie.
Differenze economiche di genere
Un altro elemento da considerare nel padel agonistico è la presenza delle differenze di genere. I premi in denaro sono tendenzialmente più alti per gli uomini, salvo qualche eccezione. Per le agoniste, un aiuto arriva dall’International Padel Players Association (Ppa), associazione impegnata a rappresentare le giocatrici di padel difendendo i loro interessi, anche economici, e collaborando alla costruzione di un contesto sportivo professionistico solido e paritario.
Le giocatrici di padel in Italia
Secondo una stima emersa nel Padel Record 2024, le giocatrici di padel in Italia rappresentano circa il 40% del totale. Di queste, superano quota 18mila le atlete in possesso di licenza, dati che testimoniano come questo sport si stia rivelando uno dei più alti in termini di partecipazione femminile.
Il ruolo di circoli sportivi e società
Va poi considerato l’aspetto associativo. Secondo Orsi, per un atleta in erba può essere vantaggioso entrare a far parte di un circolo o di una società sportiva in modo da accedere ad agevolazioni pubbliche e bandi di finanziamento. L’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri offre contributi a fondo perduto rivolti ad associazioni e società sportive dilettantistiche, comprese le realtà dedicate al padel, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo, la formazione e la pratica. Questi finanziamenti possono sostenere, anche in modo indiretto, gli atleti tramite il supporto a corsi, tornei e programmi per i giovani.
Opportunità di reddito collaterali
Non solo agonismo in senso stretto. Il mondo del padel apre la possibilità di accedere ad una serie di nuove professioni connesse alla promozione dell’atleta. Nel team lavorano comunicatori, promotori, segretari o professionalità specifiche che si interfacciano con gli organizzatori dei tornei. Tra le figure professionali che potrebbero svilupparsi dal campo ci sono poi i manager che aiutano i giocatori a individuare i tornei migliori ai quali partecipare oltre a curare la ricerca e le attività con gli sponsor.
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