Ecofin, Giorgetti: "Tante sollecitazioni, serve flessibilità Ue"

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Nuovo confronto in Lussemburgo dei ministri delle Finanze Ue, faro su “Reparation loan”. Il titolare del Mef su possibli rilievi a golden power: “Difenderemo nostra competenza su sicurezza finanza”. E aggiunge: “Aperti a revisione risorse proprie Bilancio Ue ma ci sono delle criticità”. Poi chiede flessibilità “oppure tutti gli obiettivi saranno difficilmente raggiungibili'

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I ministri delle Finanze Ue si sono riuniti ieri in Lussemburgo per l’ Eurogruppo e oggi hanno replicato con l’Ecofin. Presente per l’Italia anche Giancarlo Giorgetti. Tra l'esortazione a rispettare le regole fiscali Ue e le possibili nuove iniziative politiche Ue "mi sembra che siano tante sollecitazioni, che richiedono un approccio flessibile e strategico da parte di tutti dei singoli Paesi nazionali, ma anche della Commissione europea. Altrimenti mi sembra che questi obiettivi siano tutti assieme un po' difficilmente raggiungibili”, ha detto il titolare del Mef. Al ministro è stato chiesto in particolare se sia possibile coniugare l'idea di avere conti pubblici sani con spese e investimenti. "Mi si chiede - ha risposto - di essere rispettoso dei conti e delle regole che ci siamo dati. C'è una guerra commerciale che impatta gravemente l'economia europea, che forse è quella tra Cina e Stati Uniti, che prende botte e non le dà. C'è una guerra militare in cui ci viene chiesto di farci carico dei fabbisogni finanziari dell'Ucraina nei prossimi due anni, 120 miliardi a carico degli Stati europei e delle finanze pubbliche europee" (il 'non paper' della Commissione ipotizza 140 miliardi, ndr). "Cosa devo dire? Mi si dica cosa devo fare".

Giorgetti sul golden power 

Interpellato sui possibili rilievi della Commissione Ue sul golden power su Unicredit-Banco Bpm, il ministro ha detto che "quando arriveranno li valuteremo. Io dico semplicemente che il governo applica una legge esistente. Se si vuol modificare la legge, la fa il Parlamento, non il governo. La nostra opinione è che è giusto stabilire e delimitare le competenze della stabilità finanziaria alla Banca centrale europea, alla tutela del mercato dell'Unione europea. Ma la sicurezza nazionale, finanziaria ed economica è di esclusiva competenza dello Stato nazionale e questa intendiamo difenderla". Il ministro è stato quindi incalzato sul fatto che l'uso del golden power su Unicredit-Banco Bpm sia stato giudicato strano: "Mi è stato chiesto prima sugli asset russi e quanto dovrebbe pagare lo Stato italiano per gli asset russi. Una minima correlazione se ci si fa attenzione e la si trova, spero che la trovi anche la Commissione Ue", ha replicato. Il riferimento implicito sembrerebbe essere quello relativo al fatto che l'intervento del golden power su Unicredit riguardasse anche la presenza in Russia dell'istituto.

Ue, golden power? “Pronti ad agire contro ostacoli a unione”

Sul tema si è espressa anche la commissaria Ue ai servizi finanziari Maria Albuquerque: "Siamo pronti ad agire" se "c'è l'intenzione di impedire lo sviluppo del mercato unico dei servizi finanziari. Faremo quanto necessario e possibile per garantire che esista un mercato unico dei servizi finanziari", ha risposto sull'ipotesi che l'Ue muova contro l'uso del Golden power su Unicredit-Bpm. Non ha poi confermato di riferirsi all'Italia. "Decisioni che impediscono la creazione del mercato unico dei servizi finanziari sono naturalmente motivo di preoccupazione", ha detto.

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Giorgetti: “Aperti a revisione risorse proprie Bilancio Ue”

"L'Italia è pronta a valutare la revisione delle risorse proprie" nel prossimo Bilancio Ue, ha detto Giorgetti intervenendo il sessione pubblica del Consiglio Ue Ecofin in Lussemburgo. Ci sono però "alcune criticità" nella proposta della Commissione Ue, ha segnalato: "Qualsiasi proposta di nuove risorse proprie non dovrebbe ostacolare la competitività dell'Ue né imporre oneri eccessivi a cittadini e imprese". "Ribadiamo la volontà dell'Italia di rispettare i precedenti impegni politici a favore dell'introduzione di nuove risorse proprie - ha sottolineato -. L'Italia è aperta a discutere la riforma del sistema delle risorse proprie, basata su principi di equità, semplicità e trasparenza, finalizzata al rimborso del Next Generation Eu, senza ridurre la capacità finanziaria del prossimo Quadro finanziario pluriennale”.

Giorgetti: “Su Ue e tabacchi valutare effetti su contrabbando”

"Per quanto riguarda gli effetti attesi sul gettito" dalla revisione della direttiva europea sulla tassazione del tabacco, "è necessario valutare con attenzione le interazioni tra l'incremento significativo dei nuovi minimi di tassazione e il potenziale aumento del commercio illegale dei prodotti del tabacco”, ha detto il ministro dell'Economia nella sessione pubblica dell’Ecofin. Andrà tenuto conto, ha aggiunto, "delle diverse caratteristiche dei prodotti del tabacco, distinguendo tra quelli tradizionali e i dispositivi innovativi", ha anche sottolineato, richiamando il diverso impatto possibile: "I prodotti tradizionali caratterizzati da un'ampia diffusione e da investimenti ormai consolidati, reagiranno in modo differente rispetto ai prodotti innovativi, introdotti più di recente e sostenuti da investimenti ancora da ammortizzare".

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Giorgetti: “Chiesto garanzie su peso per conti prestito Ucraina”

L'Italia non ha ancora capito quali saranno gli effetti ai fini del Patto di stabilità delle possibili garanzie da fornire per utilizzare gli asset russi immobilizzati per erogare il 'prestito di Riparazione' all'Ucraina. "Non ancora chiaramente", "aspetto ulteriori dettagli”, ha detto Giorgetti a margine del Consiglio Ecofin, spiegando di aver "chiesto formalmente una garanzia sotto questo aspetto, una garanzia sulla garanzia. Cambia completamente l'impatto sui nostri conti pubblici sul deficit e sul debito. È un aspetto politico non banale di questi tempi".

Ue: "Non automatico peso su conti di garanzie prestito Kiev"

Il commissario Ue all'Economia Valdis Dombrovskis in conferenza stampa al termine dell'Ecofin ha detto che quella sull'impatto delle garanzie al prestito di Riparazione all'Ucraina sui conti pubblici dei singoli Stati "è una questione importante, sollevata dal ministro Giorgetti, ma anche da diversi altri ministri". In Commissione "riteniamo che fornire questa garanzia non comporterebbe un conteggio automatico sul debito e il deficit". Sono "osservazioni iniziali della Commissione", ma serviranno "chiarimenti da parte di Eurostat, perché sono le autorità statistiche che decidono sul trattamento statistico, sulle diverse operazioni". 

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Faro su Reparation loan all’Ecofin

L’attenzione al vertice è puntata sul progetto di 'reparation loan' all'Ucraina. Il tema, già affrontato nell'informale di Copenhagen sia a livello di ministri finanziari e sia poi in quello dei capi di Stato e di governo, è oggetto di nuovi approfondimenti. Dopo una prima fuga in avanti, sembra però prevalere ora la prudenza. Non manca chi invoca "l'attesa di una proposta formale della Commissione europea" per ogni valutazione ulteriore. L'idea sembra parrebbe quella di non precorrere i tempi per poter avere tutti a bordo, "dopo le dovute verifiche legali" sull'ipotesi di usare i 185 miliardi (a breve, ora son 175 miliardi) di attivi russi immobilizzati presso la belga Euroclear come base per il prestito all'Ucraina da 140 miliardi, che andrebbe comunque garantito dall'Ue tutta o dai singoli Stati, e ancor più sull'idea che si possa procedere a maggioranza qualificata.

Gli altri temi

È attesa anche l'adozione delle raccomandazioni sul piano di medio termine della Germania (con l'attivazione della clausola di salvaguardia per le spese nella difesa) e l'ok a dei pacchetti tecnici su scambio automatico di informazioni finanziarie con vari Paesi terzi. In giornata anche primi scambi un po' più strutturati sulla proposta della Commissione relativa alle risorse proprie per il nuovo Bilancio pluriennale, dopo i malumori già espressi a caldo da più parti sulla proposta di luglio per il nuovo Quadro finanziario pluriennale. Prima discussione sulla raccomandazione Ue della scorsa settimana sui Conti di risparmio e investimento Ue, nodo cruciale per far avanzare l'Unione dei risparmi.    

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