Manovra 2026, le misure allo studio di Giorgetti: dalla rottamazione al bonus prima casa

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Dopo la riunione a Palazzo Chigi tra la premier Giorgia Meloni, i leader della maggioranza e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il governo accelera sulle norme da inserire nella Legge di bilancio. Dall’alleggerimento della pressione fiscale sul ceto medio alle spese per la sanità e la difesa: ecco le misure allo studio nella manovra che potrebbe vedere la luce nel Consiglio dei ministri del 13 ottobre

Quello che devi sapere

Manovra parte da 16 miliardi

Come anticipato nel Documento programmatico di finanza pubblica (Dfpb) licenziato dall’esecutivo a inizio mese, si profila una manovra “leggera” con risorse calcolate al momento in circa 16 miliardi. Il ministro dell’Economia ha ribadito la linea “prudente” del governo che per quest’anno ha limato la crescita del Pil allo 0,5% e un deficit sotto il 3%. Entro la scadenza del 20 ottobre Palazzo Chigi punta a chiudere l'approvazione del disegno di legge e del Documento programmatico di bilancio (Dfp) da inviare a Bruxelles. Sul tavolo del Cdm potrebbe approdare inoltre il decreto fiscale che spesso accompagna la manovra.

 

Per approfondire: La rubrica di Carlo Cottarelli: “Perché lo spread è più basso anche se il debito è superiore al 2011”

Manovra parte da 16 miliardi

Irpef, detassazione tredicesime

Nel dettaglio delle misure, la “parte del leone” nella manovra potrebbe farlo l’intervento sull’Irpef con una riduzione dal prossimo anno di due punti percentuali (dal 35 al 33%) per i redditi da lavoro che rientrano nel secondo scaglione, dai 28mila ai 50mila euro. Sul punto prosegue il confronto tra i partiti della maggioranza con Forza Italia che chiede un’estensione fino ai 60mila euro di reddito. Sempre sul fronte della pressione fiscale, gli azzurri spingono per una detassazione della tredicesima mensilità che tuttavia fornisce ogni anno quasi 15 miliardi di gettito e avrebbe un impatto sensibile sui conti pubblici. Non è escluso che venga introdotta un’imposta sostitutiva agevolata al 10% sulla falsa riga di quanto già previsto per i premi di produttività. 

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Banche

Un altro punto su cui il governo cerca una sintesi è l’ipotesi di una tassa sugli extra-profitti delle banche, con entrate stimate tra 2 e 3 miliardi. La Lega spinge per chiedere il contributo agli istituti di credito mentre FI frena. “Abbiamo intenzione di chiedere alle banche, naturalmente in modo concertato, un contributo che riteniamo di meritare per il sistema Paese, poiché il beneficio in tema di rating è andato a vantaggio di tutti, anche degli istituti di credito”, ha detto il ministro Giorgetti in audizione sul Dfpb davanti alle Commissione riunite di Bilancio al Senato. Il ministro ha poi sottolineato come non ci sia alcun “intento punitivo” per un contributo chiesto “in un momento particolare per il Paese”.

Difesa

Sullo sfondo resta l'impegno dell'Italia ad aumentare le spese per la difesa. Secondo Giorgetti l’incremento verrà attuato tramite la deroga al Patto di stabilità concessa dall’Unione Europea una volta conclusa la procedura di infrazione per deficit eccessivo. “Non abbiamo intenzione di finanziare la difesa togliendo risorse ad altre voci di spesa, tantomeno al sociale”, ha ribadito il ministro dell’Economia

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Rottamazione

Giorgetti ha inoltre aperto alla possibilità di un intervento sulla cosiddetta “pace fiscale” con il varo di una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali in 8-9 anni aperta alle categorie di contribuenti più “meritevoli”. “Ci stiamo lavorando, pensiamo si possa dare un'ultima chance, ma il tema del bastone e della carota si impone: non possiamo immaginare rottamazioni infinite per i meritevoli e gli immeritevoli”, è stato il ragionamento del ministro che intravede spazi di manovra per quella che ha definito una “rispalmatura” dei debiti nel corso del tempo. “Se diamo fiato e possibilità a coloro che oggi sono sommersi dalle cartelle esattoriali forse non uccidiamo un'impresa”, ha aggiunto. 

Bonus ristrutturazione

Il prossimo anno potrebbe vedere poi una conferma il bonus fiscale per le ristrutturazioni edilizie con una stretta sulla tipologia di abitazioni. Come anticipato dallo stesso Giorgetti, l’esecutivo sarebbe orientato a prorogare l’aliquota al 50% “in modo selettivo sulla prima casa”.

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Sanità

Sul fronte della sanità, il titolare del dicastero di via XX Settembre ha confermato un possibile potenziamento del fondo per la sanità con risorse destinate “alla riduzione delle liste di attesa” e premi per le professioni sanitarie “in difficoltà di reclutamento”.

Pensioni

Nell'elenco in divenire della prossima manovra, un capitolo è occupato dal tema delle pensioni con l’ipotesi di bloccare l’adeguamento dell’uscita dal lavoro all’aspettativa di vita, ora previsto di tre mesi dal 2027. Il titolare del Mef ha parlato di “sterilizzazione selettiva” aprendo alla possibilità di prevedere un “trattamento diverso” per specifiche categorie, dai lavori usuranti ai precoci. Sulla misura, dal costo di circa 3 miliardi, resta il nodo delle coperture e sono allo studio soluzioni alternative come la limitazione solo per chi ha già compiuto 64 anni oppure un “mini” scalino di un mese dal 2027 e di due dal 2028. Per il prossimo anno, verrebbero poi prorogate, nelle forme attuali, Quota 103, Opzione donna, Ape sociale e forme di decontribuzione per le assunzioni di giovani e donne svantaggiate. 

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Tfr in previdenza complementare

Sempre sul fronte della previdenza, secondo quanto riporta l’Ansa dal ministero del Lavoro arriva la proposta di un nuovo semestre di silenzio-assenso sul Tfr. Stando alla norma, che sarebbe operativa dal 1° aprile al 30 settembre 2026, i lavoratori devono esplicitare se mantenere in azienda il Trattamento di fine rapporto, in assenza della quale verrebbe conferito a forme di previdenza complementare.

Famiglia

Nel conto della manovra c’è poi il pacchetto di misure per la famiglia con un costo stimato in circa un miliardo. In questo senso, avanza l'ipotesi di un’estensione delle agevolazioni fiscali, a partire dall’applicazione del quoziente familiare per i nuclei con almeno due figli. Secondo fonti parlamentari, la maggioranza starebbe ragionando inoltre sulla proroga del congedo parentale facoltativo all’80% della retribuzione per tre mesi dopo il termine di quello obbligatorio. Non è escluso inoltre un bonus per l’acquisto dei libri scolastici per i nuclei con Isee medio-basso.

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Imprese

Per quanto riguarda gli aiuti alle imprese, sembra certo il rinnovo dell’Ires premiale, meccanismo introdotto lo scorso anno che agevola le aziende in utile che investono in occupazione e innovazione. Come anticipato dal ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso è allo studio un nuovo sostegno che punti a superare Industria 4.0 e Transizione 5.0, entrambe al sotto dei risultati attesi. “Si tratterà di una misura più flessibile, libera dai vincoli europei che escludono le industrie più energivore, quelle che hanno più bisogno, e sarà finanziata con risorse nazionali, in maniera duratura, in modo che le imprese possano programmare”, ha detto Urso.

 

Per approfondire: Manovra 2026, Giorgetti: "Proroga detrazione 50% prima casa. Chiederemo contributo banche"

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