Tesla, primato nelle consegne nel terzo trimestre. Come sta andando l’azienda di Musk
EconomiaIntroduzione
Tesla, nel periodo compreso tra luglio e settembre 2025, ha registrato un primato storico nelle consegne, con 497.099 automobili distribuite a livello globale. Si tratta di un incremento del 7,4% sullo stesso trimestre dell’anno precedente e ben oltre le 443.919 immatricolazioni che gli analisti avevano preventivato
Quello che devi sapere
Le ragioni
Questo record assoluto per la società con sede ad Austin è stato favorito dalla forte domanda negli Stati Uniti, accelerata dalla corsa finale prima della scadenza, il 30 settembre, del beneficio fiscale federale pari a 7.500 dollari per i veicoli elettrici
Per approfondire: Dirigenti lasciano le aziende di Elon Musk, dal burnout alla politica: perché se ne vanno
La reazione dei mercati
E la reazione dei mercati? Nonostante risultati importanti, gli operatori finanziari hanno risposto in modo tiepido. Il 2 ottobre, dopo un avvio in territorio positivo, il titolo ha invertito rotta cedendo più del 5%. Una flessione interpretata come risposta al poderoso balzo di settembre, mese in cui le azioni erano già avanzate del 35% (miglior performance tra i cosiddetti Magnificent Seven), scontando in anticipo la possibilità di dati sopra le previsioni. Una scena che rientra perfettamente nel copione del buy the rumor, sell the news: numeri effettivamente superiori alle attese, ma diffusi in un contesto già carico di aspettative
Per approfondire: Musk è diventato il primo al mondo a superare 500 miliardi di dollari di patrimonio netto
Le incertezze all’orizzonte
In realtà, il risultato sulle consegne non elimina le incertezze che circondano il futuro del gruppo. L’incentivo fiscale statunitense ha spinto le immatricolazioni nel trimestre appena chiuso, ma rischia di lasciare un calo sensibile nella parte conclusiva dell’anno. La stessa Tesla ha messo in guardia parlando di "trimestri complessi" all’orizzonte, con i margini di profitto compressi da promozioni e politiche di sconto aggressive. A questo si aggiunge la scelta dell’amministrazione Trump di rivedere le normative ambientali, un passo che ha ridotto la disponibilità di crediti regolatori
In crescita il patrimonio di Elon Musk
Non mancano le notizie positive anche per Elon Musk: il magnate sudafricano è stato infatti la prima persona in assoluto a raggiungere un patrimonio netto di oltre 500 miliardi di dollari grazie all'aumento del valore dell'azienda di auto elettriche e delle sue altre attività quest'anno. Si tratta però di una toccata e fuga: il patrimonio di Musk ha brevemente raggiunto i 500,1 miliardi di dollari mercoledì pomeriggio, ora di New York, prima di scendere leggermente a poco più di 499 miliardi di dollari nel corso della giornata, secondo quanto riportato da Forbes
Il piano retributivo di Tesla per il suo Ceo
Proprio Tesla ed Elon Musk hanno fatto molto discutere nelle ultime settimane: a settembre, infatti, l’azienda ha messo sul tavolo un piano retributivo per il suo Ceo dal valore teorico fino a mille miliardi di dollari, mai visto prima per un amministratore delegato. La proposta, destinata a essere valutata dagli azionisti nella prossima assemblea, lega i bonus al raggiungimento di traguardi di crescita eccezionali. I sostenitori lo interpretano come un modo per assicurarsi che Musk continui a concentrare energie e attenzione sull’azienda, mentre i detrattori lo giudicano eccessivo e carico di rischi
La fiducia dei mercati
Quest’annuncio, unito agli acquisti di azioni effettuati dallo stesso Musk a metà settembre, ha alimentato la fiducia dei mercati: la capitalizzazione è cresciuta infatti a 1,53 trilioni di dollari, livello massimo dell’anno e molto vicino al record storico del 17 dicembre 2024 (1,54 trilioni a 479,86 dollari per azione). Dopo le prese di profitto di giovedì, il valore complessivo è sceso a 1,45 trilioni
I numeri in Europa
Se la situazione si mostra positiva negli Stati Uniti, differente invece è la situazione altrove. In Europa, pur avendo mostrato un recupero a settembre, le vendite restano in calo: nei primi otto mesi del 2025 le immatricolazioni si sono ridotte del 33%, a fronte di un comparto elettrico continentale in crescita del 27%. Ancora più marcata la situazione in Italia, dove la contrazione è del 25,6%
I numeri in Cina
In Cina, invece, la produzione della fabbrica di Shanghai ha segnato risultati negativi in sette degli ultimi otto mesi, penalizzata da una competizione nel Paese del Dragone sempre più serrata. Qui, infatti, domina in particolare Byd, capace di collocare nel terzo trimestre oltre 582 mila veicoli tra elettrici e ibridi: un numero che le ha permesso di superare Tesla, anche se a settembre si sono registrati i primi numeri negativi dopo 18 mesi consecutivi di crescita. Byd non è il solo: corrono infatti anche altri marchi, come Geely, Xpeng e Xiaomi
Per approfondire: Elon Musk compra azioni di Tesla per un miliardo di dollari: le ragioni dell'acquisto