Dirigenti lasciano le aziende di Elon Musk, dal burnout alla politica: perché se ne vanno
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Sembrano non avere fine i problemi per Elon Musk: dopo le tensioni con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dei mesi scorsi, infatti, l’imprenditore multimiliardario sta affrontando un’ondata di dimissioni tra i dirigenti senior delle sue principali aziende. A riportarlo è il Financial Times, secondo cui diverse figure chiave di Tesla e della start-up di intelligenza artificiale xAI hanno lasciato l'azienda.
Quello che devi sapere
Perché i top manager lasciano Musk?
Secondo quanto riportato dall’edizione europea del Financial Times, che ha parlato degli attuali problemi esistenti all'interno dell'impero di Elon Musk, i top manager che hanno lasciato Tesla e xAI avrebbero citato esaurimento e crescente disagio per la politica del miliardario tra le cause che li hanno spinti a presentare le dimissioni.
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Chi ha lasciato le aziende di Musk
Ma chi sono questi top manager? A lasciare sono stati finora i responsabili vendite di Tesla negli Stati Uniti, membri del team Optimus robot e AI, e anche il direttore informatico e vari componenti delle relazioni pubbliche. Più rapido ancora è stato poi il turnover nella start-up di intelligenza artificiale xAI: in questo caso hanno presentato le dimissioni in rapida successione il direttore finanziario Mike Liberatore e il consulente legale Robert Keele. Le uscite seguono quelle della ormai ex Ceo del social network X, Linda Yaccarino.
Il peso dell’esposizione in politica
E come accennato in precedenza, il ruolo ricoperto fino a pochi mesi fa da Elon Musk in politica ha avuto conseguenze non solo sul suo rapporto con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump: infatti secondo ex e attuali dipendenti citati dal Financial Times, la cultura del lavoro "24 ore, 7 giorni su 7 in stile campagna elettorale" voluta da Musk e la sua crescente esposizione politica - non solo il sostegno all’attuale inquilino della Casa Bianca, ma anche la difesa di figure dell'estrema destra - hanno contribuito a creare "disagio" oltre che un calo del morale e della fidelizzazione interna.
Il caso di un italiano
Come riportato da Il Sole24Ore, c’è anche un italiano che ha lasciato Tesla e che ha parlato delle motivazioni che l’hanno spinto, dopo otto anni, ad abbandonare il suo impiego in Spagna: “Il motivo principale per cui me ne vado è che penso che Elon abbia inflitto enormi danni alla missione di Tesla (e alla salute delle istituzioni democratiche in diversi Paesi)”. Per lui “non si tratta solo di politica: si tratta di mentire al pubblico, manipolare il discorso pubblico, prendere di mira le minoranze e sostenere i negazionisti del cambiamento climatico e le forze politiche allineate con l’industria petrolifera e del gas. Penso che sia abbastanza indiscutibile che l’attuale amministrazione statunitense stia rallentando la transizione energetica”.
Dai licenziamenti agli investimenti
Inoltre, sempre stando a quanto riportato dalla versione europea del Financial Times, il malcontento tra i manager delle aziende di Musk si sarebbe aggravato a seguito dei licenziamenti di massa di aprile 2024, quando furono lasciati a casa 14mila lavoratori. E a pesare sarebbe stata anche la decisione dell’imprenditore miliardario di ridurre gli investimenti in veicoli elettrici e batterie a favore di robotica e IA. Il presidente di Tesla, Robyn Denholm, ha tuttavia ribadito che l'azienda "resta una calamita per i talenti", mentre Musk, Tesla e xAI non hanno voluto commentare quanto scritto dal quotidiano economico.
“Stiamo costruendo Grokipedia”
L’impegno di Elon Musk sulla scena politica, comunque, non sembra in procinto di fermarsi: solamente ieri infatti il patron di Tesla ha scritto sul suo social network X che “stiamo costruendo Grokipedia, sarà un enorme miglioramento rispetto a Wikipedia. Francamente, è un passo necessario verso l'obiettivo di xAI di comprendere l'Universo". Oltre all’annuncio, l’imprenditore ha commentato con '100' una serie di commenti sul social che bollano come 'smaccatamente di sinistra' Wikipedia.
I movimenti di Musk su Tesla
In ogni caso, parallelamente Musk continua a occuparsi delle sue aziende: nelle scorse settimane ha infatti acquistato oltre 2,5 milioni di azioni di Tesla, per il valore di 1 miliardo di dollari. Le ragioni dell'acquisto sarebbero legate ad un nuovo pacchetto retributivo previsto per gli azionisti: secondo quanto segnalato dal Wall Street Journal, infatti, la mossa è arrivata mentre il consiglio di amministrazione della società si prepara al voto degli azionisti su un nuovo e redditizio pacchetto retributivo che potrebbe fruttare a Musk fino a mille miliardi di dollari in azioni nel prossimo decennio.
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