Rottamazione quinquies, ipotesi suddivisione del debito in 96 rate: cosa sapere

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Novità in vista per la rottamazione quinquies. Il prossimo intervento sulle cartelle che il governo intende inserire nella futura Manovra potrebbe prevedere fino a 96 rate, pari a otto anni, ridimensionando le 120 rate previste dal ddl all'esame del Senato. Ecco cosa sapere.

Quello che devi sapere

L’indiscrezione

A rivelare questa indiscrezione sono i quotidiani Il Sole 24 Ore e La Repubblica. Secondo quanto dichiara il giornale economico, l'idea è di diversificare il piano di pagamento in base al valore del debito, riducendo quindi i tempi per le cartelle più leggere. L'obiettivo è di non prevedere rate troppo basse, che avrebbero costi di gestione sproporzionati rispetto al gettito atteso: per la stessa ragione il meccanismo non dovrebbe consentire singole tranche inferiori ai 50 euro.

 

Per approfondire: Rottamazione quinquies, soglie d’accesso e vincoli reddituali: come potrebbe funzionare

Nessuno sbarramento per i recidivi

Nessuno sbarramento sarebbe inoltre previsto per i recidivi. "E potrebbe anche essere ammorbidita la tagliola che fa scattare la decadenza dopo un mancato appuntamento alla cassa, assomigliando quindi sempre più alla rateazione ordinaria", scrive il quotidiano economico. 

 

Per approfondire: Giorgetti: “Taglio Irpef e rottamazione cartelle sono un obiettivo, ma seguiremo priorità”

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Su cosa lavorano i tecnici

La soluzione su cui si sta convergendo prevede un meccanismo di versamento differenziato in rapporto all’ammontare del debito, così da abbreviare i tempi di chiusura per le posizioni più leggere. Va sottolineato che le quattro edizioni precedenti della cosiddetta “rottamazione” hanno mostrato un punto debole: la suddivisione in rate troppo gravose quando l’importo da rimborsare risultava elevato. In particolare, la concentrazione di quote iniziali molto onerose ha frenato la partecipazione: nelle precedenti edizioni, infatti, si concentrava nelle prime due rate il 20% del debito da pagare, diviso in due tranche del 10% ciascuna, diluendo il restante 80% in altre 16 rate. Per questo, la nuova formula di definizione agevolata dovrebbe introdurre un piano con rate omogenee e la perdita del beneficio in caso di più mancati versamenti consecutivi

Gli importi che rientrerebbero nella rottamazione

Quanto al perimetro degli importi che potranno rientrare nella rottamazione si dovrebbero prevedere degli anticipi per i soli debiti rilevanti. Ad esempio, per i debiti fiscali di importo superiore a 50 mila euro si valuta un anticipo obbligatorio fino al 5% dell’importo

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Il costo della rottamazione quinquies

Come già accennato, l’esito della misura sarà strettamente legato sia ai fondi realmente disponibili sia agli ambiti che l’esecutivo deciderà di privilegiare. Secondo le stime riportate da Il Sole 24 Ore, la rottamazione quinquies potrebbe avere un costo fino a 5 miliardi di euro, cifra che però potrebbe ridursi grazie agli eventuali aggiustamenti in fase di approvazione

Leo: “Al lavoro su rottamazione, vediamo ipotesi maggioranza”

"Ci si sta lavorando, sono tematiche su cui vi si sta confrontando, vediamo. Tutte le ipotesi della maggioranza le stiamo vedendo", ha dichiarato il viceministro dell'economia Maurizio Leo, a margine di un convegno al Cnel, rispondendo sull'ipotesi che per la nuova rottamazione si stia valutando un pagamento spalmato su 8 anni con un massimo di 96 rate

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Garavaglia: “Rottamazione si farà, ma ridimensionata”

"L'unico dato certo è che" la rottamazione "si fa, nel modo migliore possibile", ha dichiarato il presidente della commissione Finanze Massimo Garavaglia prima di entrare in commissione per l'esame del ddl rottamazione di cui è relatore. A chi gli chiedeva se si farà in commissione o in manovra, l'esponente leghista ha spiegato che ci sono "tre possibilità: emendamento qui, già chiuso tutto; andiamo avanti, ordine del giorno indicativo; non fare niente e tanto si fa". La tempistica è "ovviamente prima della manovra" e "il Dpfp tiene conto di quello che si fa". A chi gli chiede se verrà ridimensionata rispetto al ddl di partenza, Garavaglia ha confermato: "Questo lo sappiamo da sei mesi"

Le precedenti edizioni

Nelle precedenti quattro edizioni la rottamazione non ha garantito i risultati attesi: il divario tra le somme ipotizzate e quelle effettivamente riscosse, in particolare con la rottamazione quater, si è rivelato piuttosto ampio e insoddisfacente. Oltre alla questione finanziaria, un ulteriore elemento destinato a occupare il dibattito tecnico nelle prossime settimane riguarderà la definizione dei criteri di applicazione, su cui non mancheranno le discussioni.

 

Per approfondire: Manovra 2026, dal taglio Irpef a rottamazione e Tfr per le pensioni anticipate: le ipotesi

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