Pensioni scuola, ipotesi riscatto laurea a 900 euro l'anno per uscita anticipata a 60 anni

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Il disegno di legge Bucalo (FdI) punta a modificare il riscatto della laurea per docenti e personale scolastico, rendendolo più accessibile in termine di costi. L’idea sarebbe farlo passare dagli attuali 6.000 euro a 900 euro all’anno, puntando soprattutto a ridurre l’età pensionbile.

 

Quello che devi sapere

Cos’è e come funziona il riscatto laurea

Il riscatto della laurea consente di conteggiare i propri anni di studi universitari come validi per la pensione. Nello specifico punta a considerare gli anni di studio come lavorativi, e di conseguenza per ottenere il riscatto vero e proprio è necessario pagare i relativi contributi. Ci sono due tipologie di riscatto laurea: ordinario e agevolato.

 

Per approfondire: Riscatto laurea, quando conviene, come funziona e quanto costa?

Quanto costa

Il costo del riscatto di laurea è legato al proprio reddito oppure all’incremento della pensione che si ottiene a seguito del riscatto, a seconda che rispettivamente si sia iniziato a lavorare dopo oppure prima del 1996. Nel 2019 è stato introdotto il riscatto di laurea agevolato, che ha un costo fisso di poco più di 6mila euro per ogni anno da riscattare, ma è riservato solamente a chi ha studiato e ha iniziato a lavorare dal 1996 in poi. È possibile comunque calcolare una simulazione a questa pagina.

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Cosa cambierebbe il ddl

Il ddl al momento in discussione ridurrebbe l’aliquota ridotta al 5%: quindi, per una laurea magistrale di cinque anni, si spenderebbe un totale di 4.500 euro complessivi. Ogni anno bisognerebbe pagare circa 900 euro 

A chi è rivolta la misura

Questo intervento non sarebbe riservato solo agli insegnanti di ruolo o a chi ha un contratto a tempo indeterminato, ma si estenderebbe anche al personale scolastico con contratto a tempo determinato e a chi, pur appartenendo al comparto istruzione e ricerca, si trovi al momento senza lavoro. Si punta così a includere i numerosi precari del settore scolastico, spesso esclusi dalle tutele e dai benefici

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Ricambio generazionale

Il ddl punta anche a favorire il ricambio generazionale all'interno del settore scolastico e dell'istruzione: l'intervento sul riscatto anticipato va in questa direzione, perché renderebbe più facile l'accesso alla pensione. Secondo i promotori potrebbe infatti - da un lato - alleggerire il percorso previdenziale per chi sta lavorando e - dall'altro - rendere più attrattiva la professione per i giovani  

I requisiti

L'Inps ricorda che questi sono i requisiti necessari per il riscatto di laurea: 

  • aver conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati;
  • i periodi per i quali si chiede il riscatto non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa ma anche negli altri regimi previdenziali richiamati dall’articolo 2, comma 1, decreto legislativo 184/1997;
  • essere titolari di contribuzione (almeno un contributo obbligatorio) nell'ordinamento pensionistico in cui viene richiesto il riscatto, salvo quanto previsto nel caso di domanda presentata da soggetti inoccupati

A questa pagina si trovano tutte le informazioni anche relative alla modalità da seguire per fare domanda.

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Cosa si può riscattare

Si possono riscattare:

  • i diplomi universitari, i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni;
  • i diplomi di laurea i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni;
  • i diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
  • i dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge;
  • i titoli accademici introdotti dal decreto 3 novembre 1999, n. 509 ovvero Laurea (L), al termine di un corso di durata triennale e Laurea Specialistica (LS), al termine di un corso di durata biennale propedeutico alla laurea
  • I titoli di studio conseguiti all’estero sono ammissibili ai fini del riscatto solo se riconosciuti dal ministero dell’Università e della ricerca, in conformità con il Dpr 189/2009 con una procedura di dialogo amministrativo attiva fra Inps e ministero competente.
  • In forza della legge 99/2022 sono riscattabili anche i diplomi rilasciati dagli istituti tecnologici superiori (Its Academy), a condizione che l’Its rilasci una attestazione di conformità ai requisiti di legge

Gli altri titoli

Per quanto riguarda i diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale, possono essere riscattati ai fini pensionistici, secondo le vigenti disposizioni in materia, i nuovi corsi attivati a decorrere dall'anno accademico 2005-2006 e che danno luogo al conseguimento dei seguenti titoli di studio:

  • diploma accademico di primo livello;
  • diploma accademico di secondo livello;
  • diploma di specializzazione;
  • diploma accademico di formazione alla ricerca, equiparato al dottorato di ricerca universitario dall’articolo 3, comma 6, decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212 (messaggio 14 giugno 2010, n. 15662)

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Tutto il periodo o una parte?

Il riscatto può riguardare l'intero ciclo di studi o i singoli periodi. Dal 12 luglio 1997 è possibile riscattare due o più corsi di laurea, anche per i titoli conseguiti anteriormente a questa data. Non è possibile chiedere la rinuncia o la revoca della contribuzione da riscatto di laurea legittimamente accreditata a seguito del pagamento del relativo onere.

 

Per approfondireRiscatto laurea per anticipare la pensione, quando e a chi conviene: cosa sapere

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