Bonus elettrodomestici, decreto in arrivo: ecco quali sono gli apparecchi inclusi

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Fino a 200 euro di sconto da presentare in negozio per sette categorie di elettrodomestici a consumi ridotti. E senza più l’obbligo di spesa, inizialmente previsto, dell’utilizzo entro fine anno. Ecco cosa sapere sul bonus elettrodomestici, il cui decreto è dato in arrivo entro la fine di questa settimana

Quello che devi sapere

Cos’è il bonus elettrodomestici

Il bonus - introdotto nell'ultima Legge di bilancio e modificato a marzo con il decreto bollette - "consiste in un voucher, cui consegue uno sconto in fattura da parte del venditore al momento dell'acquisto dell'elettrodomestico, e riguarda sette categorie di prodotti", ha spiegato in una nota il dipartimento per il Programma di Governo, guidato dal sottosegretario Giovanbattista Fazzolari

 

Per approfondire: Bonus elettrodomestici, in arrivo il decreto per sbloccare il contributo fino a 200 euro

A quanto ammonta

"Il contributo è riconosciuto in misura non superiore al 30% del costo di acquisto dell'elettrodomestico e, comunque, per un importo non superiore a 100 euro per ciascun elettrodomestico. È elevato a 200 euro se il consumatore ha un Isee inferiore a 25 mila euro", si legge, e "l'agevolazione sarà fruibile da ciascun nucleo familiare rispettando l'ordine temporale di presentazione delle istanze e il suo riconoscimento è vincolato all'effettiva disponibilità di risorse finanziarie. Non può essere cumulata con altri benefici, anche fiscali, riferiti agli stessi costi"

 

Per approfondire: Bonus elettrodomestici 2025, come funziona il codice per lo sconto in negozio: cosa sapere

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Quando arriva il decreto

Il provvedimento esecutivo che libera il sussidio previsto nell'ultima manovra è atteso per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entro la fine della settimana. L'iniziativa, che si avvale di una dotazione annuale non inferiore ai 50 milioni di euro attuali, è destinata a essere confermata nella prossima Legge di Bilancio, estendendone la validità al 2026 e forse anche al 2027

Il probabile avvio delle domande

Per l'apertura per la sottomissione delle richieste, poi, bisognerà aspettare la pubblicazione dei decreti direttoriali del Ministero delle Imprese di Adolfo Urso che delineeranno le funzionalità della piattaforma telematica destinata alla ricezione delle domande, gestita congiuntamente da PagoPa e Invitalia. Se i tempi verranno confermati, le richieste potranno quindi essere inoltrate non prima della seconda metà di ottobre, verosimilmente verso la fine del mese, e con ogni probabilità sarà disponibile anche l'uso dell'App IO

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I prodotti

Ma quali sono i prodotti acquistabili? L'agevolazione è valida esclusivamente per l'acquisto di elettrodomestici di grandi dimensioni, a patto che siano fabbricati all'interno dei confini dell'Unione europea. Esclusi asciugacapelli e frullatori, si tratta di:

  • lavatrici e lavasciuga (classe energetica non inferiore a "A");
  • forni (almeno "A");
  • cappe da cucina (non inferiore a "B");
  • lavastoviglie (non inferiore a "C");
  • asciugabiancheria (almeno "C");
  • frigoriferi e congelatori (non inferiore a "D");
  • piani cottura, purché conformi ai limiti stabiliti dal Regolamento UE 66/2014

Occhio allo smaltimento

È importante, però, ricordare come ci sia un requisito importante per avanzare la propria richiesta: va infatti smaltito un apparecchio della stessa categoria, ma con una classe energetica meno efficiente. Dopo l'uscita del decreto sulla Gazzetta Ufficiale, e tenendo conto delle successive disposizioni tecniche, PagoPa richiederà almeno trenta giorni per allestire il portale web, aggiornando la propria infrastruttura tecnologica. A causa di questa tempistica ristretta, il Mimit ha dovuto abbandonare l'idea di concedere ai cittadini un termine fino al 31 dicembre per spendere il voucher

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Le tappe

Come detto, le modalità di erogazione del bonus elettrodomestici saranno decise dai decreti direttoriali del Ministero delle Imprese, ma è facile immaginare che la dotazione esigua potrebbe portare i fondi a esaurirsi rapidamente, forse già nel giro di poche ore dall’apertura delle domande. Una volta presentata la richiesta online, l'utente riceverà un codice da mostrare direttamente al negoziante per ottenere la riduzione in fattura. Per la verifica dell'ISEE, la piattaforma si connetterà al database dell'INPS. Dopo la scadenza del diritto di recesso, il rivenditore potrà recuperare la somma anticipata collegandosi alla piattaforma di PagoPa, alla quale dovrà essere già registrato, e caricando la documentazione di acquisto e di smaltimento del vecchio apparecchio

Rossi (dg AIRES): "Questo ritardo priva famiglie di sostegno concreto"

"Dal nostro punto di vista siamo prontissimi a partire e abbiamo sollecitato più volte al Ministero un rapido completamento dell’iter. Tuttavia, senza la piattaforma che consenta ai cittadini di ottenere concretamente il bonus, il rischio è che resti solo un annuncio, mentre i consumatori hanno bisogno di certezze. Siamo stati convocati il 17 settembre dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy: ci auguriamo che quella sia l’occasione definitiva per chiarire tempi e modalità operative. Ogni giorno di ritardo priva le famiglie di un sostegno concreto agli acquisti e rallenta il percorso verso la transizione energetica. Non c’è più tempo da perdere: la misura deve diventare realtà subito”, ha dichiarato Davide Rossi, direttore generale di Aires, l'Associazione italiana retailer elettrodomestici specializzati

 

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