Assegno d’inclusione, il rinnovo è più semplice: le novità per i beneficiari

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

L’assegno d’inclusione, anche detto Adi, è la misura che ha preso il posto del reddito di cittadinanza. Per i nuclei che hanno fatto domanda di accesso al sostegno per primi, ovvero quelli che hanno presentato l'istanza a cavallo tra il dicembre del 2023 e il gennaio dell'anno successivo, e che hanno percepito l'assegno fino a giugno, dunque per 18 mensilità, periodo decorso il quale le erogazioni si interrompono per almeno un mese, chiedere il rinnovo è diventato più semplice

Quello che devi sapere

Cosa cambia per l’Adi

I nuclei familiari che hanno chiesto di fruire dell'Adi per altri 12 mesi e la cui domanda di rinnovo è stata accolta, hanno 120 giorni di tempo dalla consegna del Pad, il patto di attivazione digitale, per presentarsi davanti ai servizi sociali, altrimenti perdono il diritto alla prestazione

 

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Incontri da remoto

Per quanto riguarda i nuclei composti da componenti esonerati dagli obblighi di attivazione il ministero del Lavoro ha reso noto, con la nota protocollata n° 10558 dell'8 agosto, che l'incontro con i servizi sociali potrà avvenire con collegamento da remoto, quindi anche tramite videochiamata, oppure per mezzo di visite domiciliari

 

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Cosa dice la nota del Ministero

Nella nota del Ministero del Lavoro si legge che “il case manager, nell'ambito della propria autonomia professionale e qualora sia a conoscenza di oggettivi impedimenti che possono compromettere o rendere più difficoltosa la mobilità del nucleo, può individuare una modalità alternativa in grado di assicurare ugualmente l'incontro, evitando lo spostamento per recarsi presso i servizi sociali”

 

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Entro quando fare l’incontro con i servizi sociali

Per le domande presentate a luglio si ha tempo fino alla fine di novembre 2025 per fare l'incontro con i servizi sociali. Se si supera questo termine, in assenza della presa in carico, scatterà la sospensione del beneficio

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I dati sui beneficiari Adi

Nel periodo compreso tra gennaio 2024 e giugno di quest'anno sono stati 868 mila i nuclei familiari che hanno percepito almeno una mensilità dell'assegno di inclusione, per un totale di 2,1 milioni di persone coinvolte. Secondo una stima del ministero del Lavoro, sarebbero complessivamente 355 mila i nuclei familiari che avrebbero chiesto il rinnovo a luglio. A queste si dovrebbero aggiungere a settembre altre 72 mila domande di rinnovo e circa 35 mila a ottobre

Come chiedere il rinnovo

Sempre la nota del ministero del Lavoro specifica che “in sede di presentazione della domanda di rinnovo, qualora nella precedente domanda Adi sia stata indicata una condizione di svantaggio in relazione ad uno o più componenti del nucleo familiare, il richiedente deve riportare nuovamente gli estremi della certificazione attestante la condizione di svantaggio e i dati relativi all'inserimento nel programma di cura e assistenza nella sezione apposita della domanda”

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Il contributo straordinario e il bonus una tantum

Ai nuclei che hanno concluso a giugno i primi 18 mesi di fruizione dell'Adi è stato riconosciuto inoltre un contributo straordinario aggiuntivo fino a 500 euro, come previsto dal decreto con le misure di sostegno ai comparti produttivi approvato dal governo in estate. La norma sottolinea che il bonus una tantum è stato riconosciuto “in via eccezionale per l'anno 2025, al fine di rafforzare le misure di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale, ai nuclei familiari interessati dalla sospensione di un mese del beneficio”

Cos’è l’assegno d’inclusione

L’Assegno di Inclusione è stato introdotto dal Decreto Lavoro 48/2023 ed è entrato in vigore dal 1° gennaio 2024. I requisiti per poter accedere a questa misura economica sono: far parte di nuclei familiari al cui interno siano presenti determinati soggetti (ad esempio persone disabili, minori, ecc) e avere ISEE familiare non superiore a 10.140 euro. La domanda va fatta telematicamente sul sito dell’INPS oppure tramite gli enti di patronato

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L’importo del beneficio

L'importo dell'Assegno di Inclusione non può essere inferiore a 480 euro annui. Viene erogato attraverso una carta elettronica ricaricabile denominata Carta di Inclusione con la quale, oltre ai versamenti tracciabili, possono essere eseguiti: prelievi in contante entro un limite mensile di 100 euro per un singola persona, moltiplicato per la scala di equivalenza; un bonifico mensile in favore dell’eventuale locatore indicato nel contratto di locazione.

 

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