Disservizi aerei in vacanza? Ecco come far valere i propri diritti
I disservizi, che possono capitare, non devono essere accettati come parte inevitabile del viaggio. Spesso, infatti, chi vola ha diritto a tutele specifiche e non solo rimborsi o compensazioni economiche, specie di fronte a ritardi e cancellazioni. Ecco cosa sapere nel merito
RITARDI E CANCELLAZIONI
- Milioni di passeggeri in tutto il mondo che si muovono per le rispettive vacanze, a volte, possono comportare difficoltà nella gestione dei trasporti aerei. Con conseguenti ritardi o anche cancellazioni dei voli. Ma cosa fare per valere i propri diritti, nel caso di disagi di questo tipo? A far chiarezza ci ha pensato Marco Panichi, consulente legale e fondatore del sito “Dirittodivolo.it”.
IL RISARCIMENTO
- I disservizi non devono essere accettati come parte inevitabile del viaggio. Spesso, infatti, chi vola ha diritto a tutele specifiche e non solo rimborsi o compensazioni economiche, specie di fronte a ritardi e cancellazioni. Esiste, per esempio, anche la possibilità di ottenere risarcimenti aggiuntivi se il problema ha compromesso seriamente l’esperienza della vacanza, come può succedere quando si perde una coincidenza e una giornata intera di vacanza. Succede sovente che tali diritti non siano conosciuti o non si sappia come farli valere.
L'ASSISTENZA AI PASSEGGERI
- Tra le altre realtà di settore, c’è proprio “Dirittodivolo.it”, sito specializzato nell’assistenza legale a passeggeri coinvolti, loro malgrado, in problematiche simili. Ecco, secondo Panichi, quali sono le azioni più importanti da mettere al rientro da un viaggio nel quale si sono riscontrati evidenti disservizi.
ASSISTENZA IN AEROPORTO
- In primis, occorre chiedere assistenza immediata in aeroporto. Infatti, qualora il volo sia in ritardo di almeno due ore (o anche di più, in base alla distanza della tratta), la compagnia deve fornire adeguata assistenza tra pasti, bevande, accesso alle comunicazioni e, se servisse, anche una sistemazione in hotel. E il tutto a proprie spese.
LE ALTERNATIVE DI VIAGGIO
- Serve poi analizzare le possibili alternative di viaggio. Infatti, in caso di cancellazione, è possibile scegliere tra il rimborso completo del biglietto oppure nell’opportunità di avere accesso ad un volo alternativo, anche con un’altra compagnia, ma sempre a carico della compagnia coinvolta nel disagio. In alternativa, si può acquistare un nuovo volo in autonomia, ma con un’attenzione particolare: quella di conservare la ricevuta per chiedere poi il rimborso in una fase successiva.
UNA COMPENSAZIONE ECONOMICA
- E’ poi importante capire se il disagio comporta un effettivo indennizzo per i passeggeri. Quando l’arrivo a destinazione ritarda di oltre tre ore, si ha diritto infatti ad una compensazione economica tra 250 e 600 euro, da cui però sono escluse circostanze eccezionali come maltempo o scioperi non legati alla compagnia.
DOCUMENTARE TUTTO
- Un consiglio importante è anche quello di documentare sempre tutte le fasi in questione. Ad esempio, conservando carte d’imbarco, scontrini di taxi, pasti o alloggi extra. Tutte accortezze importanti al fine della presentazione del reclamo. Consigliabile anche sempre informarsi nel dettaglio sulla causa ufficiale del ritardo o della cancellazione.
LE TEMPISTICHE PER IL RECLAMO
- Infine, serve presentare un reclamo quanto prima possibile. Secondo Panichi meglio agire entro pochi giorni, inviando la richiesta alla compagnia per e-mail o, ancora meglio, via Pec. Se non si riceve risposta, o se il risarcimento viene negato senza motivazione valida, ci si può rivolgere a professionisti del settore. “Conoscere i propri diritti è il primo passo per trasformare un disagio in un giusto risarcimento. Le norme europee sono chiare: i passeggeri non devono rimanere soli”, ha sottolineato l’esperto.