Pagamenti bancari, come fare i bonifici istantanei in sicurezza: la guida dell’Abi

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

L’Associazione bancaria italiana (Abi) ha diffuso una guida digitale per sensibilizzare clienti e operatori sull’utilizzo dei bonifici istantanei, dalle novità di quest’anno alle riflessioni condivise a livello Bce nell’ambito dell’Euro Retail Payments Board (Erpb).

Quello che devi sapere

Cosa sono i bonifici istantanei

Nato ufficialmente nel novembre 2017 nell’ambito dello schema Sepa Instant Credit Transfer (Sct Inst), il bonifico istantaneo è un servizio di pagamento digitale presente ad oggi nella maggioranza delle banche attive in Italia. L’opzione consente di trasferire denaro tra conti correnti all’interno dell’area unica dei pagamenti in euro. Tra le carattistiche principali dello strumento spicca la rapidità della transazione: meno di 10 secondi per un servizio attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, previa disponibilità sul conto. Il limite massimo per questo tipo di bonifici è di 100mila euro.

 

Per approfondire: La rubrica di Carlo Cottarelli: “Come spenderà i suoi soldi l’Ue? Tutte le voci del piano settennale”

Cosa sono i bonifici istantanei

A cosa servono

Il bonifico istantaneo nasce dall’esigenza di eseguire un pagamento in tempi stretti. Dal saldo di una bolletta in scadenza al trasferimento di denaro a un familiare in difficoltà oppure all’acquisto immediato di prodotti da un soggetto privato: sono molteplici i casi dove potrebbe essere richiesta una transazione rapida in modo tracciato.

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Le novità dal 2025

Sul fronte delle novità che riguardano i bonifici istantanei, dal 9 gennaio di quest'anno ha debuttato un apposito Regolamento Europeo (886/2024) che prevede l'obbligo per tutte le banche dell'area euro che trattano i bonifici tradizionali di accettare lo strumento "rapido". Entro il 9 ottobre 2025 poi gli istituti di credito dovranno consentire ai clienti di eseguire i pagamenti bancari accelerati tramite tutti i canali ammessi per disporre i bonifici classici.

 

Per approfondire: Bonifici istantanei, dal 2025 nuove regole: ecco cosa cambia

Costo equiparato ai bonifici ordinari

Non solo. Come previsto dalla normativa europea, il costo dei bonifici istantanei viene ora equiparato a quelli ordinari. Resta la possibilità di attivare lo strumento in quei Paesi che sono inseriti nella cosiddetta area Single Euro Payments Area (Sepa): una zona unica in cui le transazioni in euro vengono svolte osservando standard uniformi. Alla Sepa aderiscono i 27 Paesi dell'Ue, inclusi quelli non euro e 9 Paesi esterni: Città del Vaticano, Andorra, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Principato di Monaco, Regno Unito, Svizzera e San Marino. L’obiettivo dell’Unione europea resta quello di accelerare la piena diffusione dello strumento favorendo l'ammodernamento e la crescita della competitività dei servizi di pagamento europei nel panorama globale.

 

Per approfondire: Bonifici istantanei, da oggi stop ai costi extra. Cosa cambia

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Il progetto "Trasparenza semplice"

Alla stesura della guida, disponibile sul sito dell'Abi, hanno collaborato banche e le principali associazioni dei consumatori italiani che hanno aderito al progetto "Trasparenza semplice": Associazione consumatori utenti (Acu), Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Centro Tutela Consumatori Utenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, U.Di.Con, Unione nazionale consumatori (Unc).

L'obiettivo

Il vademecum Abi mira a favorire una maggiore chiarezza nel rapporto tra istituto di credito e cliente, dalla semplificazione delle comunicazioni alla promozione di una educazione finanziaria e di una maggiore consapevolezza degli strumenti a disposizione.

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I limiti di utilizzo

Spetta al cliente stabilire la soglia di importo in base alle proprie esigenze anche cambiando quelli stabiliti dalla banca. Per la rapidità della transazione, il trasferimento immediato di denaro non è annullabile, a differenza di quanto avviene nel bonifico tradizionale.

Il rischio di truffe

Di conseguenza, aumenta per i clienti il rischio di incappare in truffe ed errori. Per evitare raggiri dettati magari dalla fretta di concludere il pagamento, la guida Abi ricorda l'importanza di seguire i consigli della banca. A partire dalla diffidenza verso truffatori mascherati da finti venditori online che avvalendosi di tecniche fraudolenti potrebbero estorcere dati sensibili o indurre la vittima a compiere pagamenti per servizi fantasma.

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La verifica delle banche

Nell'ottica di mettere in guardia i clienti su errori di compilazione e frodi, dal 9 ottobre prossimo le banche dovranno verificare in tempo reale sull’Iban i dati del beneficiario, informando su eventuali discrepanze prima dell’avvenuta autorizzazione. Per ogni nuovo bonifico istantaneo disposto, la banca “chiederà” al cliente se i dati inseriti combaciano oppure se non è stato possibile procedere alla verifica perché, per esempio, il conto indicato è chiuso o è bloccato per motivi tecnici.

L'utilizzo in Europa e in Italia

Sul fronte dell'utilizzo, i bonifici istantanei sono cresciuti in modo costante sin dalla loro introduzione. Secondo i dati relativi al terzo trimestre del 2024, oggi rappresentano il 19,67% del totale dei bonifici fatti in Europa. In Italia, i bonifici istantanei rappresentano il 10% di quelli totali, con un trend in crescita. Come ricorda l’Abi, gli istituti di credito italiani sono stati i primi a mettere a disposizione ai loro clienti questo servizio. Ad oggi, 341 prestatori di servizi di pagamento italiani - che rappresentano la quasi totalità dei conti di pagamento attivi nel nostro Paese - lo offrono a famiglie e imprese.

 

Per approfondire: Il conto corrente è (quasi) un diritto: cosa cambia con la nuova legge

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