Sicilia, bonus fiscali per chi si trasferisce sull'isola. Che cosa sappiamo
EconomiaIntroduzione
Palermo come Lisbona? il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo che dà attuazione a un accordo del 2021 tra lo Stato e Regione Sicilia e che permetterà di favorire l’insediamento di cittadini e imprese europei ed extra-europei nel territorio con una serie di agevolazioni fiscali, così come fece il Portogallo dal 2009 al 2024. Ecco cosa sapere
Quello che devi sapere
L’iter del decreto
Da segnalare che l’iter del provvedimento non si è ancora concluso: il decreto legislativo, voluto dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, dovrà essere firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale. A seguire la Regione Sicilia dovrà poi approvare le norme attuative previste perché il decreto possa concretizzarsi
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Perché la Sicilia?
L’obiettivo della norma è chiaro: incoraggiare le persone ad acquistare casa e trasferire la residenza in Sicilia e sostenere le aziende a trasferirsi. Dal punto di vista decisionale la Sicilia è avvantaggiata, perché è una delle 5 regioni italiane che gode di uno Statuto speciale
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I residenti nella regione
Le ragioni del provvedimento sono spiegate anche dai dati: l’Istat ha certificato che nel 2024 la popolazione siciliana è scesa sotto i 4,8 milioni di abitanti, con una perdita di 17mila residenti in un solo anno. Il capoluogo è il primo a perdere abitanti ma è in generale tutta la regione a segnare un saldo negativo, tra nascite in calo e migliaia di giovani che ogni anno lasciano l’isola diretti al Nord
Le imprese nella regione
Non va meglio alle imprese: come ha raccontato il quotidiano Repubblica nel 2023, oggi solo il 9,3% degli occupati in Sicilia lavora nel settore manifatturiero, la metà della media nazionale
Le imposte regionali
Ma come potrebbe intervenire il governo regionale di Palermo? L’ambito d’azione sarebbe limitato alle imposte locali, come l'addizionale regionale Irpef e l'Irap. In Sicilia, l'addizionale Irpef è tra le più contenute a livello nazionale, all'1,23%, mentre l'Irap risulta piuttosto elevata e oscilla tra il 4,82% e il 4,97%. A queste si sommano le addizionali comunali Irpef, ma non è ancora chiaro se la Regione Sicilia potrà intervenire sulla loro riduzione. Come racconta un'analisi del 2023 dal sindacato Uil sulle imposte regionali italiane, un contribuente siciliano con un reddito lordo annuo di 20 mila euro potrebbe beneficiare di un risparmio compreso tra 246 e 449 euro all'anno, qualora le addizionali Irpef comunali e regionali venissero azzerate. Per un reddito lordo di 40 mila euro, il potenziale risparmio annuo salirebbe tra 736 e 897 euro, in base al Comune di residenza
Le parole del Governatore Schifani
"Dopo un lungo negoziato, il Consiglio dei ministri ha approvato la norma di attuazione dello Statuto siciliano in materia finanziaria. Un passo storico che, a quasi ottant’anni dalla sua adozione, riconosce finalmente alla Sicilia la possibilità di applicare una fiscalità di sviluppo, in piena coerenza con l'autonomia finanziaria della Regione. Potremo intervenire sulle aliquote fiscali di nostra competenza, riducendole fino ad azzerarle, per attrarre investimenti esterni e favorire anche imprese e cittadini siciliani", ha dichiarato il governatore della regione Sicilia Renato Schifani
Il precedente
Un’iniziativa simile fu quella che attuò nel 2009 il Portogallo, che attuò un vasto programma di riduzione delle imposte a livello locale e nazionale per cercare di recuperare dalle conseguenze della crisi economica del 2008. La normativa si estendeva per 10 anni ai cittadini stranieri che risiedevano in Portogallo per almeno il 50% dell’anno, cioè 183 giorni. La normativa prevedeva un'aliquota fissa del 20% su tutti i guadagni derivanti da occupazioni altamente qualificate a cui si aggiungeva un'imposta agevolata del 10% sulle pensioni con in più l'esenzione totale dall'imposizione fiscale per i redditi esteri, a patto che fossero già stati tassati nel loro paese d'origine. Le pensioni estere erano all’inizio molto agevolate, visto che godevano di una completa esenzione fiscale. Nel 2024 questo programma, che aveva portato nel Paese oltre 89 mila persone, è stato sospeso dall’allora governo socialista di Antonio Costa, oggi presidente del Consiglio europeo, preoccupato dalla situazione del mercato immobiliare. Il premier Costa non esitò a sostenere che queste agevolazioni avessero “un senso in passato” ma che mantenerle significasse “estendere un’ingiustizia fiscale”
Le case a 1 euro
L’iniziativa della regione Sicilia non è molto diversa da quella che diversi comuni hanno spesso attuato in giro per l’Italia. Uno dei casi più emblematici fu quello di Sambuca di Sicilia, che nel 2019 ha lanciato la prima asta simbolica di case a 1 euro. Un’iniziativa che ha avuto un successo inaspettato: architetti, attori, professionisti da Stati Uniti, Canada, Iran e Australia hanno acquistato case, restaurato vicoli, avviato attività turistiche generando oltre 21 milioni di euro in lavori edilizi e un nuovo tessuto sociale nel piccolo paesino in provincia di Agrigento
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