Rinnovo contratti enti locali, aumenti per 480mila dipendenti: cosa sappiamo

Economia
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Introduzione

L'Aran ha presentato una nuova bozza del contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto delle Funzioni locali relativo al triennio 2022-2024. Lo ha annunciato la stessa agenzia nell'incontro del 21 luglio con le organizzazioni sindacali rappresentative. "La prossima riunione concordata tra Aran e sindacati è fissata al 9 settembre, con l'obiettivo di superare lo stallo e provare a giungere alla firma per una trattativa durata più di un anno", ha spiegato il presidente Antonio Naddeo. "Se non si chiude a settembre il contratto definitivo arriverà nel 2026 ed è un paradosso visto che ci sono già le risorse per il prossimo contratto 2025-2027 che prevede ulteriori incrementi pari a circa 150 euro", ha aggiunto

Quello che devi sapere

Le novità introdotte

Buoni pasto durante il lavoro agile, settimana corta e norme sull'age management, sono alcune delle novità introdotte nella bozza del nuovo contratto, riprese da quanto contenuto anche negli ultimi contratti di altri comparti. Inoltre ci sono interventi su progressioni orizzontali e verticali, con la proroga di un anno della deroga al possesso del titolo di studio

 

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L'indennità di comparto

A livello economico, la novità principale riguarda l'inserimento nello stipendio tabellare di parte della cosiddetta "indennità di comparto". "Abbiamo previsto che una parte di questa indennità, pari al 30%, venga inserita nello stipendio tabellare - ha detto il presidente Aran - determinando un incremento reale in busta paga". su questo punto resta però aperto il confronto con le organizzazioni sindacali con Cgil e Uil che chiedono risorse aggiuntive

 

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La richiesta della Cgil

In una nota a seguito del tavolo all’Aran, il Segretario generale Fp Cgil Federico Bozzanca ha ribadito la richiesta di "aumentare lo stanziamento del 5,78%, fondi dedicati al riallineamento dell’indennità di comparto – risorse che devono essere previste dal governo –, sblocco totale dei tetti al salario accessorio, l’aggiunta alla contrattazione delle risorse stanziate e non spese del CCNL 2019-2021. Solo così sarà possibile garantire un contratto vero, degno e immediatamente esigibile”.

 

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Il chiarimento di Cgil sull'indennità di comparto

Secondo Cgil "l’indennità di comparto conglobata non la possono pagare di certo i lavoratori. E vale la pena di ricordare che siamo sempre in presenza di uno spostamento di risorse, al momento non c’è un euro aggiuntivo. E questo mero spostamento rischia addirittura di far diminuire di qualche euro la busta paga, e ovviamente non cambia di una virgola neanche le prospettive future. Quattordici euro (lordi!) sono anni luce lontani dalla possibilità di far superare i gap salariali, nè rilanciano la valorizzazione"

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Le richieste dell'Uil Fpl

Sul parziale conglobamento dell’indennità di comparto nello stipendio tabellare anche l'Uil Fpl ritiene si tratti di una mera riallocazione delle risorse. Dal punto di vista normativo, è stata invece ribadita la necessità di riformulare la disciplina relativa al lavoro nei festivi infrasettimanali per il personale turnista, poiché l’attuale stesura lascia dubbi interpretativi che possono essere utilizzati dagli enti per negare l’indennità spettante e garantire le giornate di riposo, vanificando così il riconoscimento di un disagio reale

Il confronto su insegnanti e tempi della contrattazione integrativa

Nell'incontro è stato anche ribadito che va trovata una soluzione alla problematica degli educatori e degli insegnanti che, a parità di mansioni, si trovano attualmente inquadrati in profili professionali diversi, una parte nell’area istruttori, un’altra parte nell’area dei funzionari e delle elevate qualificazioni. Un altro tema ha riguardato la certezza dei tempi della contrattazione integrativa decentrata. La UIL FPL ha sottolineato che la formulazione proposta è troppo generica e priva di vincoli concreti, con il rischio di alimentare ulteriori ritardi nell’avvio e nella conclusione dei negoziati nei singoli enti

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L'anticipo delle risorse già stanziate

Secondo la UIL FPL l’incremento del 5,78% degli stipendi tabellari non sarebbe minimamente in grado di recuperare neanche la metà della perdita salariale accumulata nel triennio 2022–2024. Su questo punto, ha quindi avanzato la proposta di anticipare immediatamente le risorse già stanziate per il rinnovo contrattuale 2025–2027. L’ARAN ha accolto positivamente la proposta e si è impegnata a farsi parte attiva nelle interlocuzioni con il Ministro per la Pubblica Amministrazione e con il Comitato di Settore, al fine di individuare lo strumento tecnico e giuridico più adeguato a dare attuazione concreta alla nostra proposta

 

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