Modello 730, quando arrivano i rimborsi Irpef? A chi spettano e come funzionano

Economia
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Introduzione

La scadenza per inviare il Modulo 730/2025, dichiarazione dei dipendenti e pensionati, è fissata per il 30 settembre. C'è chi però lo ha già inviato. La data di presentazione influisce sulle tempestiche per vedersi accreditati i rimborsi Irpef, nel caso in cui spettino. Ecco cosa sapere.

Quello che devi sapere

Cos'è il rimborso Irpef

Ma cos’è il rimborso Irpef? Si tratta della restituzione di una quota di imposta a credito accumulatasi nel corso del 2024. Questa eccedenza è il risultato dell'applicazione di agevolazioni fiscali inerenti a costi sanitari, oneri sui prestiti ipotecari, familiari a carico e altre voci di spesa deducibili o detraibili. Quando l'importo delle detrazioni supera l'imposta dovuta, si genera un credito a beneficio del contribuente. Per coloro che dispongono di un sostituto d'imposta, come i lavoratori subordinati o i percettori di pensione, il rimborso avviene automaticamente attraverso un adeguamento positivo, di solito erogato tramite la busta paga o il cedolino pensionistico tra luglio e novembre. Al contrario, chi è sprovvisto di un sostituto d'imposta – come i lavoratori autonomi o i disoccupati – riceverà il risarcimento direttamente dall'Agenzia delle Entrate tramite bonifico bancario o assegno postale.

 

Per approfondire: Irpef, quanto pesa sul ceto medio? L’ipotesi di un taglio al 33% dell’aliquota: l’analisi

Quando arrivano i rimborsi?

Come detto, non c'è una data precisa per l'arrivo del rimborso. Le tempistiche variano a seconda delle categorie:

  • I lavoratori subordinati che hanno trasmesso la dichiarazione entro il 31 maggio 2025 otterranno il risarcimento direttamente nella retribuzione di luglio;
  • I pensionati con sostituto d'imposta dovranno attendere il cedolino della pensione di agosto;
  • I contribuenti sprovvisti di sostituto d'imposta – come i professionisti autonomi, i disoccupati o coloro che hanno optato per non avvalersene – percepiranno il risarcimento dall'Agenzia delle Entrate con tempistiche più estese.

 

Per approfondire: Università, novità sul regime fiscale delle borse di studio post-laurea. Cosa cambia

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Come funziona per i lavoratori subordinati

Il Caf o il professionista consegnano al contribuente una copia della dichiarazione e il prospetto di liquidazione, modello 730-3, basati su dati e documenti presentati dal contribuente, prima dell’invio della dichiarazione, da effettuare entro il 30 settembre, all’Agenzia delle entrate e comunque entro il:

  • 23 luglio per quelle presentate dal 21 giugno al 15 luglio;
  • 15 settembre per quelle presentate dal 16 luglio al 31 agosto;
  • 30 settembre per quelle presentate dal 1° al 30 settembre

Cosa deve fare il datore di lavoro

A partire dalla retribuzione di competenza del mese di luglio, il datore di lavoro o l’ente pensionistico deve:

  • effettuare i rimborsi relativi all’Irpef e alle altre imposte risultanti dal modello 730-4;
  • trattenere le somme o le rate (se è stata richiesta la rateizzazione), dovute a titolo di saldo e primo acconto relativi all’Irpef e alla cedolare secca, di addizionali regionale e comunale all’Irpef, di acconto del 20 per cento su taluni redditi soggetti a tassazione separata, di acconto all’addizionale comunale all’Irpef, imposta sostitutiva sui premi di risultato.

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Chi è escluso

Non tutti ottengono il rimborso tramite il modulo 730. Sono esclusi da questa modalità i contribuenti che devono presentare il Modello Redditi Persone Fisiche (PF), come ad esempio chi percepisce unicamente redditi da lavoro autonomo con Partita IVA.

Le tempistiche

Per chi ha un sostituto d'imposta, il rimborso segue un calendario definito:

  • Dichiarazione inviata entro il 31 maggio: Rimborso a luglio (per i pensionati, ad agosto);
  • Dichiarazione inviata dal 1° al 20 giugno: Rimborso ad agosto (per i pensionati, a settembre);
  • Dichiarazione inviata dal 21 giugno al 15 luglio: Rimborso a settembre (per i pensionati, a ottobre);
  • Dichiarazione inviata dal 16 luglio al 31 agosto: Rimborso a ottobre (per i pensionati, a novembre);
  • Dichiarazione inviata dal 1° al 30 settembre: Rimborso da novembre in poi (per i pensionati, a dicembre).

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Chi non ha il sostituto d’imposta

E se non si ha un sostituto d’imposta? In questo caso le tempistiche per ricevere il rimborso IRPEF variano in base all'importo del credito:

  • In caso di crediti inferiori a 4 mila euro Il rimborso ti verrà erogato a partire da dicembre 2025;
  • In caso di crediti superiori a 4 mila euro, il Fisco potrebbe effettuare controlli preventivi. In questo caso, l'accredito potrebbe essere posticipato fino a marzo 2026

In caso di rateizzazione

In caso di rateizzazione dei versamenti di saldo e degli eventuali acconti il sostituto opera la ritenuta della prima quota. Le restanti tranche, incrementate di un interesse dello 0.33% mensile, saranno prelevate dalle retribuzioni nei mesi successivi. Se viene ritenuta insufficiente per il pagamento delle imposte (ovvero degli importi rateizzati) il datore di lavoro trattiene la porzione rimanente, maggiorata di un interesse nella misura dello 0.4% mensile. Nel mese di novembre si procede alla decurtazione delle cifre dovute a titolo di seconda o unica rata di acconto per Irpef e cedolare secca

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Se si vogliono trattenere le rate successive

Qualora il contribuente desideri che la seconda o unica rata di acconto, relativa all'Irpef e alla cedolare secca, sia prelevata in una misura inferiore rispetto a quanto indicato nel prospetto di liquidazione (ad esempio, a seguito di numerose spese detraibili che presumibilmente ridurranno le imposte dovute nell'anno seguente) o addirittura non venga effettuata, è necessario notificarlo per iscritto al sostituto d'imposta entro il 10 ottobre. In tale comunicazione, il contribuente dovrà specificare, sotto la propria responsabilità, l'importo che eventualmente ritiene corretto

 

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